maritombola

Dec 23, 2022 17:37

Autore: diana9241
Fandom: RPT Storico
Titolo: Right on the Limit's where We know We both belong
Personaggi: Sofia di hannover, Ernesto di Cumberland, Joseph Sellis, nominati Carlotta di Meclemburgo - Strelitz, Giorgio IV
Rating: NC15
Note: vorrei dire che ho inventato tutto ma c'è un 50% di possibilità che sia vero
Note2: Timeline? Estate 1800, le date sono abbastanza note
Nota3: Sofia di Hannover ( 1777 - 1848 ), figlia di re Giorgio III e della regina Carlotta ebbe realmente un figlio illegittimo a 23 anni, la paternità non è mai stata accertata ma entrambe le ipotesi sono alquanto cringe
Note4: dei figli di Giorgio III Ernesto di Cumberland poi re di Hannover ( 1771 - 1851 ) è forse quello che ha avuto la reputazione peggiore. Assassino, reazionario, probabilmente incestuoso, era odiatissimo dai fratelli, risale a verità l'avvertimento del fratello Giorgio IV alle sorelle di non rimanere sole con lui
Note5: Joseph Sellis era il valletto del duca, venen trovato morto in circostanze misteriose nel 1810 e ci furono varie ipotesi sul perchè fosse stato ucciso, e solo certezze sull'assassino: Ernest medesimo. Secondo una versione Sellis aveva scoeprto che sua moglie e il duca erano amanti, secondo un'altra versione Sellis e il duca erano amanti, o la coppia aveva una relazione poliamorosa con il duca. Secondo altri Sellis era geloso, lavorativamente e/o sentimentalmente, dell'altro valletto del duca da cui veniva ricattato. Il verdetto fu "attacco momentaneo di follia" ma non ci credette nessuno
Note5: Thomas Garth ( 1744 - 1829 ) nel 1800 riconobbe come suo un bambino misterioso. Lo crebbe come figlio suo e non disse mai chi fosse la madre, a sentire molti suoi amici aveva avuto un flirt proprio con la principessa Sofia
Note6: la regina Carlotta aveva cresciuto le sue figlie isolate dal mondo nel tentativo che non si sposassero mai, le principesse si sposarono tutte tardi e odiarono ferocemente i genitori
Note7: una diarista inglese, dama della regina, scrisse di aver visto il duca di Cumberland e Sophie baciarsi sulla bocca e di aver notato atteggiamenti più da innamorati che da fratello e sorella da parte loro

Non capiva perché tutti fossero così scandalizzati.
Lei non aveva fatto niente, era disposta a giurarlo a chiunque. Non capiva perché tutti si fossero così scandalizzati o perché le sue sorelle evitassero di parlarle, non capitava a tutti? Ernie le aveva assicurato che tutti i fratelli e le sorelle si baciavano in quella maniera quindi per quale motivo tutti l’avevano guardata come se fosse pazza quando il dottore aveva terminato la sua diagnosi?
Le avevano imposto di non lasciare la stanza, di rimanere a letto e di non parlare con nessuno, ma come poteva saperlo lei? Quando le avevano spiegato in che maniera nascevano i bambini?
Ernie era stato così buono con lei, era stato l’unico a visitarla quando si era ammalata e che volesse abbracciarla non le era sembrato strano, i fratelli e le sorelle si abbracciavano sempre. Poi erano giunti i baci e lui l’aveva confortata, è normale che accada tra fratello e sorella le aveva spiegato, l’ho fatto con le altre e nessuna si è lamentata, lo fanno anche i nostri fratelli e quindi se lo facevano tutti non poteva essere sbagliato.
E lei aveva ceduto, era così bello quello che avevano fatto che non poteva essere sbagliato. Aveva colto alcuni sguardi sospettosi ma quello era un segreto a sentire Ernie e lei non voleva deluderlo, non lui che era il suo preferito. Sua madre si sarebbe occupata di tutto ma lei non capiva perché fossero tutto così arrabbiati con lei, non aveva fatto nulla di male.
Si alzò dal letto quando sentì la porta, solamente una persona entrava nella sua stanza senza bussare: Ernie.
Gli corse incontro aprendo le braccia, aveva tremendamente bisogno di lui, i capelli sciolti e la vestaglia le conferivano un aspetto scialbo e dimesso ma non le importava, aveva sentito così tanto la mancanza del suo amatissimo fratello.
Ernie le sorrise complice un attimo prima che lei gli buttasse le braccia al collo, aveva così tanto bisogno di qualcuno che non la giudicasse per qualcosa di cui ignorava il valore.
<< Come… come sei riuscito ad entrare? >> domandò spaventata, sua madre aveva dato ordine che nessuno entrasse tranne il dottore, nessuno doveva sapere.
<< I miracoli che è in grado di fare il vile denaro >> le rispose suo fratello prima di prenderle il volto tra le mani, quanto gli era mancato quel calore umano, perché doveva essere sbagliato? Cosa c’era di sbagliato in quello?
<< E adesso? Tutti gridano, urlano, Georgie è arrabbiato con me, cosa faremo? >> domandò, tutto quello era assurdo.
<< Penserò a tutto io, non devi preoccuparti di niente >> la rassicurò Ernie prima di sfiorarle le labbra con le proprie.
<< Oh Ernie, ho così paura, tutto questo finirà per distruggerci >> ammise lei, Ernie aveva trovato la soluzione ma lei… oh povera lei.
<< Confida in me piccola mia e andrà tutto bene >> le rispose lui e ricambiò il bacio, non c’era nulla di male in quello, lui glielo aveva assicurato.
<< E il bambino? Come faremo? >> gli chiese, ancora non capiva come fosse possibile che dentro di lei ci fosse un bambino, che stesse per avere un figlio ma era così. Sua madre non le aveva spiegato nulla limitandosi a chiamarla sgualdrina e urlare che aveva rovinato tutto, cosa dirà il povero papà quando lo saprà aveva urlato prima di dare ordine che non le fosse permesso di uscire dalla propria stanza.
<< Uno degli scudieri di nostro padre ha accettato di prendersi cura del bambino. Lo crescerà come suo ma non dovrai mai farti vedere, potrai scrivergli però >> le rivelò Ernie lasciandola senza parole. Tutto quello era mostruoso, come poteva permettere di essere separata dal suo bambino? Il suo bambino era innocente e così anche lei, ancora non capiva cosa avesse fatto di sbagliato per meritare tutto quello, era un’ingiustizia.
<< Chi, chi è costui? >> chiese con un filo di voce.
<< Garth, Thomas Garth. Hai sempre avuto un debole per lui, no? >> le domandò Ernie prima di farla distendere a letto e sedersi accanto a lei. Garth. Ricordava il maggiore Garth, un distinto gentiluomo, affascinante e bello anche se a sentire le dame di sua madre quella macchia che aveva in volto lo rendeva ripugnante ma quelle invidiose non capivano nulla. Adorava essere in sua compagnia e avrebbe tanto voluto abbracciarlo e baciarlo liberamente ogni volta che desiderava, sapere che Garth si sarebbe preso cura di suo figlio era un’ottima notizia.
<< Io… è un uomo per bene, un degno gentiluomo >> rispose debolmente lei prima che lui la baciasse una seconda volta. Ernie si limitò a ridacchiare prima di distendersi accanto a lei e sfiorarle delicatamente il volto. Tutto sarebbe andata bene, se suo fratello ne era sicuro doveva avere fiducia in lui.

***
Uscì dalla stanza ridacchiando, che cretina.
Sedurla era stato più facile del previsto, i suoi fratelli perdessero pure il loro tempo a correre dietro attrici e cortigiane, lui aveva le sue donne più vicino di quanto potessero pensare, nella loro stessa famiglia. Sophie era ingenua, non sapeva nulla del mondo e convincerla che non ci fosse nulla di male in quello era stato fin troppo facile. E una volta che l’aveva convinta… era vero che le donne della loro famiglia erano tutte delle sgualdrine, Sophie sembrava non averne mai abbastanza e chi era lui per non soddisfare la propria amatissima sorella minore?
Royal, Augusta, Bessie e Mary erano troppo furbe per credergli, Amelia era la preferita di suo padre e non poteva permettersi certe cose con lei ma Sophie… Sophie era troppo stupida per capire quello che stavano facendo e gli aveva permesso di farle di tutto, li considerava abbracci, “abbracci speciali” e sul serio credeva che accadesse così tra fratello e sorella, che razza d’imbecille aveva per sorella. Aveva così tanto bisogno di compagnia maschile che aveva accettato le sue spiegazioni, quanto avrebbe voluto vedere l’espressione di sua madre quando aveva scoperto la verità, che la sua piccola Sophie non solo era incinta ma che il padre era lui, almeno George non era più il figlio più odiato. Ecco le conseguenze del farle crescere isolate signora mia avrebbe voluto dire a sua madre, poi le vostre figlie finiscono per credere a qualsiasi panzana, e ringraziate che mi sia occupato personalmente di Sophie, pensate cosa sarebbe capitato se a prendersi al sua verginità fosse stato un lord o un servo.
Disgraziatamente sua madre non aveva detto nulla, si comportava come se non fosse accaduto nulla ma i suoi fratelli erano furiosi, aveva sentito bene George avvisare Augusta e Bessie di stare attente in sua compagnia e di non rimanere mai da sole con lui. povero George, doveva solo trovare il momento giusto e poi gliel’avrebbe fatta vedere lui.
Thomas Garth aveva accettato subito di far parte di quella farsa, per fortuna certa gente amava troppo il denaro, in quanto a lui… niente gli impediva di tornare da Sophie dopo la nascita del bambino per altri “abbracci speciali”, i greci avevano ragione a considerare l’incesto prerogativa divina: non c’era frutto proibito più gustoso di quello pensò prima di raggiungere le proprie stanze, ci sarebbe stato da divertirsi.
<< Risolto tutto my lord? >> gli domandò Sellis prima di aiutarlo a togliersi il panciotto restando in camicia
<< Tutto my dear, andrà tutto bene >> rispose lui con un sorriso divertito prima di lasciarsi cadere sulla poltrona, quella vacanza non era da disprezzare, bastava capire come divertirsi.
<< Se volete il mio parere Altezza Reale questa volta vi siete spinto troppo in là, quello che facciamo è… sbagliato ma questo qui è proibito e immorale >> gli disse Sellis, era quello il problema dei peccatori: non appena scoprivano peccatori peggiori di loro diventavano più moralisti dei preti, noiosi ed ipocriti.
<< Un tempo non lo era, e se è proibito probabilmente è per tenerne alla larga le masse, quello che facciamo noi due è forse sbagliato? >> lo provocò aprendo appena le gambe.
<< Nient’affatto Altezza Reale, servo vostro >> rispose Sellis prima di inginocchiarsi, le ciglia che sfarfallavano peggio di quelle di quella sgualdrina di Grace Elliott.
<< Allora dimostralo >> mormorò lui con fare lascivo mentre l’altro trafficava con le sue brache. Sellis era perfetto, lo aveva plasmato esattamente come desiderava ed era l’unico a conoscenza di tutti i suoi segreti, quasi tutti. Aveva accettato quelle cose, anzi gli piacevano pure, e quando voleva cambiare era sempre pronto a passargli la moglie, che creatura incantevole era lei, non si sarebbe privato della compagnia di entrambi, specialmente quando poteva averli entrambi, nello stesso momento. E se uno dei due avesse protestato… lui era il figlio del re e avrebbe insegnato ai due il rispetto e il potere della discrezione.
In quanto a Sophie… si era occupato di tutto e quando sarebbero tornati a Londra avrebbe tranquillamente ripreso a vederla, i suoi fratelli erano nulla in confronto a lui e un giorno lo avrebbero temuto tanto quanto ora lo disprezzavano, di questo era sicuro pensò prima di rilassarsi contro lo schienale della poltrona mentre sentiva la bocca esperta di Sellis su di sé. Tutto sarebbe andato esattamente come previsto pensò Ernest di Hannover duca di Cumberland.

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