Apr 04, 2016 20:38
Certe illuminazioni non dovrebbero avere grosse ripercussione, perché in fondo illuminazioni non lo sono per niente. Certe cose le sai da sempre, anche se forse non l'hai mai ammesso, o non l'hai solo voluto mettere in parole. Io non scrivo fanfiction da quando avevo diciotto anni, eppure avrei molti meno problemi a definirmi fanwriter piuttosto che "scrittrice" - sempre che questa parola possa avere una definizione accettata e comune. E non è tanto questo fatto, a colpirmi, perché posso trovare giustificazioni razionali e non credo siano soltanto modestie o difese emotive. Ma è un fatto un po' più preoccupante che il nome più generico che riesco a dare a ciò che scrivo sia "storie": parlare di "romanzi" è impensabile, anche per quelli che teoricamente entrerebbero in tale categoria. Scrivo "original fiction", e va bene, non fosse che sono la prima a sostenere che un sacco di fanfiction che ho letto e amato sono romanzi a tutti gli effetti. E quindi: perché i miei no? Se l'unica cosa che differenzia storie come "War, children" o anche "How to make a thing go right" - solo per restare nel fandom Stucky, che è quello che frequento di più ultimamente - da romanzi pubblicabili è il fatto che i personaggi non siano totalmente creazione delle autrici, il fatto che i miei personaggi sono miei, e ciononostante le mie storie non vengono etichettate dal mio cervello come "romanzi", che cosa significa?
Forse non mi preoccuperebbe tanto la cosa se non avessi ancora tanti problemi a definirmi "traduttrice" anche se sono in consegna del sesto romanzo da pubblicare.
O forse non mi preoccuperebbe soltanto se non avessi lo strisciante sospetto che questo dilemma esistenziale non esisterebbe se i miei personaggi fossero etero. O forse se mi sapessi etero io. Forse sarebbe diverso se non avessi passato gli ultimi mesi a tentare di progettare qualcosa che potrei considerare romanzo, e far leggere alla gente in quanto tale, e non finissi per arenare ogni idea perché mi ostino a cercare protagonisti eterosessuali, il che significa chiaramente che tutti quanti virano verso l'asessualità e/o finiscono per suggerirmi relazioni polyamory.
E questo non dovrebbe influire sulla mia capacità di prendere la mia scrittura sul serio, ma lo fa.
Perché ha conseguenze sulla mia capacità di condividerlo con altri.
Che è poi il nodo principale di tutto, alla fine.
Di me. In questo eterno presente.
...,
writing,
yo