Fic: Pupazzo di Neve
Titolo: Pupazzo di neve
Fandom: Supernatural
Pairing: Dean/CastielRating: Pg
Wordcount: 408
Warning: Human!Cas
Note: Prima Destiel che scrivo, una cosa piccola piccola che ho fatto per L'Albero di Natale di destiel_italia. Ho voluto postarla anche qui perché questo LJ è semi-abbandonato al suo destino (a parte a Gennaio-Febbraio causa Road To The Oscars) e così magari gli regalo un po' di vita. *_*
Qualcuno aveva preso il suo trench. E la sua cravatta. Era stato nel bagno quanto? Dieci minuti? E già era sparita della roba. Meno male che Dean gli aveva detto “E' solo una doccia Cas, cosa vuoi che succeda! Poi ti rivesti ed è tutto come prima”. Tranne che per i suoi vestiti.
Sbuffando si rimise pantaloni e camicia e scese al piano di sotto alla ricerca di Dean. Ovviamente non era da nessuna parte, così si affacciò alla finestra e vide una cosa decisamente strana. Il suo trench, perfettamente in piedi in mezzo al cortile tra le vecchie auto di Bobby, sormontato da una palla di neve di notevoli dimensioni e Dean davanti ad esso che lo fissava con un broncio evidente in volto. Incuriosito, uscì sulla veranda incrociando le braccia al petto quando l'aria gelida di Dicembre lo colpì. C'era il sole quella mattina, ma probabilmente la temperatura non superava che di pochi gradi lo zero.
“Dean” lo chiamò e il ragazzo alzò subito gli occhi verso di lui, la linea della fronte che si distendeva e lo sguardo che si addolciva.
“Ehi Cas! Vieni a vedere” gli rispose Dean avvicinandosi a lui. Castiel fece a sua volta qualche passo nella sua direzione. “Cosa stai facendo?” aveva la sua tipica espressione confusa in volto e Dean gli sorrise, prima di voltarsi un attimo verso l'ammasso di neve, ora poteva vederlo chiaramente, ricoperto dal suo trench.
“E' un pupazzo di neve! O meglio un angelo!” gli disse il cacciatore entusiasta, poi lo prese per mano e lo guidò fino ad essere di fronte all'oggetto in questione. Oltre al trench anche la sua cravatta era lì e sopra il tutto c'era un altro mucchio di neve, con una carota al centro e un sottile rametto poco sotto, messo in orizzontale. Castiel lo fissò con attenzione, poi si voltò verso Dean che ridacchiava soddisfatto. “Per essere il primo che faccio da quando io e Sammy eravamo ragazzini direi che è venuto proprio bene! Anche se non riesco a trovare nulla per i tuoi occhi”. Il ragazzo lo guardò a sua volta, gli intensi occhi verdi che lo fissavano, lo scuotevano così nel profondo che per un attimo Castiel si chiede perché aveva impiegato tanto tempo per cadere un'altra volta per lui. Poi Dean gli circondò le spalle con un braccio e lo attirò a sé, avvicinando le labbra ai suoi capelli in un piccolo bacio. “Non c'è niente di simile al mondo”.
Fandom: Supernatural
Pairing: Dean/CastielRating: Pg
Wordcount: 408
Warning: Human!Cas
Note: Prima Destiel che scrivo, una cosa piccola piccola che ho fatto per L'Albero di Natale di destiel_italia. Ho voluto postarla anche qui perché questo LJ è semi-abbandonato al suo destino (a parte a Gennaio-Febbraio causa Road To The Oscars) e così magari gli regalo un po' di vita. *_*
Qualcuno aveva preso il suo trench. E la sua cravatta. Era stato nel bagno quanto? Dieci minuti? E già era sparita della roba. Meno male che Dean gli aveva detto “E' solo una doccia Cas, cosa vuoi che succeda! Poi ti rivesti ed è tutto come prima”. Tranne che per i suoi vestiti.
Sbuffando si rimise pantaloni e camicia e scese al piano di sotto alla ricerca di Dean. Ovviamente non era da nessuna parte, così si affacciò alla finestra e vide una cosa decisamente strana. Il suo trench, perfettamente in piedi in mezzo al cortile tra le vecchie auto di Bobby, sormontato da una palla di neve di notevoli dimensioni e Dean davanti ad esso che lo fissava con un broncio evidente in volto. Incuriosito, uscì sulla veranda incrociando le braccia al petto quando l'aria gelida di Dicembre lo colpì. C'era il sole quella mattina, ma probabilmente la temperatura non superava che di pochi gradi lo zero.
“Dean” lo chiamò e il ragazzo alzò subito gli occhi verso di lui, la linea della fronte che si distendeva e lo sguardo che si addolciva.
“Ehi Cas! Vieni a vedere” gli rispose Dean avvicinandosi a lui. Castiel fece a sua volta qualche passo nella sua direzione. “Cosa stai facendo?” aveva la sua tipica espressione confusa in volto e Dean gli sorrise, prima di voltarsi un attimo verso l'ammasso di neve, ora poteva vederlo chiaramente, ricoperto dal suo trench.
“E' un pupazzo di neve! O meglio un angelo!” gli disse il cacciatore entusiasta, poi lo prese per mano e lo guidò fino ad essere di fronte all'oggetto in questione. Oltre al trench anche la sua cravatta era lì e sopra il tutto c'era un altro mucchio di neve, con una carota al centro e un sottile rametto poco sotto, messo in orizzontale. Castiel lo fissò con attenzione, poi si voltò verso Dean che ridacchiava soddisfatto. “Per essere il primo che faccio da quando io e Sammy eravamo ragazzini direi che è venuto proprio bene! Anche se non riesco a trovare nulla per i tuoi occhi”. Il ragazzo lo guardò a sua volta, gli intensi occhi verdi che lo fissavano, lo scuotevano così nel profondo che per un attimo Castiel si chiede perché aveva impiegato tanto tempo per cadere un'altra volta per lui. Poi Dean gli circondò le spalle con un braccio e lo attirò a sé, avvicinando le labbra ai suoi capelli in un piccolo bacio. “Non c'è niente di simile al mondo”.