P0rn fest #14

Mar 11, 2022 18:13

Autore: diana9241
Fandom: Un Professore
Titolo: Ferma il tempo finché sei con me
Personaggi: Simone Balestri, Manuel Ferro
Rating: NC17
Waring: pwp, slash, missing scene, shower sex
Note: li ho adorati e non ho saputo resistere
Note2: il titolo deriva da "Solo Amore di Giorgia"

Questa volta finirà male pensa Simone.

È già tanto che i suoi compagni di classe abbiano imparato a non fare battute una volta saputo del suo orientamento sessuale, ma qui sta giocando col fuoco. Purtroppo non è mai riuscito a dire di no a Manuel, non che non ci abbia provato ma Manuel sa esattamente cosa dirgli e come dirglielo e lui ogni volta è fottuto, figurativamente e letteralmente.

Questa volta però finirà male, e nemmeno la parlantina di suo padre potrà aiutarli, né come padre né come prof Dante balestra potrebbe aiutarli se li sorprendessero in quel momento. Lo spogliatoio risuona delle grida e delle urla degli altri che stanno finendo di cambiarsi, cinque minuti di ritardo i prof dopo ginnastica li mettono sempre in conto ma quello… finirà male.

Simone vorrebbe urlare, vorrebbe allontanarsi da lì, vorrebbe fare qualsiasi cosa ma l’unica che gli riesce e ricambiare il bacio di Manuel che lo tiene premuto contro il muro, l’acqua ormai è diventata tiepida. Non avrebbe dovuto farsi coinvolgere, non doveva assecondarlo e invece come sempre è accaduto, anche se sotto sotto non gli dispiace. Fare sesso negli spogliatoi è sempre stata una sua fantasia, i porno esistono anche per quello, ma di certo non pensava che sarebbe davvero accaduto e non con i suoi compagni che potrebbero sorprenderlo da un momento all’altro, nudo, bagnato e con le mani di Manuel sulla sua erezione.

<< Muto, devi ‘sta muto, capito? >> lo provoca Manuel prima di cominciare a leccargli l’orecchio mandandogli brividi lungo la schiena, per essere uno che fino a poco tempo prima nemmeno voleva ammettere di essere gay Manuel Ferro ha avuto un recupero pazzesco pensa Simone cercando di non muoversi contro quella mano. Se fossero soli, a casa sua sarebbe diverso, spingerebbe con forza i fianchi e gemerebbe a squarciagola ma qui… qui meglio di no, assolutamente meglio di no.

<< Se c’è beccano dirò che è stata colpa tua >> sussurra, non avverrebbe perché morirebbe prima di vergogna ma meglio non dargli quella soddisfazione pensa poco prima che l’indice di Manuel si decida finalmente ad entrargli dentro. Soffoca il gemito mordendosi le labbra e sperando che nessuno li abbia sentiti, per fortuna gli altri sono abbastanza rumorosi mentre si cambiano.

<< Tu non hai detto de’ no, anzi… >> replica Manuel prima di inserire il secondo dito, il tempo per abituarsi è poco, hanno pochi minuti prima che davvero qualcuno si preoccupi e cominci a cercarli e se davvero è così allora Simone quella sveltina vuole godersela per bene, almeno potrà dire di essersi divertito ragiona mentre il suo corpo va incontro alle dita dell’altro. Manuel non replica, limitandosi a ghignare prima di cominciare a colpire la sua prostata, è proprio vero che la pratica rende perfetti pensa Simone trasognato, tutto quello è perfetto, sbagliato ma perfetto.

Un tempo non avrebbe mai fatto una cosa simile ma Manuel… con lui è tutto nuovo, eccitante e per qualche strano motivo giusto, come se quella sera di tanti anni fa Manuel abbia fatto una promessa a Jacopo e solo ora possa rispettarla, a modo suo ovviamente. Hanno tanto di cui parlare, una nuova situazione da gestire e sentimenti da analizzare ma in quel momento Simone vuole solamente concentrarsi su Manuel, sulla sua bocca e soprattutto sulle sue dita, il timore di essere scoperti ormai è diventato simile ad un ronzio lontano.

Manuel lo coinvolge in un bacio prima di ritirare le dita, Simone muove involontariamente il bacino facendolo sghignazzare, tutto quello è assurdo ma non ne farebbe a meno per nulla al mondo, non dopo tutto il tempo perso a combattere contro sé stesso.

Gli farà male, ne è più che sicuro ma non hanno troppo tempo, a quello penseranno dopo, per fortuna suo padre si limita a dire che possono fare quello che vogliono purché stiano attenti, i pochi vantaggi dell’avere Dante balestra come padre si dice Simone prima di soffocare un gemito di fastidio quando Manuel gli entra dentro, il sapone non è esattamente il miglior lubrificante ma non hanno tempo per i preliminari e la cosa stranamente lo eccita.

<< Visto che te’ piace? >> lo provoca Manuel prima di cominciare a muoversi. Fossero a casa se la prenderebbero comoda, si cercherebbero con le bocche, farebbero vagare ovunque le mani e arriverebbero insieme all’orgasmo dopo minuti che sembrano ore e ore che non durano abbastanza ma hanno a malapena altri cinque minuti.

<< ‘sta zitto e sbrigate >> replica lui con un tono strozzato che non gli fa onore ma in quel momento non gli interessa, gli interessa solo una cosa e solo Manuel può dargliela. Per fortuna Manuel capisce perfettamente quello che vuole, e a nessuno dei due interessa mettersi nei casini, per quel motivo comincia a spingersi con forza dentro di lui, la sua bocca che esplora quella di Simone perché desidera quelle labbra e per evitare che i gemiti del giovane Balestra allertino chi di dovere.

Finisce troppo presto, non è abbastanza, è troppo, è tutto… Simone non sa cosa vuole esattamente, solo che Manuel non smetta di baciarlo, che continuino a muoversi e che l’altro non smetta di… scoparlo, fotterlo, amarlo… non ne ha idea ma non deve smettere. L’acqua ormai è fredda nota distrattamente prima di venire, il cazzo di Manuel dentro di lui e il suo nella mano dell’altro. Restano per un istante a guardarsi mentre l’acqua della doccia lava via i segni del loro incontro, saranno definitivamente in ritardo ma forse una scusa possono inventarsela, se pio gli altri ci crederanno è un altro discorso pensa Simone prima di cercare un’ultima volta le labbra di Manuel in un bacio carico di promesse.

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