Autore: diana9241
Fandom: OUAT
Titolo: Lolniness makes crazy people
Personaggi: Elsa, Jefferson, nominata Cora
Rating: NC17
Note: p0rn fest!!! 17°storia
Note2: non so perchè, ma erano così crack che non ho saputo resistere
Note3: perchè Jefferson è nel Maine se era a Wonderland? Una parziale risposta qui
La solitudine l’avrebbe fatta impazzire rifletté Elsa il giorno ... aveva ormai perso il conto di quanti giorni fossero passati, settimane, mesi, anni, ma quella frase la ricordava. E ricordava anche chi era stato a dirgliela.
Era accaduto poco prima del suo ritorno ad Arandelle con Ingrid e Kristof, ricordava ancora quel tipo strano che seduto sotto un albero era impegnato a fabbricare cappelli parlottando tra sé e sé. Sua zia e il fidanzato di sua sorella lo avevano ignorato e avevano proseguito mentre lei si era fermata.
Per quanto avesse cercato di iniziare una conversazione, era pur sempre la regina, l’altro non aveva cambiato le parole, sempre quel “ fallo funzionare, fallo funzionare “ mentre continuava a fabbricare cappelli.
Elsa aveva quasi perso le speranze quando l’uomo misterioso le aveva afferrato la mano e l’aveva fissata con occhi folli e spaventati che l’avevano turbati, dovevano essere stati belli un tempo. “ Cosa … chi sei? “ aveva chiesto spaventata mentre l’altro la scrutava pensoso.
“ Il Cappellaio, tu hai la magia “ era stata la risposta ed Elsa si era sentita a disagio, non aveva mai desiderato così tanto la presenza di Anna presso di sé, ma Anna era lontana, per lei, per aiutarla.
“ Come posso … “ non era riuscita a finire che l’altro l’aveva trascinata contro l’albero e la fissava come se fosse la soluzione a tutti i problemi. “ fallo funzionare, ti prego “, l’aveva supplicata poco prima di sfiorarle il corpo con una sorta di riverenza, come se fosse abituato a dover soddisfare una donna. Elsa non si era mai sentita in quella maniera, normalmente avrebbe utilizzato i suoi poteri, o avrebbe urlato e fatto accorrere chiunque ma quegli occhi la trattennero, erano così pieni di pazzia e di disperazione.
Represse un ansito quando l’altro le alzò la gonna del vestito, la guardava come se lei potesse fare tutto ed Elsa si sentì fremere, nessuno l’aveva mai guardata in quella maniera, e sperò che nessuno mai più la guardasse così.
Aveva trattenuto i gemiti sperando che né Kristof né Ingrid si sarebbero avvicinati per sapere come stava, sarebbe stato fin troppo imbarazzante farsi trovare con un tizio che era inginocchiato di fronte a lei e che … le stava rendendo quel favore. Il Cappellaio aveva bisogno di lei, e se voleva farle … quella cosa … Elsa sperò solo che finisse presto mentre si sentiva le ginocchia molli, non aveva mai sperimentato una cosa simile e non sapeva per quanto ancora avrebbe resistito.
Aveva gli occhi chiusi quando le parve di sentire qualcosa premuto contro le sue labbra e aprendoli si rese conto che il Cappellaio la stava baciando mentre continuava a toccarla con le dita, come se il suo compito fosse solo ed esclusivamente quello di soddisfarla. Assaporò dolcemente la consistenza di quelle labbra e quella che era anche la sua essenza mentre lentamente si sentiva leggera e come in sogno le parve di sentire le braccia di lui che la tenevano ferma.
“ Fallo funzionare, fallo funzionare ti prego “ la supplicò lui, c’era così tanta tristezza e follia che Elsa avrebbe voluto aiutarlo in qualsiasi modo. “ Non so come fare, e non credo che i miei poteri … “ aveva cercato prima di essere interrotta. “ La solitudine rende pazzi “ aveva mormorato il Cappellaio prima di riprendere a fabbricare cappelli ed Elsa aveva sentito Kristof ed Ingrid che stavano tornando a cercarla e si era sistemata.
Il Cappellaio aveva ragione rifletté per l’ennesima volta, prima io poi sarebbe impazzita.