Sarei potuta essere a Milano, ma non lo sono.
Mi sarei potuta dedicare ai dolci, ma non posso e c'è già uno strudel agli scoccioli da terminare in serata.
Semplicemnente ho trovato il giusto equilibrio n ella mia voglia di studiare ed il dover studiare.
Quindi mi applico con diligenza. Mi applico nello studio e nel mio amore o nella vita se si vuol parlare in grande (cosa che io non faccio).
Mai avuto giorni così sereni. O forse si ma li ho dimenticati col tempo. La tranquillità di un sorriso che continua a nascermi spontaneo senza motivazione apparente. Un sorriso che ha vita propria.
La pazzia che ha imparato a camuffarsi in me sottoforma di un'astuta serenità.
Normale eppure così scomposta al mio interno.
Sono come il vino che fermenta, anzi, le bollicine all'interno di una bottiglia.
Io la bottiglia.
Dentro le bollicine.
Mi dico che son le feste. Mi dico che è Marco. Mi dico tante cose ma non mi conosco per esserne certa. Sono sempre stata un pacco sorpresa anche x me stessa e non riesco mai a scartarmi del tutto.
Mi dico che mi piaccio.
Mi dico che è vero.
Più mi piaccio più il mondo si inchina ai miei piedi quindi è inutile piangersi addosso. Se il bicchiere è mezzo vuoto, vado al rubinetto della cucina e lo riempio del tutto!
Tanto non devo mica bere. Devo solo guardare il mio bicchiere e dire:
"Ora è completamente pieno".
Non mezzo pieno, non mezzo vuoto. Semplicemente pieno.
Nel detto non si specifica di cosa no?
La mia casa ancora non è addobbata a Natale, vorrei comprare aria natalizia con mia madre ma so che lei non è incline a queste cose. Anche per questo vorrei una casa mia.
O una madre che decida, per una volta, di accettare i miei frivoli capricci da 'ambientazione'. Capricci con cui molti hanno già imparato a conviverci conoscendomi.
Escludo mia sorella perchè lei è come me e non ha bisogno di adattarsi o capire. Semplicemente è uguale. In molto, in tutto potrei dire e nel tutto racchiudere anche e soprattutto i nostri aspetti diversi che, in ogni caso, hanno le fondamenta nello stesso pezzo di pongo colorato.
Invece perchè mia madre non lo fa? Forse perchè è talmente concreta da accorgersi che è inutile spreco di denaro e tempo? Che devo crescere (e ancora non capisco cosa si intende, cosa escude cosa e in che modo).
Però vorrei tanto che per una volta assecondasse non limitandosi, al massimo, a scaricare tutto su di me dicendomi che se voglio farlo posso farlo da sola.
Così è come se, ammirando la neve estasiata, scoprissi poi al tatto che è semplice polistirolo avanzato da chissà quale pacco imballato.