Nihal della Terra de Vento -Licia Troisi-

Mar 06, 2010 23:45

Prima recensione/ commento di un libro.

Nihal è il primo capitolo della trilogia delle Cronache del Mondo Emerso, opera prima della Troisi.
Se poi di trilogia si può parlare. Licia aveva inizialmente scritto le Cronache come tomo unico, di circa mille pagine. Il dividerlo in tre parti è stata una scelta editoriale.
Io, comunque, recensirò i volumi uno ad uno -Sempre che trovi la voglia di andare avanti con la trilogia, cosa di cui dubito fortemente-

Partiamo dal presupposto che Nihal è un libro BRUTTO.
Oggettivamente brutto.
Per contenuti, trama, caratterizzazione dei personaggi e stile.

Con questo non voglio dire che non ha alcun pregio. TUTTO ha qualcosa di buono.

Cose buone di Nihal:

-Trama semplice e comprensibile
-Stile altrettanto semplice e comprensibile
-Mai noioso

Insomma, il libro scorre, anche grazie alla sua non eccessiva lunghezza, senza farti disperare per arrivare alla fine.

Peccato che alla fine ci si arrivi, ma poi si abbia bisogno di qualche minuto per riprendersi, a causa del quantitativo osceno di baggianate lette.

Cose pessime di Nihal:

-Tutto il resto

Ma chi è Nihal? Nihal è una mezz'elfa, l'ultima della sua razza, nonchè una delle peggiori Mary Sue che io abbia mai visto in un lavoro pubblicato da una grande casa editrice.
Nihal è bella, anzi, bellissima. Ha capelli blu da regina e grandi occhi viola.
Nihal ha un fisico da modella ed è l'unica donna soldato di tutte le Terre Emerse

Nihal ha anche gravi problemi ai dotti lacrimali, perchè durante il libro piangerà un numero indefinito di volte. Troppe volte.
Così tante volte che il lettore inizierà a ridere convulsamente, leggendo, verso la fine del libro, questo passaggio:

-Ido le cinse le spalle. «Piangi, piangi finché vuoi. Da quanto non lo facevi?-

Da... mmmmh, fammi pensare. Quattro pagine?

Oltre alla Mary Sue, ci viene propinato un cattivo... ma un cattivo.
Vi basti sapere che viene chiamato Il Tiranno.
Roba che nemmeno in Topolino danno nomi così cretini.
Come si fa a prendere sul serio un cattivo che si fa chiamare Il Tiranno?
Non si può.
Davvero. Sopratutto perchè non è stato mai descritto in modo tale da renderlo un malvagio serio.
Il cattivo è IL cattivo, perchè si. Perchè è Fantasy e perchè stermina i popoli tanto per.
Non sono ragioni sufficenti!
L'introspezione psicologica di Crudelia DeMon era MOLTO più approfondita.

E quindi via, abbandoniamo anche il cattivo.

Il villaggio di Nihal verrà attaccato e lei vivrà mirabolanti avventure col suo fido scud... no scusate. Col suo amico Sennar, il Mago saggio dagli incredibili poteri cosmici, diventato non si sa per quali meriti, dato che noi non vedremo mai sfoggio alcuno di particolari poteri, uno degli otto maghi più importanti degli Otto Regni. A diciotto anni. Perchè si, Perchè è fantasy.

Lei, ragazzina di sedici anni, riuscirà ad entrare nell'accademia in cui si addestrano i Cavalieri dei Draghi -E io qua mi son sentita male, perchè l'ennesima storia di Draghi&Elfi è dura da mandar giù- sconfiggendo non solo i nove più abili "diplomandi" dell'accademia, ma anche un mercenario professionista.

Uno stralcio del modo incredibile con cui la Troisi descrive i combattimenti:

Nihal contro due guardie- Tentarono di portarla via di peso, ma Nihal non si fece spostare di un millimetro: un breve combattimento, ed ebbe ragione di entrambe.

Mh. E il combattimento cosa devo fare, inventarmelo io? Sono una ragazzina random e due guardie addestrate, me lo vuoi dire COME fa a sconfiggerli?

Nihal contro un allievo dell'Accademia-  La corazza che gli copriva il petto scivolò dolcemente a terra. Il colpo aveva tranciato i lacci in cuoio.

Perchè si sa, una corazza è fatta di piume e, quando non è più legata al corpo, non cade pesantemente in terra. No. Ci scivola dolcemente.

Altra frase che dimostra come la Troisi non si sia MINIMAMENTE informata prima di buttare giù mille pagine di cavolate, e di come la sua Editor avesse di meglio da fare, piuttosto che notare errori marchiani:

Nihal prese confidenza con quell’arma insolita.La forza non era fondamentale per usarla- (riferita ad un "insolito" arco)
Cosa?  Cos'è che non serve per usare un arco da guerra? IO non mi intendo di armi, non voglio scrivere libri su guerriere mezzepirla, ma questa cosa la so. Mi vien da pensare che IN TEORIA avrebbe dovuto saperla anche Licia. Vero Licia?
O almeno la sua Editor.

Tra miriadi di battaglie (in pochi mesi. Nelle storie della Troisi gli eserciti combattono un giorno si e l'altro pure), giustissime prese in giro all'idiota e uno stile orribilmente raccontato -TUTTO il romanzo è raccontato. In questo romanzo non si vede NIENTE. Non viene mostrato niente e ci si deve immaginare tutto da soli. Si pagano venti euro per ottenere una storia nebulosa, priva di logica e a cui NOI dobbiamo dare forma-

Nihal piange un po', ha qualche crisi isterica, rivelazioni varie, fa amicizia con un Drago scontroso e mestruato, fa la deficente disobbedendo a precisi ordini del suo Maestro e se ne va per qualche tempo vivendo a scrocco da una famigliola di campagna, mostrando in pieno la capra che è in alcuni momenti particolarmente illuminati quali:

Tornò poco dopo con un piatto:
qualche castagna, delle noci, un paio di mele e un minuscolo pezzetto di formaggio.
«Non è granché, mi dispiace. L'annata è molto magra.»
Nihal addentò la mela: era dolcissima

Quella di cui è ospite è una famiglia composta da madre e figlio, in tempi di guerra. La donna le offre un riparo, la cura e la nutre, e lei, nonostante si abboffi come un maiale, manco ringrazia. Brava Nihal. Bella protagonista del cavolo che sei.

Durante questo "soggiorno" di Nihal, Licia ci offre perle di rara bruttezza letteraria, come:

Un uomo sta per violentare la sua ospite, Elusi, quando entra nella stanza Nihal:
Quello che tratteneva Eleusi si voltò. «Oh, vedo che ci sono ospiti. Be', molta brigata vita beata!»

Molta.Brigata.Vita.Beata
Tipica frase da facepalm.
Come si può scrivere una cosa così in un libro e reputarlo serio? Capirei in una parodia, ma NON in un libro serio.
Ma sarò strana io, sicuramente.

Eleusi continuò a guardare a terra. Le sue lacrime bucavano il tappeto di neve.

Qua non c'è nulla di sbagliato, è solo una frase soggettivamente brutta ed improbabile. BUCAVANO è un termine esagerato. La lacrima se sei in piedi è già tanto se finisce in terra, figurati se BUCA la neve.
Al 90% ti finisce sui vestiti.

Alla fine della scampagnata, Nihal torna al Campo per finire il suo addestramento.

Il succo della storia è questo, praticamente. Ho lasciato perdere millemila personaggi, ovviamente. In trecento pagine qualcosa in più c'è. Non tantissimo eh, ma qualcosa.

Però non si può ben comprendere il livello di bruttezza di La Terra del Vento, senza qualche citazione in più. Vediamole assieme

La sfida ebbe inizio.
Nihal non era dotata di grande resistenza,
 e la sua tecnica era tutt'altro che impeccabile,
ma sopperiva alle lacune con l'intuito e la fantasia.
Parava e scartava ogni assalto, sceglieva i tempi giusti per l'attacco e
saltava a destra e a manca con grande agilità. Il suo vantaggio era tutto lì, e lei lo sapeva.

Tutto bello, molto carino. Ma io, persona che non si intende di combattimenti, cosa devo fare, per capire in che modo Nihal non abbia una tecnica impeccabile? Dove li vedo il suo intuito e la sua fantasia?
TUTTI i combattimenti del libro sono descritti in questo modo schifoso.
Che assalti scartava e parava? Quanto è durato il combattimento? Tre secondi? Tre ore? Mistero.
Quali sono i tempi giusti per un attacco? Devo DAVVERO andarmi a comprare un libro di scherma, per poterne leggere come il GoS comanda uno fantasy?

Il punto debole di Fen era la prevedibilità: aveva una tecnica impeccabile ma proprio per questo scontata.
In breve tempo Nihal fu in grado di anticiparne le mosse

Fa schifo la frase tutta ed è priva di senso (Se sei impeccabile non sei scontato, dato che essere scontati è una pecca)
Ma guardate bene la parte in grassetto. Circa dieci centimetri più in basso, possiamo leggere questo:

Combattere con quell’uomo le piaceva. Non era affatto prevedibile.

Licia, ma rileggere?

inventava mosse, studiava nuovi colpi, adattava con efficacia l'arte delle armi alla sua corporatura.
Fen era colpito da quella fanciulla e non perdeva occasione di complimentarsi con lei: la sua era una danza mortale.
Non aveva mai visto nessuno combattere così.

Fen è uno dei cavalieri più esperti del regno, ha combattuto innumerevoli battaglie.
Nihal è una ragazzina con problemi emotivi, di sedici anni e che non ha mai ricevuto un allenamento serio.
Quindi queste tre righe, per amor di credibilità, sono spazzatura.

Gli occhi dell'amato di Nihal:

In quegli occhi c'era il colore della Foresta in primavera, il verde di tutti gli smeraldi del Mondo Emerso.

Questa sola descrizione rende il libro, in automatico, pattume.
Forse sarò una zitella acida frigida e prematuramente invecchiata io, ma gli occhi del mio innamorato non li descriverei mai come "Il verde di tutti gli smeraldi bla bla". A voi è mai capitato di pensare in questi termini di una qualsivoglia parte della persona che vi piace?
Se la risposta è si, fatevi curare, davvero.

La spada di Nihal:

Alla chiara luce del mattino sfavillava una lunga spada nera, brillante come fosse di vetro, materiale del quale sembrava condividere la trasparenza. La lama piatta era affilata come un rasoio e si restringeva leggermente verso l'elsa. Intorno a quest'ultima, di sezione rettangolare, si avvolgeva sinuosamente un drago. Sul nero dell'arma si stagliava la sua testa bianca: la Lacrima. Le fauci dell'animale erano spalancate, e altrettanto le grandi ali che si dispiegavano verso i lati della lama, lavorate al punto che vi si potevano intravedere i rilievi delle vene e tanto sottili da essere trasparenti.

Questa è una cosa personale: TAMARRATA DA GDR

a vita quoti-diana continuava a trascorrere tranquilla. I mercanti mercanteggiavano...
Editor? Toc toc? La smette di farsi i fatti suoi cinque minuti e venga ad inginocchiarsi sui ceci, SUBITO.
Perchè non si può lasciar correre una frase così. Assolutamente no.
Come dire Acqua bagnata o Prato erboso.

Era una terra opulenta e mostrava tutta la sua ricchezza: gli abitanti sfoggiavano abiti sontuosi e le case erano impreziosite da decori arzigogolati

Descritta così, io mi potrei immaginare gente vestita in abiti Alexander McQueen e ville alla Versaille.
Improbabile, dato che siamo in una terra fantasy medioevaleggiante, ma per le accurate descrizioni forniteci, ne avrei tutto il diritto.
Come sopra: Ho pagato venti euro per mostrarmi la storia da sola.

Quando era riapparso portava con sé, avvolto in un panno tenuto per i quattro lembi da altrettanti folletti, un grosso mucchio delle migliori primizie dell'autunno.

Ora cosa dovrei fare? Cercare su google per vedere che cavolo cresce in autunno?
E cosa ne so che le piante del tuo mondo non son diverse dal mio?
FANTASIA, santo cielo. Poteva descrivere cibi nuovi, particolari. Invece no. Tutto è nebbia, nulla è certo.

E quando si cerca di usar la fantasia si ottiene questo:
Phos porse a Nihal una cio-tola colma di un liquido denso e trasparente.
«È ambrosia, la resina del Padre della Foresta, l'albero più grande di questo bosco. Mica male, vero?»



Resina in una ciotola. Invitante....
Tralasciando il nome. Nemmeno sforzandosi, eh, Licia?

Per Nihal fu un periodo faticoso ma affascinante. Imparò ad apprezzare la magia a poco a poco. Ogni nuovo incantesimo la faceva sentire sempre più parte della vita che pulsa in ogni cosa e che aveva sentito nella radura.

Al lettore pagante ovviamente non è dato sapere come e cosa impara Nihal. Mi pare giusto.

La cerimonia di iniziazione fu un successo. I membri del Consiglio dei Maghi rimasero profondamente colpiti da quel ragazzetto alto e magro e dalla sua prepotente forza magica.

Il ragazzetto sarebbe Sennar, il maghetto di cui ho parlato prima. E come al solito tutti sanno tutto, tranne il lettore, che non ha idea di cosa significa avere una forza magica potente, in questo mondo.

Strategie di  guerra belle belle...
Per quel che riguarda la battaglia di domani, si tratta di un assalto a una fortezza che teniamo sotto assedio da tempo: le loro scorte di cibo e acqua sono quasi terminate, dunque è il momento giusto per attaccare

Ma, visto che sono QUASI terminate... perchè non li lasciate morire di fame, invece che andare a farvi fare un culo a capanna?
Boh, così. All'autrice serviva morisse un personaggio.

Alcuni animali erano giganteschi e arrivavano a misurare più di quattro braccia al garrese, altri erano più piccoli e compatti.

Si sta parlando di Draghi. Un braccio equivale a circa cinquanta centimetri. Quindi questi Draghi sono alti due metri e qualcosa, quando sono giganteschi. Come dei grossi cavalli, in pratica. E quando sono piccoli cosa sembrano, pony?
Licia, ma se non sai usare le misure di grandezza, perchè non hai evitato di specificare? Non specifichi mai e quando lo fai sbagli!

Gli errori/orrori sarebbe ancora tanti e tali che mi piange il cuore a non mostrarveli. Però voglio essere buona e lasciarvi qualcosa di cui ridere, se mai leggerete questo libro (Vi VIETO di comprarlo. Si trova tranquillamente in E-book su internet. Piuttosto che buttare soldi per la Troisi fatevi una ceretta in più. Apprezzerò io, apprezzerà la letteratura italiana e probabilmente apprezzerà anche il vostro ragazzo)

Vi lascio con un'ultima cosa. Le descrizioni fisiche della bellissima, bravissima, intelligentissima, frignosissima e tante altre cose che finiscono in issima, Mary Sue della storia:

Perché Nihal era agile, era brava, ma soprattutto era bella( Mi vergognerei come un cane a descrivere così un mio personaggio).
Non si poteva dire che rispondesse ai canoni tipici della bellezza( Grazie al cavolo, ha i capelli blu e le orecchie a punta),
ma tutta la sua figura emanava fascino(Effigurati).
Sotto le lunghe ciglia i suoi occhi viola avevano uno sguardo fiero.
 Era sottile come un giunco, ma aveva anche curve sinuose( Noto solo io qualcosa che non va in questa frase?).
Il modo in cui si muoveva in combattimento incantava chi la guardava.

E rincariamo la dose:
Osservò i muscoli compatti delle gambe, la pancia piatta,
 le braccia forti, frutto degli allenamenti con la spada e delle battaglie.
Si stupì che il suo corpo fosse cresciuto tanto in fretta, quasi a sua insaputa( Certo. Chi non ha un corpo che cresce a propria insaputa...), trasformandola in una donna: aveva belle forme e un seno forse un po' abbondante(Tragedia), ma ben disegnato. Si avvicinò al riflesso del suo volto.
Ho gli occhi troppo grandi.(Quanto mi fa schifo il difetto finto, infilato solo per far pensare alle ragazzine sceme che anche Nihal è come loro, che anche lei è imperfetta) Però il colore le piaceva: era intenso e profondo.(Ah ecco, pareva...)

Poi la bellezza del cambio di persona. Si passa dal narratore onniscente alla prima persona nel giro di mezza frase. Per poi tornare, con tutta tranquillità, al narratore.
Bello.
Questa è arte signori. Siamo noi che non ce ne rendiamo conto.

Sono stanca e spossata, ed ho bisogno di leggere qualcosa di decente o di vedere un po' di sangue in tv (Quello di Nihal sarebbe perfetto, ma mi accontenterò di qualche persona a caso sbranata dagli zombie. Dovrò pur passare il sabato sera, no?), quindi, qui vi lascio, dopo tante peripezie.

Il voto finale penso sia ovvio: Tra l'uno ed il due, giusto perchè si sarebbe potuto far di peggio.
COME si sarebbe potuto far di peggio, chiedete?
Semplice.
Licia avrebbe potuto scrivere una storia banale, con personaggi scemi e trama rimasticata... scritta in modo aulico.
Concorderete con me che sarebbe stato peggio.

Non compratelo! Ogni volta che comprate un libro della Troisi, un angioletto diventa analfabeta.

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