..ecco questo raccontino apocrifo che vuole narrare di un'improbabile episodio ad Hobbiville... datato 24 settembre 2003 :D
TRAMBUSTO IN CASA GAMGEE
Molto tempo era passato dalla distruzione dell'unico anello, quando Sam si sorprese a rimuginare su quelle storiche vicende. Qualcosa però non andava: perchè aveva nostalgia di quei tempi bui, quando ora non s'aveva d'avere più nessun serio grattacapo?
"Non ho più nulla da desiderare! Ho una moglie premurosa, e figli forti . Una casa accogliente, e uno dei giardini più belli della contea" -Il buon Sam era sempre molto umile, in verità i suoi erano di gran lunga i più bei fiori che Hobbiville avesse mai cresciuto- "Eppure sono amaro. Mi manca il padron Frodo. Chissà cosa starà facendo ora".
Stava rimembrando di quando Frodo l'aveva salvato da sicuro annegamento quando un -"Che figura di merda ho fatto!"- gli scappò di bocca. Si rese conto d'averlo gridato solo quando diede attenzione agli scroscianti applausi dei numerosi hobbit che lo circondavano, troppo tardi.
I parenti non erano che una parte, s’eppur non propriamente esigua, del pubblico ch’ebbe questa sua sortita; stavano avendo una partita di Rubacosciotto (un curioso gioco Hobbit che ricorda il nostro Rubabandiera solo che, come avrete intuito, al posto della bandiera viene usato un cosciotto di maiale arrosto), e grazie ad un abile guizzo aveva appena vinto il suo gustoso premio l’hobbit Peregrino Tuc.
"Nella leggenda della distruzione dell’unico anello, che si tramanda di generazione in generazione, tu fai la figura del frocio!" il buon Pipino stuzzicò Sam. Era sempre molto brillante e scherzoso.
Egli lo ammonì "Zitto, deficiente. Frodo era il mio padroncino ed era mio DOVERE proteggerlo dalle insidie che infestavano le terre che abbiamo attraversato!"
Gli altri hobbit, saccheggiando la dispensa alla ricerca di qualsiasi cosa desse parvenza di poter essere introdotta nello stomaco senza portare repentino deperimento fisico, stavano ascoltando divertiti. Uno di questi s'era già improvvisato bookmaker, ed era tutto indaffarato nel registrare le scommesse degli altri.
"Seee vabbè.. e quando gli prendesti la mano non appena si risvegliò dall'insano oblio causatogli dalla ferita del Nazgul? Vorresti dire che quella non fu una frociata?" Pipino aveva preso a cuore la faccenda, non c'è che dire.
"Peregrino Tuc, hai dei sonagli per caso nel culo? Perchè comincio proprio a pensare tu sia una malvagia serpe dalla lingua biforcuta!" e proseguì "Non hai fatto altro che piagnucolare tutto il tempo che abbiamo condiviso lo stesso sentiero, e fortuna che poi sono fuggito col padroncino Frodino, che altrimenti sarei morto di noia! Piuttosto.. come va con Meriadoc? Si mormora che, passeggiando accovacciati su quel -e quì calcò maliziosamente il tono- tronco nodoso di Barbalbero vi siate divertiti non poco.." A questo punto le quotazioni di Pipino subirono una pesante deflessione.
"Ah, fellone e bugiardo!" esclamò indignato Pipino.
"Fallone? AH-HA!.." ribattè Sam, quand’ecco che qualcuno bussò con vigore alla porta.
Il padrone di casa corse ad aprire, ma sentiva già in sè qualcosa di strano, ed era pronto a giurare non fosse la pentola di peperonata che si era spazzolato poco prima, per seconda colazione.
«Cucù!»
«FRODINOOOOOO» gridò Sam pieno di gioia, e svenne. Erano Frodo e Meriadoc. Quest'ultimo indossava un grazioso cappellino decorato con disegni di gattini.
Pipino, Frodo e Merry ebbero una lunga chiaccherata. L’atmosfera in casa Gamgee era frizzante, e si dovette attendere ben poco prima che i canti si levassero.
«Frooodo Frooodo Frodo dal buso del cul vaffancul vaffancul!» cantavano a gran voce, e prima che qualcuno avesse la curiosità di chiedere come Frodo potesse essere tornato dal suo esilio dalla Terra di Mezzo passò molto tempo. Poco male, l’ex-portatore dell’anello era comunque molto felice.
«Ehi, dove l’hai lasciato quello?» domandò Merry a Frodo indicandogli il dito della mano ormai mutilata.
«Che scherzone!» esclamò quest’ultimo, e dopo un primo momento di leggero imbarazzo tutti esplosero in una fragorosa risata. Merry s’era tenuto la battutona per farla al momento più propizio, cioè quando quanti più hobbit l'avessero potuta apprezzare. Che mattacchione!
Frodo allora raccontò di quanto si era annoiato durante quell’esilio, e di quanto Legolas avesse una certa propensione ad allungare le mani, non so se mi spiego. Comunque lui avrebbe preferito di gran lunga la noia, che l'attenzione di quel losco individuo treccioluto. Gli hobbit reduci di quella che fu la Compagnia dell’anello si trovarono d’accordo riguardo questa sensazione e si scambiarono diverse strizzate d’occhi (a parte Sam che, seppur concordando in cuor suo le impressioni riguardanti l'elfo, era ancora svenuto, perciò non poteva strizzare alcunchè). Minchia se erano d'accordo.
Insomma passarono molte ore felici, un po' raccontandosi curiose vicende, un po' scambiandosi impressioni sulla mirabile avventura che avevano portato a termine tempo prima. Quand'ecco che qualcuno pose la domanda che Frodo non s'aspettava ormai più da circa un paio d'ore.
"Come hai fatto a tornare dalle terre dell'Ovest?" Era Sam che finalmente si era ripreso dalla sua, diciamo così, defaillance.
"Cavolo, non potevi farti un altro poco di sonnetto, eh?" Frodo era sempre stato un burlone, però portare l'anello aveva raffinato la sua salacia e simpatia. Poi continuò: "Orbene: un giorno sulla spiaggia orientale di quelle terre trovai due testuggini. Le legai assieme, usando gli abbondanti peli dei miei piedi, e costruii un mezzo di trasporto per tornare qua alla contea!"
Un "OOOOOHH" stupefatto riempì il salone. In verità Merry e Pipino avevano sempre pensato che fosse un cazzaro, e questa sparata diede loro motivo di confermarlo. Sam (come se fosse necessario sottolinearlo), accecato dalla sua stima nei confronti del padroncino, aveva creduto ad ogni singola parola ed era molto emozionato.
Frodo proseguì "Sì, ma questo è il meno! Circa a metà viaggio incontrai centinaia, ma che dico centinaia, migliaia, ma che dico migliaia, decine di uruk-kai a cavallo di pipistrelli che mi attaccarono a colpi di guano! Allora mi protessi indossando un polpo che avevo ucciso poco prima a colpi di sputo."
La situazione stava diventando veramente imbarazzante: i poveri hobbit dinnanzi a questa fiumana di puttanate cominciarono a dubitare dell'effettiva esistenza dell'unico anello. Sam si commosse.
(continua?)