Vicino

Oct 18, 2010 15:21


Lui era tanto vicino quanto non lo è mai stato, io tanto sofferente che non avevo parole.
Forse ho indietreggiato come una stupida, forse il mio corpo ricordava di continue immagini di pianti perché qualcuno è tornato. Come se fosse un’immagine reale e già successa, soltanto un ricordo che si ripete durante la notte.
Ecco, sembrava così, bene o male.
E poi si è allontanato, sgraziatamente, abbiamo riso, ed io sono tornata da dovunque fossi partita. Cercando di non pensarci, cercando di non capire che lui mi ripugna, che gli faccio schifo. Perché è sempre stato così, perché io non lo amo, è soltanto attrazione e un bisogno incredibile di stringerlo.
È soltanto questo, nient’altro, e la sua cattiveria nel ricordarmi, sempre, che per una come me non può esistere che solitudine e rabbia, od odio e rancore.
Perdonatemi. Perdonatemi.
Sono soltanto le mie braccia inconsulte che comandano al mio cervello di lasciarle libere, sono soltanto quei sentimenti che mi agitano il petto, che mi fanno lacrimare i miei brutti occhi inespressivi e nervosi, è soltanto una caduta perché non sono abbastanza. E non lo sarò mai.

/o\, worldihateu, dreaming, not a plastic doll, a long ago, wtf, imao

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