C'è un momento preciso della sera in cui mi sento terribilmente fragile.
E' bella, la parola fragile... mi fa pensare al vetro. O al cristallo. E sarebbe davvero bello se io fossi così: vetro o cristallo. Qualcosa di bello e delicato, qualcosa che scintilla, o che taglia. Ma la realtà è che tutto ciò che mi sento io è un ammasso di ossa accatastate
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