[DCU] Fall back in place ~ Jason, Tim
Titolo: Fall back in place
Fandom: DC Comics
Beta: iosonosara
Postata il: 29/01/2009
Personaggi: Tim Drake (Robin III), Jason Todd (Red Hood)
Rating: Pg
Conteggio Parole: 300 (W)
Challenge: Special #3 @ it100
Prompt-regalo ricevuto: save some for me, it’s what I like
Avvertimenti: What If, Speculazione!
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
Questo drabble ruota tutto intorno ad un’unica scan, proveniente dall’ultimo numero di Robin uscito negli USA: questa. Non sono a conoscenza di quello che accadrà dopo (e ignoro in gran parte anche ciò che è accaduto prima, a dire il vero), quindi il drabble è pura, purissima speculazione. Il canon potrebbe facilmente contraddirmi (come sono certa che farà).
Ad ogni modo, è una sorta di seguito a quella stessa scan; da sapere c’è solo che Bruce è - apparentemente - scomparso/morto e che Tim ha preso ad indossare il costume di Red Robin. In più, ci sono dei riferimenti al fatto che quel costume era, in non so quale AU, indossato da Jason, com’è mostrato in un numero di Countdown a Crisi Finale.
Fall back in place
Il dolore alle nocche, nonostante i guanti protettivi, è quasi insopportabile per quanto ha colpito forte. Non era sua intenzione andarci giù talmente pesante, eppure, una volta per strada, non è capace di frenarsi. Non più.
«Ehi, lasciane un po’ anche per me, Timmy. Lo sai che pestare dei luridi spacciatori è la mia attività preferita.»
La voce lo immobilizza. Si gira e Jason è lì, ancora zoppicante, con addosso dei vestiti sgualciti presi chissà dove. «Ce l’hai fatta,» constata Tim, prima di potersi trattenere, e sul viso dell’altro spunta un mezzo ghigno.
«Bel costume, complimenti,» ironizza, indicandolo con un cenno del capo.
Robin - Red Robin - sposta lo sguardo. «Non ho bisogno di te, qui ho finito,» precisa, il tono duro e basso.
Jay incrocia le braccia al petto, «Se è così perché mi hai aiutato ad evadere?»
È una sfida, più che una domanda, e Tim è certo che non si fermerà finché non lo avrà messo con le spalle al muro - e Jason ci riesce sempre, è l’unico a riuscirci sempre.
«Perché sei più utile qua fuori che là dentro,» risponde infine. È una parziale verità, di quelle che piacevano tanto a Bruce, e il suo stomaco si contrae al pensiero.
Jason però non molla - mai - e avanza di qualche passo. «Quindi lascia che mi renda utile.»
Il suo atteggiamento è sicuro, chiaramente non accetterà una replica negativa. Tim, allora, si porta una mano alla cintura e ne apre uno scomparto, estraendone una striscia di kevlar - la mascherina da Robin, la sua, quella che, ormai, non utilizzerà più. Si chiede se è questa la cosa giusta, ma, mentre la fissa immobile sul palmo per un istante, ammette di avere una risposta pronta già da quando ha visitato la prigione.
Sospira. Con un gesto secco, la porge a Jason.
Fandom: DC Comics
Beta: iosonosara
Postata il: 29/01/2009
Personaggi: Tim Drake (Robin III), Jason Todd (Red Hood)
Rating: Pg
Conteggio Parole: 300 (W)
Challenge: Special #3 @ it100
Prompt-regalo ricevuto: save some for me, it’s what I like
Avvertimenti: What If, Speculazione!
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
Questo drabble ruota tutto intorno ad un’unica scan, proveniente dall’ultimo numero di Robin uscito negli USA: questa. Non sono a conoscenza di quello che accadrà dopo (e ignoro in gran parte anche ciò che è accaduto prima, a dire il vero), quindi il drabble è pura, purissima speculazione. Il canon potrebbe facilmente contraddirmi (come sono certa che farà).
Ad ogni modo, è una sorta di seguito a quella stessa scan; da sapere c’è solo che Bruce è - apparentemente - scomparso/morto e che Tim ha preso ad indossare il costume di Red Robin. In più, ci sono dei riferimenti al fatto che quel costume era, in non so quale AU, indossato da Jason, com’è mostrato in un numero di Countdown a Crisi Finale.
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Fall back in place
Il dolore alle nocche, nonostante i guanti protettivi, è quasi insopportabile per quanto ha colpito forte. Non era sua intenzione andarci giù talmente pesante, eppure, una volta per strada, non è capace di frenarsi. Non più.
«Ehi, lasciane un po’ anche per me, Timmy. Lo sai che pestare dei luridi spacciatori è la mia attività preferita.»
La voce lo immobilizza. Si gira e Jason è lì, ancora zoppicante, con addosso dei vestiti sgualciti presi chissà dove. «Ce l’hai fatta,» constata Tim, prima di potersi trattenere, e sul viso dell’altro spunta un mezzo ghigno.
«Bel costume, complimenti,» ironizza, indicandolo con un cenno del capo.
Robin - Red Robin - sposta lo sguardo. «Non ho bisogno di te, qui ho finito,» precisa, il tono duro e basso.
Jay incrocia le braccia al petto, «Se è così perché mi hai aiutato ad evadere?»
È una sfida, più che una domanda, e Tim è certo che non si fermerà finché non lo avrà messo con le spalle al muro - e Jason ci riesce sempre, è l’unico a riuscirci sempre.
«Perché sei più utile qua fuori che là dentro,» risponde infine. È una parziale verità, di quelle che piacevano tanto a Bruce, e il suo stomaco si contrae al pensiero.
Jason però non molla - mai - e avanza di qualche passo. «Quindi lascia che mi renda utile.»
Il suo atteggiamento è sicuro, chiaramente non accetterà una replica negativa. Tim, allora, si porta una mano alla cintura e ne apre uno scomparto, estraendone una striscia di kevlar - la mascherina da Robin, la sua, quella che, ormai, non utilizzerà più. Si chiede se è questa la cosa giusta, ma, mentre la fissa immobile sul palmo per un istante, ammette di avere una risposta pronta già da quando ha visitato la prigione.
Sospira. Con un gesto secco, la porge a Jason.