Titolo: Full Moon
Beta:
eliviFandom: Heroes
Personaggi: Elle Bishop, Gabriel Gray
Pairing: Gabriel/Elle
Rating: G
Parole: 335 (W)
Prompt: 7. Accecato dalla fede, non ho ascoltato tutti i bisbigli, gli avvertimenti così chiari @
syllablesoftimeWarnings: spoilers per la 3x04 'I Am Become Death'
EFP: LINK.
Riassunto: Non gli piaceva il modo in cui gli si rivolgeva.
Tabella:
TABELLA. Note.
- Scritta anche per il prompt Luna @
fanfic100_ita {
Tabella}.
- Non segue la serie che ho scritto con gli altri prompt del claim. Voglio cercare di completare l'intero claim, e quindi .. bona! xD Sostanzialmente.
Full Moon.
"Sta' attento," gli aveva mormorato, senza togliergli gli occhi di dosso.
Gabriel era rimasto immobile, la boccetta di smalto in una mano, il pennellino nell'altra. Le lanciò un'occhiata scocciata, "non riesco a stare attento se continui a muoverti," le fece notare con tutta la pacatezza di cui era capace in quell'istante.
"Passalo due volte," gli ripeté per l'ennesima volta.
"Ho capito," confermò l'uomo, aspettando che si fosse risistemata prima di riprendere a stendere il blu cobalto sulle unghie dei piedi di Elle.
Non gli piaceva il modo in cui gli si rivolgeva.
Non gli piaceva il modo in cui la sua voce risuonava nell'aria, come se ci fosse stata una tempesta in piena regola - acqua torrenziale e tuoni e fulmini - nascosta in occasionali accenni di rabbia repressa.
Avrebbe detto che era inquieta, che qualcosa non andava, ma si sforzava di dare tutte le colpe alla curva morbida che spuntava fuori dall'acqua schiumosa in cui era immersa.
Le aveva scherzosamente fatto notare che assomigliava ad una luna piena, candida e liscia, che affiorava da un mare di bolle di sapone.
Elle già sapeva come l'avrebbero chiamato; l'aveva deciso mesi e mesi prima. Nel momento in cui aveva scoperto di essere incinta, aveva deciso che si sarebbe chiamato Noah. Gabriel aveva obbiettato che sarebbe potuta nascere una femmina, ma Elle non aveva sentito ragioni. Sarebbe stato maschio e l'avrebbero chiamato Noah.
Gabriel non aveva replicato. Tutti i malumori e le incomprensioni erano frutto di ormoni sballati e fuori controllo. Se lo ripeteva in continuazione, senza sosta.
Finì per crederci ciecamente.
"Cristo!"
La donna fece un movimento brusco, irrigidendosi per un solo secondo: gli urtò la mano, facendogli rovesciare la boccetta di smalto blu sul pavimento e tracciare un'involontaria scia clandestina sulla superficie lucida della vasca da bagno.
Le mani ben piantate sul ventre, l'espressione di puro panico sul volto.
Noah sarebbe nato una decina di ore dopo.
Elle, invece, se ne sarebbe andata nel giro di poche settimane.
Gabriel non aveva ancora avuto il coraggio di cancellarlo, quel frego scomposto sul marmo.
Aveva lo stesso colore dei suoi occhi.