Disclaimers: Il personaggio di Lænton è stato creato dalla trinità di Landedifandom.
Ilyas e Gavriil invece sono miei.
Scritta per
Corsa delle 24h - edizione speciale @
La torre di carta - prompt:
A ha fantasie sessuali su una celebrità; B la prende in giro (100w)
Imbarazzarsi (120w)
Davanti al fuoco (115w)
Ilyas ha il rossore vergognato delle vergini che desiderano essere colte, strette, possedute.
Infermo sulle gambe, le mani a nascondere un sospiro caldo - bagnato - che sa di voglie, di carezze sotto l’armatura, di morsi sulla pelle. Che sa di Lænton.
Gavriil stringe i denti, affila un sorriso che era partito divertito e che invece si trasforma in lama.
«Fammi indovinare, hai sognato di nuovo sua eccellenza Dell’Alba» scimmiotta.
«N-no…»
«E allora perché ce l’hai duro tra le gambe?»
Ilyas esplode. Ma quando guarda in basso, il cavallo dei calzoni è piatto e la risata di Gavriil è vittoriosa.
Ilyas abbassa gli occhi, guarda le mattonelle che compongono il pavimento del bagno e brucia. Forse è colpa del vapore delle docce che all’improvviso gli sembra troppo bollente, ma teme che nel momento in cui alzerà lo sguardo si scioglierà in una pozza di sudore e pelle ai piedi di Gavriil.
È così tardi, che non pensava avrebbe trovato qualcuno alle docce comuni.
Gavriil inarca un sopracciglio - ha il pudore di Metacomet e del suo esercito: nessuno.
«E pensare che da piccolo non facevi tante storie per fare il bagnetto insieme.» lo canzona.
Ilyas vorrebbe dirgli che è diverso, che il bambino che era è diventato uomo: carne soda e muscoli d’avorio.
Ma la voce muore e lui fugge.
Ilyas starnutisce, ma il rossore che gli colora le gote non è per il fuoco del camino, né per la febbre. È per le mani di Gavriil, che da quando hanno avvolto entrambe nella coperta di lana rubata da uno dei due letti, non si sono spostate dalle sue spalle.
Lo stringono - lo stritolano, come se un raffreddore potesse portarselo via.
«Guarda che sto ben-» borbotta, ma Gavriil lo fulmina con un’occhiata di rimprovero che ricalca un “te l’avevo detto”.
«Non provarci nemmeno. Ora te ne stai qui al caldo, finché Shaara non torna con le nostre cioccolate.» Lo tiene stretto, e in quell’abbraccio dolce e prepotente, ha anche intenzione di tenerlo al sicuro.