Serenamente

Apr 22, 2008 01:17

vado in bicicletta da Delft a Rotterdam, ci metto dai tre quarti d'ora all'ora. Che è lo stesso tempo che ci metterei in treno, considerando anche il camminare da scuola a stazione, e da stazione a casa. Sul mio percorso, che per il 90% è su pista ciclabile vedo queste cose, che vi appicico qui mentre guardo con la coda dell'occhio la signorina R che è crollata sul divano dopo essersi arrotolata nel mio giaccone (cosa che è molto cute, e con la coda dell'altro occhio seguo CNN che, mediante l'iperpettinato Wolf Blitzer -e non diciamo niente del nome- mi racconta cose sulle primarie americane. Ma non parliamo di elezioni, ve ne prego... comunque:



casette carine, che guardano verso il fiume Schie. Il fiume è ovviamente più alto delle campagne circostante.


La ruspa magari non è affascinante, ma l'occhio del fotografo malato di pittoresco non può resistere a un oggetto rosso brillante su uno sfondo verde. Fosse stato anche un topo morto ma dipinto di rosso lo avrei fotografato.


L'eccellenza italiana comunque c'è anche qua, nel rottamaio.


Io vado in bici e mi sento un eroe, ma questo che sfida l'autobus e la resistenza dell'aria cos'è? Superman?


Dicevamo, case pittoresche. Non c'è bisogno di cercarle, sono loro che vengono a cercare te. In effetti per trovare una casa che non sia pittoresca, o un gioiello del modernismo o quantomento un grazioso rudere si fa un sacco di fatica. Il normale squallore qui viene ridipinto, lucidato, spolverato, pulito, magari munito di una targhetta di indicazioni storiche. E poi demolito e sostituito da una casa apparentemente antica.


E questi remano, remano e grugniscono.


Intanto le pecore brucano felici sullo sfondo dell'autostrada. La loro felicità è una cosa che non si può discutere.


Qui siamo a De Zweth, un paesino a metà strada tra Delft e Rotterdam che ha come unica funzione di permettermi di tirare il fiato e complimentarmi con me stesso che, anche oggi, sono arrivato a metà strada senza stramazzare. Il ponte mi permette anche di usare la marcia più corta della mia biciclettina.


C'è anche un canale a De Zweth, anch'esso iperpittoresco e dotato di alcune papere obbligatorie.


Il pavone, come è stato osservato da innumerevoli persone nei secoli dei secoli è tanto bello a vedersi quanto orrendo ad ascoltarsi. Caccia uno strido che fa sembrare i gabbiani melodiosi. Questo si aggira assieme alla sua bella consorte nel giardino di una casa di cura per malattie psichiatriche.


Poi si arriva a Rotterdam, ma in ogni caso il livello di pittoresco non diminuisce nemmeno nel contesto urbano, come si può vedere.









E ora, per non annoiare, un paio di formatelli verticali.





E su questa foto, che soddisfa il mio semplice (e facile a soddisfarsi) senso del colore vi saluto. E chi è in Nord Italia e viene bagnato dalla pioggia, eh beh, wish you were here.

foto, frescacce, travelling

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