RPF - "No" (Melissa George/Zachary Quinto)

Jun 04, 2009 22:46

Titolo: No
Beta: elivi
Fandom: RPF
Personaggi: Melissa George, Zachary Quinto
Pairing: Melissa/Zach (Quintorge!)
Rating: G
Parole: 350 (W)
Prompt: Singhiozzo discorsivo @ Criticoni
Disclaimer: Zachary, Melissa e tutte le real person menzionate in questa fanfiction non mi appartengono, la storia è di mia pura invenzione e non è scritta a scopi di lucro.
Warnings: CRACK!FIC XD
Riassunto: Melissa vorrebbe dire la sua riguardo una certa cosa.

EDIT: elivi ha fatto una BELLIIIISSSIMAAAAA *O* illustrazione ispirata alla fanfiction, che dovete tutti andare a vedere, ORA! ù_ù Cliccate sull'immagine!






No.

No.
Semplicemente, insindacabilmente, innegabilmente no.
Due lettere: enne, o. No.
Enne come "non riuscirò più a guardarlo in faccia dopo questo."
O come "oh mio Dio."
No.
Era tutto ciò che Melissa riusciva a pensare in quel momento: no.
Tanti piccoli "no" di forme e dimensioni nonché caratteri molto diversi, "no" variopinti e brillanti e glitterati che volavano da un capo all'altro della sterminata distesa deserta che era diventata la sua testa.
Un arido campo su cui volavano e si inseguivano tutti i "no" esistenti sulla faccia della Terra.
Ognuno di loro riunito a sfrattare i pochi neuroni che le rimanevano dalla loro casa di diritto, in occasione di un no-party senza precedenti.
In effetti, quello, era senza ombra di dubbio il no-party per eccellenza.
"No" ubriachi, "no" che ballavano, "no" che si rincorrevano, "no" che si imboscavano nelle camere da letto vuote al piano di sopra, "no" che si sfidavano ad interminabili sfide all'ultimo sangue a Guitar Hero.
No.
No.
No.
Solo no.
No!

Melissa afferrò il cellulare e compose il suo numero alla velocità della luce.

(No, no, no, no.)

Sudava freddo.
Il respiro accelerato.
Il cuore che le batteva a velocità innaturale in gola.

(No, no, no, no.)

L'allegro rumore che faceva ogni tasto sotto la leggera pressione delle sue dita tremanti.

(No, no, no, no!)

Il tu-tu-tu dall'altro capo del telefono a scandire il coro di no-no-no che aveva invaso prepotentemente le registrazioni delle sue percezioni sensoriali.
Tu-tu-tu.
Teneva il tempo.
No-no-no.

"Pronto?"

La sua voce le risuonò nelle orecchie in pochi secondi, anche se le erano sembrati un'eternità.

"NO!"

L'infausto monosillabo le scappò di bocca con la stessa intensità di un martello pneumatico su un blocco di marmo rosa. (Sì, rosa.)

"Prego... ? Melissa?"
"Zach, NO! No e basta! NO!"

La confusione nella voce di lui.
L'isteria più pura, mischiata al panico e ad una vena di violenza sanguinaria repressa in quella di lei.

Silenzio.
Respiro pesante.
L'Universo che si ferma e le urla "NO!" in faccia.

Un secondo.
Due secondi.
Tre secondi.

"Okay, mi tolgo subito i baffi (*)."
"DIO, GRAZIE. E non rifarlo mai più!"
"Va bene."
"Divertiti in Messico, mh?"
"Sicuro."

Tu-tu-tu.

Zach terminò la chiamata.
Sbuffò una risata che aveva dell'incredulo.
Alzò gli occhi al soffitto prima di rimettersi in piedi: il rasoio era nella valigia.

(*) Per chi se lo fosse perso: ecco *cough*

fanfics, fandom: rpf, {criticoni.net}, rpf: melissa/zach, ~ art

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