Titolo: While we're watching a DVD
Rating: Verde
Genere: Fluff, Generale, Slice of life
Personaggi: Brian Newman, Zachary Harrow
Wordcount: 1471 (
fiumidiparole)
Prompt: 491. Lotta tra cuscini, bibite gassate e popcorn @
500themes_ita + Cibo / 13. Popcorn @
think_fluffNote: Linguaggio, Shonen-ai
«Perché tra tutti i film che potevamo vedere hai scelto proprio Sherlock Holmes - Gioco di Ombre?» domandò Zachary Harrow mentre il DVD partiva. Il suo interlocutore non era al momento seduto al suo fianco, però lui aveva posto la domanda a voce abbastanza alta da poter essere udito distintamente anche dalla cucina - dove l'altro si trovava.
«Perché è un mese che voglio vederlo e te continui a rimandare per un motivo o per un altro».
«Perché tra tutti i film che potevamo vedere hai scelto proprio Sherlock Holmes - Gioco di Ombre?» domandò Zachary Harrow mentre il DVD partiva. Il suo interlocutore non era al momento seduto al suo fianco, però lui aveva posto la domanda a voce abbastanza alta da poter essere udito distintamente anche dalla cucina - dove l'altro si trovava.
«Perché è un mese che voglio vederlo e te continui a rimandare per un motivo o per un altro» rispose il suo coinquilino Brian Newman dalla cucina con una vena di stizza ben udibile nella voce. Quest'ultimo posò sul bancone innanzi a sé una ciotola di plastica di un bell'azzurro fluo con un movimento un tantino brusco, poi si alzò in punta di piedi per raggiungere la credenza sopra di sé.
Prese la busta con i popcorn e l'appoggiò accanto al contenitore, frugando nel cassetto sottostante in cerca di un paio di forbici.
«Ma uffa! Non potremmo vedere qualcos'altro? Captain America, per esempio?» domandò Zachary, addossandosi contro lo schienale del divano, piegando all'indietro il capo per fissare il soffitto. I ciuffi di capelli ramati si appoggiarono a raggiera attorno alla sua testa sulla sommità dello schienale.
«Cosa?! L'abbiamo visto almeno una decina di volte... ed è uscito tre settimane fa!» esclamò Brian irritato, aprendo con un taglio netto e preciso la busta dei popcorn.
All'inizio rovesciò metà dei popcorn nella ciotola, poi - come colto da una folgorazione improvvisa - ce li svuotò dentro tutti quanti.
Poi prese una bottiglia da un litro di coca-cola e due bicchieroni di vetro e si avviò verso il soggiorno.
L'odore tipico dei popcorn precedette l'ingresso degli stessi nella stanza.
«Ma Sherlock Holmes è noioso...!» si lamentò l'Harrow.
«Veramente dovrebbe essere un bel film: il primo era parecchio d'azione, quindi anche questo dovrebbe seguire la falsa riga del precedente...» lo contraddisse il Newman prontamente, piazzandosi davanti al compagno.
«Tieni» disse poi, porgendogli il contenitore dei popcorn «E se ti viene la nausea perché ne hai mangiati troppi, avverti prima o vai in bagno. Non voglio passare la notte a pulire...» aggiunse, posando la coca-cola sul tavolino innanzi al divano e lasciandosi cadere su quest'ultimo di peso.
Si pettinò all'indietro i corti capelli color ebano, incontrando la resistenza del gel che ancora gli teneva in ordine la chioma.
«Ahw, popcorn!» esclamò Zachary leccandosi la bocca e sgranando gli occhi azzurri «Ma sono tutti per me?» chiese.
«Sì, se ce la fai a mangiarli, ovviamente» replicò Brian senza scomporsi. Si versò un bicchiere di coca-cola e si preparò a seguire l'inizio del film.
«Ah, menomale che non abbiamo cenato...!» sospirò sollevato il biondo, iniziando a masticare i popcorn.
«Sono convinto che ce l'avresti fatta a mangiarli anche dopo cena» disse il moro in tono del tutto casuale, sorseggiando dal suo bicchiere «Ora però cominc...».
«Stai dicendo che sono un pozzo senza fondo?!» lo interruppe indignato l'altro, sobbalzando al suo posto: non se la sarebbe presa tanto se l'affermazione del suo fidanzato non avesse sotteso - molto allusivamente - il fatto che lui era grasso.
Era molto, molto suscettibile quando si trattava di tirare in ballo - in modo più o meno esplicito o diretto - il suo peso.
Sapeva di non essere esattamente una piuma, ma lo irritava terribilmente che altri ne parlassero o glielo lasciassero intendere tra le parole.
Brian lo fulminò con un'occhiataccia talmente gelida e penetrante che l'altro ammutolì all'istante e poco mancò che scoppiasse in lacrime: era terribilmente minaccioso. Faceva quasi più paura di quei film horror pieni di assassini psicopatici.
«Il film è iniziato, cazzo» disse, il tono estremamente eloquente ed esplicativo.
Zachary deglutì e si mise silenziosamente a mangiare i suoi popcorn, osservando lo schermo del televisore senza dimostrare molto interesse.
Il film si rivelò essere tutt'altro che noioso e ben presto l'Harrow se ne rese conto. Preso dall'avvicendarsi degli eventi, mangiò popcorn e bevve coca-cola a ritmi veramente impressionanti che tuttavia il suo compagno ignorò, catturato totalmente dal film.
Nel soggiorno regnava un silenzio assoluto, quasi tombale, rotto solamente dall'audio del televisore e dallo sgranocchiare ossessivo di Zachary. Entrambi gli spettatori erano assorbiti talmente tanto dal DVD da perdere la cognizione del tempo; cosicché, quando giunse la fine, parve loro che fosse passato un battito di ciglia.
Quando iniziarono i titoli di coda, riemersero da quella sorta di trance in cui erano caduti.
«Veramente bello» commentò Brian annuendo solennemente, prima di tracannare un intero bicchiere di coca-cola.
Zachary si abbandonò contro il divano, le palpebre socchiuse e lo sguardo stanco.
«Ohw...!» mormorò, portandosi una mano sullo stomaco «Non ce la faccio più...! Sono pieno» disse.
Il suo coinquilino lo guardò, vedendo sul suo viso un'espressione così assolutamente buffa e dolce da farlo avvicinare a lui.
«Bevi un po', no?» suggerì, cingendogli le spalle affettuosamente, accarezzandogli i capelli «Così ce la farai senz'altro a finirli...».
«Hai esagerato, Brian...!» protestò l'altro, allontanandosi e lanciando al coinquilino una manciata di popcorn con aria dispettosa.
Il Newman venne colpito dalle palline di mais scoppiato sul naso e sul collo, colto completamente alla sprovvista da quell'attacco.
«Sono pieno, non ho più posto neppure per un bicchierino di coca-cola...!» esclamò inviperito l'Harrow, gonfiando le guance.
«Oh, davvero? Dovresti aver sonno se fossi veramente pieno...» controbatté l'altro, afferrando prontamente un cuscino alle sue spalle ed abbattendolo sul volto del compagno.
«Ehi!» brontolò quest'ultimo con un bel broncio sul viso, lanciando altri popcorn addosso al coinquilino.
Tra cuscinate e popcorn, finirono per addossarsi l'un l'altro e rotolare giù dal divano in una pioggia di palline di mais scoppiate che volarono un po' da tutte le parti.
Brian, sdraiato supino sotto, aveva ancora saldamente stretta in mano la sua arma e non esitò ad abbatterla sulla nuca del partner, schiacciandolo contro il proprio petto.
Zachary cercò di divincolarsi e soffiò contro la sua maglietta a mezze maniche quello che aveva tutta l'aria di essere un: «Lasciami andare!».
«Non ci penso nemmeno» asserì ridendo il Newman, allungando una mano ad accarezzargli il fondo della schiena.
L'altro iniziò a ridacchiare a causa dell'improvviso solletico. Mosse le gambe per tentare di sottrarsi, ma tutto ciò che riuscì a fare fu dare inavvertitamente un calcio ai bicchieri ancora colmi di bibita.
Rovesciò tutto quanto sul pavimento con il fracasso del vetro che sbatteva sul parquet ed in un momento furono ricoperti di coca-cola appiccicosa. Per fortuna i bicchieri erano di vetro spesso, altrimenti ci sarebbe stata una pioggia di vetri tutt'altro che innocua.
«Zachary!» esclamò Brian, i capelli infradiciati di bibita. Lasciò andare l'Harrow, che si mise carponi su di lui, guardandolo con indignazione e con le guance incredibilmente rosse.
«N-non volevo farlo! È stata colpa tua però, che mi stavi facendo il solletico» disse, dandogli una leggera spinta sulla spalla sinistra.
Le sue guance paonazze erano deliziose e fecero venire al moro voglia di pizzicarle, desiderio che esaudì subito.
«Che belle guanciotte rosse che hai, Zachary...!» esclamò Brian, stirando le labbra in un sorriso.
«A-ahio! Lasciami per favore...! Ohi...!» si lamentò il biondo, strizzando gli occhi ed assecondando i movimenti dell'altro, onde evitare ulteriore inutile dolore.
«Ma quanto siamo delicati...» osservò il moro con aria di scherno, pizzicandogli con maggior forza la guancia.
«Ahi, ahi, ahiiii!» gemette Zachary sull'orlo delle lacrime.
All'improvviso la sua guancia fu libera. Venne spinto in basso e le sue labbra furono catturate da quelle del suo compagno.
Il sapore della coca-cola gli impregnava le labbra alla stessa stregua del sapore di popcorn che aleggiava ancora sulle proprie. Era un bacio insolitamente dolce e poco insistente. Era inebriante tutto quell'affetto che trapelava dall'atteggiamento e dal modo di baciare di Brian.
«Ti è piaciuto il film?» domandò quest'ultimo a fior di labbra, fissando negli occhi il suo coinquilino, che aveva a malapena allontanato il volto.
«Uhm... abbastanza, sì...» replicò quest'ultimo, le palpebre calate a mezz'asta sugli occhi colmi di sonno.
«Stai per addormentarti, eh?» lo prese amabilmente in giro il Newman.
«Non è ve-yaaaawn...!».
Sbadigliò vistosamente senza neppure cercare di nasconderlo dietro una mano.
«Oh sì che è vero invece!» lo contraddisse energicamente il Newman, puntellandosi sui gomiti per alzare la parte superiore del busto e poterlo guardare meglio in viso.
Gli posò un altro bacio sulla bocca, stavolta estremamente fugace, ma fu trattenuto qualche momento in più da parte di Zachary, che sembrava non volerlo lasciar andare.
«Avanti, vai a dormire» esortò Brian, dando un'affettuosa pacca sul sedere del compagno, che si alzò stancamente.
«Tu non vieni?» chiese il biondo, stropicciandosi gli occhi.
«Devo mettere a posto e sciacquare le cose» disse, poi aggiunse - ridendo e scompigliando i capelli del coinquilino - un: «Se non lo faccio io chi ci pensa?».
Zachary arrossì leggermente, un po' imbarazzato dall'implicita accusa di pigrizia che gli era stata lanciata; tuttavia non osò controbattere. Sapeva bene di non averne il diritto.
«Mmh... okay, allora io ti aspetto a letto...» disse in fretta, accomiatandosi con un rapido bacetto sulla guancia.
«Okay e... ah! La prossima volta guardiamo un film a tua scelta!» disse Brian, ma l'altro se n'era già andato e probabilmente non l'aveva sentito.
Era strano che avesse tutta quella fretta di andarsene, ma il Newman non si curò di indagare: aveva altro da fare.
«Be', pazienza... glielo dirò poi» decise, iniziando a radunare le stoviglie sporche.