Aug 01, 2005 11:07
cronaca.
non so come mai continuo ad aprire alle cinque e mezzo il bar, specie oggi, che è il primo agosto e sono partiti praticamente tutti. sto mettendo dentro i cartoni di latte che mi hanno consegnato e mi incazzo perchè ad oreste, che col camioncino cura il rifornimento, avevo spiegato che da oggi di latte me ne avrebbe dovuto portare la metà e invece ha fatto come gli pareva, o meglio come gli conveniva. si ferma una centoventisette avana, targata rieti, ne esce ahmed con un'altra persona e furtivamente mi si infilano nel bar. ahmed, come mai così presto? che ti preparo? caffè? thè alla menta? gli chiedo. ahmed si guarda intorno prima di parlare: serve consiglio. l'altra persona nel frattempo si apposta all'ingresso e guarda in strada: è un arabo, piuttosto giovane e, sembra, preoccupatissimo. se posso volentieri, dimmi: che c'è? chiedo. allora: mio amico hussein è figlio di mohamed, che ha sposato soraya, che è sorella di yussuf, che è cugino di primo grado di alì figlio di muhammar che è cognato di fatma che è nipote di abdul che è testimone di nozze di nadir che è nipote di secondo grado di yassir. mi dice mentre cerco di nascondergli che a soraya mi sono perso: e allora? chiedo nel tono più neutro possibile. come allora? dice ahmed sorpreso del fatto che io non abbia capito, allora yassir è cugino di terzo grado di fathi, il fratello di hamdi, quello delle bombe. secondo te polizia arresterà anche hussein?. lo tranquillizzo, ma mi ci vuole tempo e nel frattempo mi faccio aiutare a tirare dentro le cassette del latte.
cronaca.
samantha festeggia: da quando ha letto sul giornale che per il financial times le italiane portano il tanga meglio delle brasiliane ha un sorriso se possibile più smagliante del solito. samantha è una antesignana del tanga: con i laccetti fuori dal jeans, in trasparenza sotto al pantalone bianco, come sia sia samantha l'ha portato per la gioia degli occhi di grandi e piccini. mentre si ciuccia un ace, grande concessione alla sua dieta perenne, fa sporgere il culo quasi fosse un trofeo: hai capito? pure a le brasigliane je damo 'na pista così!, ed alza l'ace brindando col mondo. sinceramente se fosse per samantha non avrei alcun dubbio: le spetta il tanga d'oro. nun vedo l'ora di andare al tierra caliente, venerdì, per sbatterglielo in faccia a quelle culone de brasigliane! cinguetta. ma il culo o l'articolo? chiedo. samantha ride. io sudo.
cronaca.
la sera sto per togliere lo scivolo dall'ingresso e chiudere quando arriva mizio. che stai chiudendo? ce la faccio a prendermi un caffè? mi domanda. come no, ma freddo, eh, che ho appena finito di pulire la macchina. mentre beve il caffè gli chiedo: eh, mizio, ma hai sentito 'sta storia di porto rotondo? dalla faccia che fa l'ha sentita: strabuzza gli occhi e fa una smorfia con la bocca: l'ho sentita, l'ho sentita. un vero peccato! non potrò andare a porto rotondo quest'anno, mannaggia! ridiamo assieme. sento parlare di barriere architettoniche da quando ho sette anni, ora ne ho trentasette: trenta anni e ancora si parla di barriere architettoniche laddove sono stati rifatti i marciapiedi almeno una volta, dove sono stati costruiti centri commerciali su più livelli senza ascensori. saluto mizio, mentre si allontana in carrozzina, guardo lo scivolo e penso il peggio che posso.