[HP] Il miglior modo per cominciare un nuovo anno ~ Theodore/Pansy

Apr 19, 2009 15:24

Titolo: Il miglior modo per cominciare un nuovo anno
Fandom: Harry Potter
Beta: sourcream_onion
Postata il: 24/03/2008
Prompt: 095: Capodanno @ fanfic100_ita
Personaggi: Theodore Nott, Pansy Parkinson
Pairing: Theodore/Pansy
Rating: Nc17
Conteggio Parole: 1.262 (W)
Avvertimenti: PWP, Scene di sesso descrittive
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Tabella: BDT
Note:
~ Scritta su richiesta per sourcream_onion e ambientata nel suo dracoverse. Si colloca esattamente durante la notte di Capodanno 2000-2001, dopo la festa in casa Nott. Vi consiglio di far riferimento a questa timeline se volete avere un minimo di contestualizzazione. Altrimenti, buon p0rn xD
~ Chiaramente, la dedica è sempre per Sour, con tanti ringraziamenti per il betaggio e scuse per l’attesa :P
~ Il titolo è stupido, ma… Va beh, che mi giustifico a fare, ormai lo sapete xD


Il miglior modo per cominciare un nuovo anno

La festa di Capodanno si è conclusa da poco - gli ultimi ospiti hanno abbandonato la casa da circa mezzora - e Pansy sta dando gli ordini agli elfi domestici per ripulire la sala da pranzo e il salotto. I suoi tacchi alti rumoreggiano mentre attraversa le stanze, per uscirne, infine, dopo essersi lanciata un’ulteriore occhiata alle spalle, accertandosi di non aver tralasciato nulla.

Si sistema un ciuffo di capelli sfuggito all’acconciatura dietro l’orecchio e si concede, finalmente, un profondo respiro, tentando di liberarsi della stanchezza. Si è impegnata duramente per la riuscita della festa e, da quando questa è terminata, si è concessa solo un breve momento per sedersi, prima di mandare suo marito di sopra e richiamare la servitù.
Theodore la starà aspettando, ora, probabilmente già pronto per dormire, così affretta il passo sulle scale, decisa a scambiare due parole con lui prima di cedere definitivamente al sonno.

Quando apre la porta della stanza, lo trova in piedi accanto al letto ancora impegnato a cambiarsi. Gli sorride, richiudendosi la porta alle spalle, e poi si sfila le scarpe, emettendo un gemito quasi doloroso.
“Sono a pezzi,” mormora, accertandosi, però, che lui la senta.
Si dirige verso la specchiera, mentre Theodore, finendo di sistemarsi, le dice, “E’ stata una bella serata, non trovi? I nostri ospiti si sono divertiti,” voltandosi poi per incrociare il suo sguardo nello specchio.

Pansy gli sfugge per un momento, posando gli occhi sui gioielli che si sta sfilando. “Già, si sono proprio divertiti,” concorda infine, con un leggero sorriso ad incurvarle le labbra. Alla mente le si affaccia il pensiero di raccontare a Theodore la piacevole scenetta di Draco e Potter a cui ha avuto l’onore di assistere, ma lascia perdere dopo un momento, decisa a non rovinare l’umore al marito; torna allora a guardarlo nello specchio avvicinarsi a lei e appoggiarle le mani sulle spalle, prendendo a massaggiarle delicatamente.

“Sei stanca?” le chiede, con una tenerezza nella voce che raramente lascia trasparire.
Pansy piega il collo in avanti, rispondendo con un semplice mugolio e chiudendo gli occhi in attesa di altre attenzioni. Theodore continua a massaggiarle le spalle, le sue dita sottili che si muovono abili, mentre lei è costretta a chiedersi come non abbia fatto a notarle a tempo debito, quelle mani, invece di perdere tempo dietro ciò che, chiaramente, non era la via giusta per lei.

L’uomo le fa scivolare via le spalline del vestito, in modo da scoprirle la pelle e scendere poi a baciarla, e lei geme di nuovo, soddisfatta. Si porta le mani ai capelli e, dopo che lui si è allontanato il necessario per darle spazio, li libera dalle forcine e li lascia ricadere sciolti.
Theodore, allora, la fa voltare e la bacia, dapprima dolcemente e poi con sempre maggior passione, attirandola verso il letto matrimoniale al centro della stanza e, contemporaneamente, tentando di liberarla dal vestito.

Quando riesce ad aprire la cerniera - non senza l’aiuto della moglie -, fa scivolare l’abito sul pavimento e le appoggia una mano sulla schiena nuda, accarezzandola e stringendola a sé.
Sotto le sue mani, Pansy dimentica quasi completamente la stanchezza, che viene rapidamente sostituita dal desiderio dell’altro; si spinge contro di lui e mugola nel bacio, allacciandogli le braccia al collo e lasciandosi trasportare fino al letto, dove si mette a sedere sul bordo del materasso.

Theodore si allontana da lei il necessario per sfilarsi la maglietta e concedersi poi un attimo per osservarla, seminuda, con le guance e le labbra arrossate, gli occhi grandi e lucidi che lo guardano colmi di impazienza e malizia.
Ricambia lo sguardo con un mezzo sorriso e poi si china nuovamente su di lei, baciandole le labbra e scivolando pian piano più giù, lungo il collo, fino al petto, coperto ancora dal reggiseno nero. Pensa per un attimo di dirle che è bella, ma poi tace, preferendo impegnarsi nel toglierle anche quegli ultimi indumenti piuttosto che ribadire qualcosa che lei sa già.
Ha riconosciuto perfettamente il modo sicuro in cui si muoveva alla festa, volteggiando nella sala per mettere ogni ospite a proprio agio e, allo stesso tempo, tenere tutto sotto controllo, e non può che sentirsi felice che Pansy abbia ritrovato finalmente la fiducia in sé e la propria stabilità, dopo la delusione avuta da Malfoy.

Le sfila il reggiseno con lentezza, accarezzandole le braccia nel farlo, e lo appoggia distrattamente sul letto, agganciando poi l’elastico delle calze per abbassarle e togliere anch’esse. La donna lo accompagna nei movimenti, aiutandolo, e poi geme di nuovo di anticipazione quando le dita di Theodore sono sulle sue cosce, muovendosi lentamente per raggiungere il bordo degli slip. La solletica leggermente e Pansy si ritrova a reprimere una risatina, mentre solleva il bacino per permettergli di spogliarla anche delle mutandine.

La bocca di Theodore ci mette poco a tornare su di lei, posandole baci umidi sulla pancia e risalendo fino ai seni, succhiando e mordendo i capezzoli, mentre le tocca il sesso bagnato, penetrandola gradatamente. Lei si inarca e gli prende il viso tra le mani per attirarlo a sé e baciarlo, soffocando tra le sue labbra i mugolii di piacere che i movimenti del marito le strappano.
Si staccano poco dopo, respirando affannati, e Pansy mormora il nome dell’altro lasciando trasparire tutto il suo desiderio, accarezzandogli la schiena e stringendogli convulsamente le mani sulle sue spalle.

Theodore allora si ritrae per liberarsi finalmente degli ormai fastidiosi pantaloni e boxer e si stende nuovamente su di lei, tornando a baciarla e ad accarezzarle i seni e i fianchi, causando ad entrambi brividi di piacere ogni volta che la sua erezione sfrega contro la coscia di Pansy.
La donna gli si aggrappa alla schiena e allarga ulteriormente le gambe, sollevando il bacino verso di lui e mordendogli il collo.

Non c’è più voglia di aspettare, così Theodore le appoggia una mano sul fianco morbido, stringendolo, e la penetra. Le gambe di Pansy gli si allacciano ai fianchi all’istante, attirandolo a sé e permettendole di sollevare il bacino per farlo arrivare a fondo. Theodore si china a baciarla sulle labbra sempre più arrossate e gonfie e comincia a muoversi, entrando e uscendo da lei con ritmo crescente.

Pansy gli artiglia le spalle quasi dolorosamente, quando sente l’orgasmo avvicinarsi. Le spinte del marito si fanno ancor più frenetiche e forti e le ci vuole poco per venire, mordendosi le labbra, stringendosi attorno a lui.
Theodore la segue qualche attimo dopo, riversandosi dentro di lei con un grugnito basso e nascondendo il volto nell’incavo tra la spalle e il collo della moglie.

Restano immobili per qualche attimo, i respiri affannati che invadono la stanza, e poi finalmente lui si muove, ritirandosi e lasciandosi cadere sul materasso. All’istante, la donna gli si rannicchia contro, facendosi circondare in un abbraccio, mentre l’aria fredda, ora che il calore dell’amplesso comincia a scemare, torna ad essere avvertita.

Theodore le accarezza i capelli e le bacia la fronte, poi si solleva su un gomito, guardandola un momento, spettinata e completamente rilassata.
“Andiamo a dormire,” propone, e Pansy annuisce, soffiando fuori un assenso appena udibile.

Scivolano sotto le coperte così come sono, troppo stanchi per darsi una sistemata. Theodore la abbraccia nuovamente e le bacia le labbra sussurrando, “Buonanotte,” e lei risponde facendosi più vicina e circondandolo con un braccio.

Chiude gli occhi e le viene inevitabile pensare di amare questa nuova vita che insieme hanno costruito; una buona posizione sociale consolidata dalla presenza di ottimi esponenti del Mondo Magico in salotto e un marito che l’adora e la rispetta: probabilmente non c’è modo migliore per cominciare un nuovo anno.

» challenge: big damn table, hp: theodore nott, [2008], hp: pansy parkinson, hp

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