Jan 19, 2012 20:11
Nella cantina di una casa in campagna c’era un filo.
Impigliato fra i nodi di un cesto stracolmo di mais.
Il filo si agitava piano scosso dal poco vento che entrava da una larga e stretta finestra che dava sul cortile.
In corvo ci entrò, cercando riparo e cibo per sfamarsi, e si tuffò sul cesto stracolmo di mais.
Quando si fu saziato, zampettando tocco terrà e non si accorse che una sua zampetta si era arrotolata intorno al filo.
Con un ultimo saltello prese il volo diretto alla finestra davanti a lui, dal quale arrivava l’unico filo di luce che illuminava la stanza.
Dopo pochi secondi si accorse che qualcosa gli impediva di raggiungere la finestra, ma continuò imperterrito a sbattere le ali, forse sperando che il filo si rompesse. Forse autoconvincendosi che non era intrappolato, e sarebbe riuscito lo stesso a uscire da quella stanza che prima sembrava il paradiso mentre ora era diventata il suo inferno.
Continuò a combattere con la fatica e il dolore di sentire la sua zampa quasi strapparsi dal suo corpo, e quando accadde, cascò a terra perchè non aveva più le forze di rialzarsi e volare fuori.
Fu proprio sotto la finestra che i proprietari della casa in campagna la trovarono il giorno dopo, sprezzanti del fatto che avesse mangiato parte del loro mais.