Characters: Ilyas; Lænton; Metacomet dell'Incanto {nominated}; Lacross {nominated};
Pairing: LæntonxIlyas {oneside};
Rating: PG
Genre: slice of life; fluff;
Words: 427
Prompt: Frutti; 13. Mirtillo;
Warning: slash; cowt!verse;
Disclaimers: I personaggi sono stati creati dall'illustre trinità di
landedifandom.
Ilyas e Gavriil invece sono miei.
Scritta per l'iniziativa
Sette giorni e tanti prompt @
Torre di carta La torta era una delizia di panna, crema e pioggia di mirtilli e si ergeva come invitante centrotavola nel centro perfetto della lunga tavolata.
Gli occhi di Ilyas continuavano a cadervi sopra e la lingua accarezzava le labbra, l'acquolina in bocca e l'idea di rubarne un pezzo soltanto - un mirtillo intinto di panna soltanto - che gli accarezzava la mente in continuazione. Maledì Metacomet per averlo scelto come Capitano delle sue guardie personali, costringendolo a controllare ogni spazio in cui il Giovane dell'Incanto avrebbe messo piede, compresa la sala di ricevimento, tra posate d'argento, piatti di ceramica e quella torta.
«Al diavolo!» sbottò, arrendevole.
Le falcate leggere attraversarono l'intera sala fino a giungere innanzi alla tavolata, una mano sull'elegante tovaglia in pizzo bianco e l'altra allungata sino alla torta a sporcare di panna la punta delle dita, per afferrare uno dei mirtilli.
«Dunque c'è un ladro tra noi.»
Una voce lo bloccò alle spalle. Aveva l'accento delle terre a nord di Tanit e, con lui, era entrato il vento che aveva smosso i capelli candidi di Ilyas. Tremò per il freddo improvviso e, dietro di lui, Lænton avanzò senza perderlo di vista.
Scattò sull'attenti, abbandonando la presa al mirtillo.
«Ti ho spaventato?»
«Sissignore. Cioè, nossignore. Forse?»
Una risata bassa gorgogliò dalla gola di Lænton, breve, carezzevole, di quelle risate che rimangono impresse nella memoria per sempre ed Ilyas desiderò immergersi in quella risata.
«Vai avanti.»
«Co-come, mio signore?»
«Mangialo. Non lo dirò a nessuno.»
Ilyas non si mosse. Del fiero Capitano delle guardie di Metacomet, non era rimasto che un ragazzino con una spada troppo lunga a penzolargli dal fianco destro.
Lænton gli si fece più vicino, alto una spanna in più di lui, con riccioli di un biondo scuro, quasi castano, un volto spigoloso e occhi sottili di un azzurro scintillante e ferino.
«Approfittane ora, soldato di Metacomet, perché quando arriverà Lacross, ci sarà ben poco da mangiare per gli altri.» la sua voce ed il suo fiato gli solleticarono l'orecchio e per un colpevole attimo, Ilyas tese il volto a respirare di lui e del calore del suo corpo, ma Lænton si era già tirato indietro, con le dita sporche di panna e qualche mirtillo appena rubato. Li gettò in bocca e Ilyas ne ammirò la lingua che passava sulle lunghe dita, ripulendole sotto al suo sguardo affamato.
Lænton gli scoccò un occhiolino «Sarà il nostro segreto.»
«Sì, mio signore.»
E mentalmente ringraziò Metacomet per averlo scelto come Capitano delle guardie e avergli dato il compito di controllare ogni stanza in cui sarebbe stato.