P0rn fest #15
Autore: diana9241
Fandom: OUAT
Titolo: Let it Snow
Personaggi: Rickon Stark, Shireen baratheon
Rating: NC17
Note: p0rn fest!!! 15°storia
Note2: l'anno scorso ho scritto una Rickon/Myrcella, ora una Rickon/Shireen
Note3: future!fic, in due parole Rickon è tornato più cazzuto che mai e si è preso il trono del Nord ( e Shireen ) al resto non ho pensato
Rickon Stark non si è mai curato della neve, a essere sinceri Rickson Stark si è curato di una sola cosa nella sua vita: la sua sopravvivenza. E lei.
Shireen è diversa dalle altre donne che ha conosciuto, non è bella con quelle scaglie che le ricoprono metà faccia ma ha dalla sua la tempra dei Baratheon ed è la regina di cui Rickon aveva bisogno quando si è ripreso il trono della sua famiglia.
Il trono per lui che ha passato gran parte della sua vita a Skagros è solo una sedia particolarmente scomoda ma Shireen faceva parte del piano per avere il Nord indipendente e poi … c’è un vantaggio che Rickon mai avrebbe sospettato.
Entrambi sono abituati al freddo, non fa così freddo quel giorno eppure nessuno dei due si è ancora alzato dal letto.
La pelle di Shireen è morbida, dolce, una pelle da baciare e venerare pensa Rickson prima di cercare per la seconda volta le labbra di sua moglie. Shireen sa bene cosa di lei attira Rickson e non si fa illusioni, inoltre adora quei baci pensa prima di portare le sue mani sulla schiena del marito, il corpo di Rickon è leggero, scattante, il corpo di un guerriero.
Se fosse un giorno come un altro si muoverebbero con furia, velocità e nel giro di pochi minuti avrebbero terminato, appagati e sudati ma non quella mattina pensa Rickon prima di abbassarsi. Shireen geme lentamente nel sentire le labbra di Rickon giocare con i suoi capezzoli, non fa in tempo a lamentarsi del freddo che subito sente una mano toccarlo, stringerli, stuzzicarli fino ad indurirli e l’unica cosa che vuole in quel momento è sentire di più, provare di più ma non troppo velocemente. Non riuscì a trattenersi dal gemere il nome dell’altro quando sentì una delle sue dita accarezzare la sua intimità. Cercò di avvicinarsi a quelle dita ma l’altro la teneva per i fianchi bloccandole ogni movimenti mentre continuava a toccarla.
Gemette nel sentire quelle dita sfiorarle quel punto che la fece gemere di puro godimento, il tempo di tornare a respirare correttamente e sentì che l’altro aveva sostituito le dita con la lingua, il loro rapporto tra le lenzuola era simile ad una guerra e Rickon amava vincere le guerre ma non quella volta.
Shireen gemette incoerentemente il nome di lui insieme a tante altre cose prive di senso, voleva solo che tutto quello non finisse, la neve continuava a cadere ma ormai non importava a nessuno dei due.
Gemette di fastidio quando Rickon interruppe quello che stava facendo, gemito subito soffocato dalle labbra di lui che lentamente le sfiorava il corpo, none rano abituati a quella maniera di fare ma ci stavano prendendo gusto, fuori continuava a nevicare, persino Cagnaccio non era uscito, ma avrebbe anche potuto splendere il sole, a loro non sarebbe importato.
Non riuscirono ad impedirsi di gemere il nome dell’altro quando Rickon finalmente la possedette, solitamente si graffiavano e si mordevano, una lotta tra le lenzuola che li lasciava esausti ma non quella mattina. Shireen cercò di trattenersi mentre sentiva l’altro che con movimenti lenti la completava.
Rickon la osservò un istante e poi lentamente le sfiorò quella parte del viso che era roccia, sapeva che Shireen odiava quella parte di sé ma in quel momento la rendeva quasi bella, sicuramente lei era speciale, unica, sua.
Shireen lo strinse a sé avvolgendo le gambe dietro la schiena di lui e Rickon gemette, tutto sembrava così lontano, l’unica cosa che percepiva era il calore del corpo di lei, il piacere che lentamente provava e per un istante delle unghie di lei che gli graffiavano la schiena.
Shireen gemette il suo nome quando raggiunse il limite, sentire quei muscoli che lo stringevano, lo massaggiavano e sembravano volerlo trattenere in quel calore fu troppo per Rickon che venne cercando la sua bocca in un bacio insolitamente lento.
Fuori continuava a nevicare, ma non importava a nessuno dei due.
Fandom: OUAT
Titolo: Let it Snow
Personaggi: Rickon Stark, Shireen baratheon
Rating: NC17
Note: p0rn fest!!! 15°storia
Note2: l'anno scorso ho scritto una Rickon/Myrcella, ora una Rickon/Shireen
Note3: future!fic, in due parole Rickon è tornato più cazzuto che mai e si è preso il trono del Nord ( e Shireen ) al resto non ho pensato
Rickon Stark non si è mai curato della neve, a essere sinceri Rickson Stark si è curato di una sola cosa nella sua vita: la sua sopravvivenza. E lei.
Shireen è diversa dalle altre donne che ha conosciuto, non è bella con quelle scaglie che le ricoprono metà faccia ma ha dalla sua la tempra dei Baratheon ed è la regina di cui Rickon aveva bisogno quando si è ripreso il trono della sua famiglia.
Il trono per lui che ha passato gran parte della sua vita a Skagros è solo una sedia particolarmente scomoda ma Shireen faceva parte del piano per avere il Nord indipendente e poi … c’è un vantaggio che Rickon mai avrebbe sospettato.
Entrambi sono abituati al freddo, non fa così freddo quel giorno eppure nessuno dei due si è ancora alzato dal letto.
La pelle di Shireen è morbida, dolce, una pelle da baciare e venerare pensa Rickson prima di cercare per la seconda volta le labbra di sua moglie. Shireen sa bene cosa di lei attira Rickson e non si fa illusioni, inoltre adora quei baci pensa prima di portare le sue mani sulla schiena del marito, il corpo di Rickon è leggero, scattante, il corpo di un guerriero.
Se fosse un giorno come un altro si muoverebbero con furia, velocità e nel giro di pochi minuti avrebbero terminato, appagati e sudati ma non quella mattina pensa Rickon prima di abbassarsi. Shireen geme lentamente nel sentire le labbra di Rickon giocare con i suoi capezzoli, non fa in tempo a lamentarsi del freddo che subito sente una mano toccarlo, stringerli, stuzzicarli fino ad indurirli e l’unica cosa che vuole in quel momento è sentire di più, provare di più ma non troppo velocemente. Non riuscì a trattenersi dal gemere il nome dell’altro quando sentì una delle sue dita accarezzare la sua intimità. Cercò di avvicinarsi a quelle dita ma l’altro la teneva per i fianchi bloccandole ogni movimenti mentre continuava a toccarla.
Gemette nel sentire quelle dita sfiorarle quel punto che la fece gemere di puro godimento, il tempo di tornare a respirare correttamente e sentì che l’altro aveva sostituito le dita con la lingua, il loro rapporto tra le lenzuola era simile ad una guerra e Rickon amava vincere le guerre ma non quella volta.
Shireen gemette incoerentemente il nome di lui insieme a tante altre cose prive di senso, voleva solo che tutto quello non finisse, la neve continuava a cadere ma ormai non importava a nessuno dei due.
Gemette di fastidio quando Rickon interruppe quello che stava facendo, gemito subito soffocato dalle labbra di lui che lentamente le sfiorava il corpo, none rano abituati a quella maniera di fare ma ci stavano prendendo gusto, fuori continuava a nevicare, persino Cagnaccio non era uscito, ma avrebbe anche potuto splendere il sole, a loro non sarebbe importato.
Non riuscirono ad impedirsi di gemere il nome dell’altro quando Rickon finalmente la possedette, solitamente si graffiavano e si mordevano, una lotta tra le lenzuola che li lasciava esausti ma non quella mattina. Shireen cercò di trattenersi mentre sentiva l’altro che con movimenti lenti la completava.
Rickon la osservò un istante e poi lentamente le sfiorò quella parte del viso che era roccia, sapeva che Shireen odiava quella parte di sé ma in quel momento la rendeva quasi bella, sicuramente lei era speciale, unica, sua.
Shireen lo strinse a sé avvolgendo le gambe dietro la schiena di lui e Rickon gemette, tutto sembrava così lontano, l’unica cosa che percepiva era il calore del corpo di lei, il piacere che lentamente provava e per un istante delle unghie di lei che gli graffiavano la schiena.
Shireen gemette il suo nome quando raggiunse il limite, sentire quei muscoli che lo stringevano, lo massaggiavano e sembravano volerlo trattenere in quel calore fu troppo per Rickon che venne cercando la sua bocca in un bacio insolitamente lento.
Fuori continuava a nevicare, ma non importava a nessuno dei due.