Premessa 1: non sono una fan dei romanzi rosa eterosessuali. Non ho idea di quali siano le loro caratteristiche, a parte vaghe idee ricavate più che altro da parodie o versioni gay, tipo la storia d'amore tra l'ereditiera e il giardiniere o il capo barbaro e la preda di guerra. Forse. *rolls
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Sintetizzo quello che ho detto e passo alla cosa importante.
-Quella classifica mi mette i brividi.
-La questione Twilight è lontana dallo stupro, ma di certo quello è un atto violento. Anche se non c'è altro del genere nella storia. Almeno per quel che so dalle fonti sparse meno ufficiali.
-Di 50 sfumature di grigio so ancora meno, tutto quello che so l'ho appreso da qualche recensione, dagli status di Aika e da alcuni articoli più seri che paragonano il tizio alla figura dello stalker-pericoloso e lei all'immagine della donna succube. Ragion per cui non si spiega il successo, merito soprattutto del pubblico femminile.
Per il resto, il finto BDSM mi fa pena&ridere e sapevo della genesi da ff di Twilight.
-La Bella e la Bestia, sono più preparata e copio-incollo quello che già ti ho scritto:
Tutta quella serie di favole sono maschiliste, si parla di ragazze che possono essere salvate dalla loro triste vita solo da un principe e solo grazie al suo amore senza spessore (che consiste nel "sei bella quindi ti amo").
Una lava a terra, l'altra pulisce la casa a 7 uomini e gli cucina mentre sono in miniera e l'altra cuce. *rolls* Nessun cartone di quel tipo è educativo.
La ragazza, nel post linkato, sintetizza più o meno quello che sarebbe giusto dire al bambino dopo che ha visto quel cartone: bello, ti può piacere moltissimo ma sappi che nella vita reale non dovresti permettere a nessuno di farti trattare come Belle lascia fare alla Bestia. Che l'idea che l'amore, il *tuo* immenso amore possa trasformare qualcuno da bestia a uomo - da violento a pacifico - è stupida e distruttiva.
A quel punto ti dovresti mettere accanto alla bambina anche a spiegare che le fiabe sono belle, ma che la donna non ha il solo destino di fare la sguattera e di essere salvata dal principe. Non basta che sia bella.
Per fortuna *oggi* esistono tante fiabe più moderne di queste.
Favole che non ti devi preoccupare di dover spiegare o che lascino andare modelli così negativi. Anche se non ha senso censurare, basterebbe *spiegare*, chiedere ai bambini se hanno delle perplessità. Analizzare in modo più critico certe cose, anche se non so neanche quale sarebbe l'età giusta per farlo o se sia davvero possibile.
Perché il senso è che l'amore vince, non puoi dire a un bambino che l'amore non vince sempre. Come non puoi dirgli che non esiste un vecchio che si infila nei camini per portare doni nel cuore della notte.
Non lo so, è così complessa la cosa che non so bene neanche cosa ne penso.
(Si potrebbe parlare per ore anche di Pochaontas, per altre questioni.)
E' davvero infinito il dibattito su questi cartoni animati, perché tutte le ragazze in sala (parlo sempre del post in inglese) ricordavano solo le cose belle e non avevano mai pensato al lato malato della cosa - come non l'avevo mai fatto io. Sono rimaste stupite, scoprendolo quando gli è stato sbattuto in faccia. Non prima, non quando erano piccole. Quando erano piccole erano concentrate su quello che poi è rimasto impresso: la canzone, l'orologio buffo, la libreria dei sogni e il vestitone giallo.
Neanche tanto la storia d'amore in sé, perché - anche se è centrale - non è quello su cui ti concentri a quell'età. Al massimo, proprio al *massimo* la morale a cui arrivi è che non si deve essere superficiali e vedere quello che uno ha dentro. Senza giudicare dall'aspetto. Almeno, è la morale che aveva per me quel cartone quando ero piccola. *rolls*
Comunque non mi sento traviata, semplicemente perché mai in vita mia ho ritenuto accettabile una relazione del genere e *mai* ho pensato che l'amore possa trasformare le persone violente. I cartoni non devono avere avuto molto presa su di me.
Resta il fatto che non sono sicura della mia posizione, dovrei pensarci meglio.
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La questione di Keith.
Sai già come la penso e - quando pubblicherete - avremo anche l'opinione delle altre e sto cercando di stare attenta a cosa scrivo per non fare spoiler (se pensi che dico troppo, cancella senza remore).
Si avvicina a una violenza, è la cosa che pensi subito quando comincia.
Poi c'è il resto e sai che è consenziente - sei nella sua testa dopotutto - cosa che comunque non ti fa piacere di più la cosa o trovare meno violento il comportamento dell'altro.
Il fatto che la paura si sia spostata sulla questione che qualcuno potrebbe persino non vederla come una violenza... è legittimo.
Però devi proprio essere limitato, della serie consenziente=tuttoapposto.
Solo che io l'ho riletta, quella scena, e ti posso assicurare che non si può non notarlo. Pensare che sia tutto giusto e perfetto o normale.
Certi passaggi te lo rendono impossibile.
Sono anche sicura che nessuno l'avrebbe voluta *così*, quella scena.
Ciò non toglie che a qualcuno potrebbe pure piacere, in qualche modo oscuro.
Per me no, perché non c'è paragone tra questo e Drenched, quei pg e quella storia. Lì tutte quelle cose facevano parte di loro, affascinavano e coinvolgevano e *colpivano*.
Io *lì* potevo apprezzare certe cose, esserne attratta. Le stesse cose in 50 sfumature mi farebbero ridere e addosso a Key inorridire.
Edward e Rowan toccano corde diverse, che non vengono minimamente sfiorate nel capitolo che dovete pubblicare.
(Ciò non toglie che quando leggi Drenched e lo ami, finisci in un abisso introspettivo per forza di cose. Quando l'orrore prende forme diverse e muta, non sai se analizzarlo o no. Se vuoi davvero scavare così a fondo, sciogliere certi nodi bui.)
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Una quantità infinita di storie che passano dall'abuso più brutale per poi diventare il grande amore.
Le scrivono le ragazzine, ed è questo che mi mette i brividi.
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E che bella risposta alle critiche. -______-
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L'orrore, l'orrore.
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Però ecco. Mi chiedo cosa stia dietro il successo dello yaoi tra le ragazzine, a parte tutto - soprattutto se si accompagna a una totale assenza di sensibilità e maturità su tutto il resto. Non so se si può spiegare davvero solo come una moda, e anche se è una moda, non credo che sia una moda imposta dall'alto. Quindi da qualcosa deve avere avuto origine.
E... Boh. L'ho sempre trovata una cosa molto stimolante.
(Tra l'altro parlo dello yaoi più ancora che dello slash. Lo slash in realtà credo che abbia una componente queer più forte. Ma lo yaoi puro mi sembra davvero un po' una maschera.)
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Il fatto che la storia sia yaoi, tra due uomini, rende accettabile delle cose che in una het ti farebbero più effetto.
Ho riflettuto anche dal versante yuri - che non leggo - e anche nel caso donna+donna la cosa mi disturba infinitamente meno che tra uomo e donna.
Ho pensato che, alla base, ci sia un problema di parità/disparità.
Però il fatto di considerare anche solo a livello inconscio la relazione etero come non paritaria... mi disturba.
Anche perché non penso assolutamente che tra etero sia la donna, la parte debole. Soprattutto a livello sessuale.
[Un po' come la questione dell'uke (che se non è effemminato è u miracolo), io non lo trovo la parte debole.
Piuttosto quella che decide, che ti lascia sentire quello che domina, ma solo perché lo vuole lui. Idem per dom e sub, il primo può fare quello che vuole al secondo perché è il secondo che glie lo *concede*.]
Sono arrivata alla conclusione che certe cose tra uomo e donna mi disturbano perché mi disturba dare del potere a un uomo, un potere da usare su una donna.
Ne hanno avuto già abbastanza. *rolls*
A livelli molto contorti, credo di seguire questa il(logica).
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(Comunque credo che la caratteristica essenziale di Drenched, per me, sia il fatto che sia Edward che Rowan sono *malati*. Non nel senso medico del termine, chiaro, ma sono comunque due personaggi che stanno male e che non staranno mai bene con nessuno. Insieme, stanno sempre male, ma un po' meno che da soli, secondo me. Ed è questo che rende la loro storia una storia d'amore, per me, a dispetto di come potrà finire e del fatto che non so neanche se si vedranno mai più. Ma non credo che tu possa leggere Drenched e pensare che i personaggi insieme avranno un lieto fine - non puoi considerarla una storia romantica. È molto più storia dell'orrore che storia romantica. E chiaramente si tratta di come la leggi, ma penso che almeno per me la questione fosse di problematizzare sia l'amore che il dolore, non di schiaffarci una maschera sopra e dichiarare 'epica' la storia di due persone che si autodistruggono comunque, sia insieme che da sole. *rolls*)
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- In realtà non penso fossi stata davvero preoccupata dall'eventualità che ci fosse un vero stupro in Twilight (anche se onestamente quel che hai detto sul pg di Jacob mi ha messo un po' i brividi e mi ha fatto anche ricredere perché ero ingenuamente convinta che tra i due avrei preferito il lupo mannaro al vampiro *rolls*)
- Per 50 Shades, è proprio il successo pubblicitario dell'immagine di una donna succube che mi fa effetto. Soprattutto se viene sbandierato come un atto trasgressivo e magari anche paradossalmente femminista come potrebbe essere il riappropriarsi dell'ambito erotico da parte di una fetta della popolazione che vi ha sempre partecipato solo passivamente. Cioè, io non avrei alcun problema se le donne improvvisamente decidono di comprare e amare libri che le eccitano. Inizio ad avere qualche problema se il primo e unico modello sessuale in cui si identificano è quello della donna succube. E neanche succube del tipo, non so. La donna manager che ha tutto sulle sue spalle e a volte ha bisogno di lasciar andare le redini e non preoccuparsi di niente - cliché che ho visto spesso in giro, e che può essere discutibile quanto vuoi (se leggi tra le righe magari anche di più, ma insomma, si sta parlando comunque di fantasie che non hanno niente di razionale e non puoi neanche davvero comandare o reprimere). Ma non problematizzare neanche un minimo la cosa - non avere gli strumenti per farlo, proprio - mi inquieta.
Poi. Questione fiabe. Credo che il maschilismo delle trame possa essere spiegato dal periodo in cui hanno avuto origine (che credo sia anche difficile precisare direttamente) e di sicuro le interpretazioni di Walt Disney non hanno aiutato. È anche vero che nel momento in cui le rivisiti o le problematizzi anche questo può diventare uno stimolo - il rifarle proprie, il cercare qualcosa da salvare come punto fermo e rigirare il resto intorno finché non racconta qualcos'altro, magari sempre sbagliato, magari comunque problematico - perchè seriamente, più passa il tempo più mi rendo conto che tutto può essere interpretato in un certo modo e risultare pericoloso - ma in ogni caso diverso.
(E questo mi fa venire in mente che devo sempre scrivere quel post su Kissing the witch...)
Per il discorso La bella e la bestia... Sono d'accordo anche io, che i bambini non si fissano su quello. Che si fissano sulla morale giusta, bella, al massimo - quella del 'conta la bellezza interiore, non quella esteriore' era la morale che avevo sempre associato alla storia anche io. Ed è possibile che fosse quella l'intenzione, anche, eh. Non sto ipotizzando congiure maschiliste dietro certe scelte. Penso che sia più facile che si tratti di qualcosa di inconscio anche lì.
Però... È anche indubbio, credo, che non tutti i messaggi arrivano a livello conscio. E di nuovo non parlo di congiure, ma credo che i messaggi subliminali esistano. Che a volte certe cose si incastrino nella tua coscienza quando neanche te lo aspetti, quando neanche te ne rendi conto, e i frutti li raccoglierai chissà quando.
E non so. Credo che a livello subliminale sia davvero pericoloso, come messaggio. Soprattutto se non viene processato consciamente. Non per tutti, chiaro, non in maniera netta, precisa, inequivocabile. Ma... Credo che ci sia almeno la possibilità che non risulti neutrale per tutti. Che sia un granello di più, che si somma a tanti altri, che arrivano da tutte le direzioni.
... Di nuovo non so bene se abbia senso tutto questo.
Non ho ancora davvero sgrovigliato del tutto il gomitolo delle idee in proposito.^^ Anzi. Ho l'impressione di non avere ancora trovato nemmeno il capo del filo...
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Davvero, è un argomento molto più vasto di quel che sembra.
Però sì, sicuramente a livello inconscio sono cose che arrivano ed è difficile dire *quanto* sia grave il danno, poi.
Da quando abbiamo fatto il primo discorso su razzismo&maschilismo, temo di aver ampliato di molto le mie concezioni (superficiali, forse?).
Ogni tanto mi prende davvero male al pensiero di essere stata influenzata da una cultura che - per forza di cose - mi ha reso meno libera di quel che ho sempre creduto. *rolls*
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