Filosofia da discount

Sep 30, 2008 17:39

Come si fa a non capitare sull'isola dei famosi ogni tanto?? C'è gente del calibro di Giucas Casella che avevo già apprezzato ne Il Ristorante  dove ci regalò performance di tutto rispetto, un Massimo Chavarro che fa tanta pena e Vladimir Luxuria che va preservata perchè sembrerebbe l'unico esponente di sinistra rimasto in circolazione.
Qualche giorno fa ho parlato di Carlo Capponi che ormai è ufficialmente il mio esempio nella vita quotidiana (invito tutti a vederne le gesta, merita). Anche se suo nipote mi ha mentito facendomi credere che Carlo appunto fosse il vice-rettore di Unibo, non posso mica far pagare allo zio le stronzate sparate dal nipote. Eleveto ugualmente a mentore.
Dando un occhio agli altri concorrenti, rimango su un ragazzone veneto il cui volto non mi era nuovo per un cazzo. Vabbè, mi son detto, veneto io, veneto lui...sarà la sindrome del patriota. Oppure boh, pare un mezzo Iaquinta, sarà per quello.
No!!
Oggi in ufficio l'illuminazione!
Chi abita nel triveneto ed è appassionato di reti locali scassate ricorderà una pubblicità di una ditta di trasporti (Levio Loris) dove una tipa guarda impaziente l'orologio a muro del suo ufficio che scandisce i secondi al ritmo di una finta Such a Great Heights dei Postal Service. Ad un tratto arriva un camion dal quale scende un tipo pettoruto e pettinatissimo che dice una battuta in mezzo dialetto veneto. Tra la serietà dell'ambientazione e la battuta detta dal tipo lo spot fa veramente spaccare. Ovviamente il tipo è quello dell'isola tale Daniele Bressan.
Ok uno può dire :" e chi se ne frega nun ce'o metti?"
Proviamo a spiegarci in altri termini: all'isola dei famosi conosco più non famosi che famosi.
Cos'è la fama?

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