Jun 15, 2010 12:51
Sono depressa.
Non so quand’è stata l’ultima estate in cui mi sono sentita così a terra - probabilmente *mai*, perché non ricordo un’estate in cui abbia fatto tanto freddo e piovuto tanto. E in cui la mia meteropatia fosse tanto forte. *rolling-eyes*
Non so. Siamo già a metà giugno. E mi viene da piangere se penso che tra un paio di mesi ricomincerà a fare freddo perché ci avvicineremo all’autunno, quando l’estate ancora non è neanche iniziata. E la primavera c’è stata a sprazzi. Un giorno sì, quindici no.
Posso contarli sulle dita delle mani, i giorni di sole.
E mi accorgo ogni anno che passa quanto il mio corpo ne ha bisogno, del sole - un bisogno fisico, concreto. Di lasciare che il caldo passi attraverso la pelle e penetri nelle ossa, e le renda un po’ più forti. Che renda i nervi più morbidi, e me viva.
Sono stanca. Fuori diluvia e io sono chiusa nella mia ghiacciaia al pianterreno, con l’umidità che sale dalla palude in cui si è trasformato il mio cortile e pantaloni lunghi, calzini, canottiera maglietta maniche corte maglietta maniche lunghe felpa. Un po’ di mal di gola. Mal di testa.
E sonno. E nessuna voglia di fare nulla - a parte di leggere, forse.
Ma con *niente* da leggere, perché di iniziare romanzi non se ne parla, e i saggi che mi servirebbero per preparare l’esame dell’8 sono a Torino, e di tradurre non ho alcuna voglia.
Ci ho provato, stamattina. Ho fatto uno degli articoli che devo preparare per il 29. Ma boh. Non ho voglia di fare il secondo. E forse potrei rimettermi a lavorare sul Barocco, ma ora che ho deciso di spostare l’esame di un appello mi sembra stupido continuare a lavorare solo sui soliti sonetti. E per approfondire manca il materiale, appunto.
E piove.
Probabilmente si avvicina anche un temporale, a giudicare dal mio mal di testa. *rolling-eyes*
Non ho voglia di scrivere. Ho non so quante storie in lista, sul Chelsea, e ancora non ne ho aperta una. Pensavo che almeno il BigBang di Supernatural mi avrebbe dato qualche distrazione, ma finora ho trovato solo due storie che mi abbiano preso davvero (forse tre). E boh. Vederlo dal di dentro è diverso rispetto a passarci come visitatrice lo scorso anno, quando tutto era già stato fatto. Pensavo sarebbe stato entusiasmante, invece lascia solo un po’ l’amaro in bocca. Ed è triste.
(Come sia finita in quel fandom tra l’altro è ancora un mistero. Quasi un anno che leggo poco e niente altrove, e ho cominciato solo da un mese ad avvicinarmi alla sorgente principale. E boh. Prima o poi forse dirò qualcosa di più preciso. Per ora, vegeto.)
Ho voglia di caldo. Tutti i giorni, quando sento Fata, la sento lamentarsi del fatto che a Firenze si muore e non riesco neanche a simpatizzare davvero perché boh. È come se stesse parlando del tempo che fa sulla luna. La mia mente si rifiuta di credere che ci sia un posto in cui non fa questo tempo - probabilmente perché se lo facesse dovrebbe ammettere che non fa questo tempo praticamente dovunque. E boh. Voglio andarmene.
In qualche posto caldo&secco, possibilmente.
Credo che dovrò trovare il modo di passare almeno una giornata al mare, quest’anno. Convincere Ste, magari. Ho bisogno di sole.
E boh. Sono stanca. *rolling-eyes*
E ho l’angoscia perché dovrei fare mille cose - da studiare a scrivere a commentare i post che *devo* commentare - e invece sto qui a fissare lo schermo e pensare al mal di testa. E alla pioggia. E a novembre.
Ci sono giorni che neanche dovresti uscire dal letto - che te ne accorgi subito, perché gli occhi si rifiutano di aprirsi. Il grave è quando quei giorni cominciano a diventare la maggior parte.
E manca ogni minimo incentivo.
*rolling-eyes*
Che poi. Non chiedo tanto, mi sembra.
Solo di studiare sul terrazzo con le gambe al sole.
Non mi sembra una pretesa eccessiva per il 15 giugno. Cioè, non credo.
Tra l’altro sono anche depressa in generale.
Sta sessione di esami si sta rivelando deprimente come mi aspettavo - l’unica nota positiva è il 29 di lettorato di spagnolo in cui non speravo davvero ma che ha riconfermato la mia fiducia in quella lingua. Preferisco non pensare al fatto che farà probabilmente media con il voto più basso registrato in tre anni. *rolling-eyes*
(ODIO Lingua Spagnola 3. Un po’ come odio tutti gli esami che mi restano da dare/registrare a parte Letteratura.)
E boh. Credo sia il post più idiota e inutile che ho mai fatto. *rolling-eyes* Ma sono davvero davvero depressa. E un po’ angosciata, perché è il secondo giorno di fila che per colpa delle depressione non riesco a fare neanche un quinto di quel che mi ero ripromessa.
Ed ecco. Non ho esattamente tempo da sprecare a deprimermi, di questi tempi. *rolling-eyes* Non avrei tempo da sprecare punto.
E non so quanto tempo è che non *scrivo*.
E non so quanto tempo passerà prima che riesca a scrivere *di nuovo*. *rolling-eyes*
*rolling-eyes*
(E come se non bastasse. TUTTI dicono che farà così per TUTTO il mese.
Perché pare che abbia fatto così a San Medardo. E pare che il tempo che fa a San Medardo dura *quaranta* giorni o una cosa del genere. E quando ho provato a far notare che insomma dai non è SCIENTIFICO mi hanno detto che nonono, funziona sempre! Lo dicono tutti! E insomma. Io la odio, la saggezza popolare. *rolling-eyes*
Voglio l’estate. *rolling-eyes*)
tempo,
università,
mood