[HP] Tutto quello per cui siamo cresciuti ~ Harry/Pansy

Apr 08, 2009 18:51

Titolo: Tutto quello per cui siamo cresciuti
Fandom: Harry Potter
Beta: zuccheroamaro
Postata il: 13/03/2007
Personaggi: Pansy Parkinson, Draco Malfoy, Harry Potter
Pairing: Harry/Pansy
Rating: Pg
Conteggio Parole: 516 (W)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note: Prima e unica (per il momento) Harry/Pansy. Scritta per zuccheroamaro, e probabilmente non l'avrei mai fatto se non fosse stato per lei. XD


Tutto quello per cui siamo cresciuti

“Non posso crederci.”
“Perché no?”
“Come perché? Pansy, sei forse uscita di senno?!”
“Non urlare!”
“Oh no, certo. Dovrei darti la mia benedizione?”
Pansy guarda Draco cercando di lanciargli addosso tutto l’odio che sente dentro. Vorrebbe concretizzarlo e dargli forma di frecce acuminate, vorrebbe fargli male, sì, perché lui la sta uccidendo. Senza riguardi, senza pietà. E lei vorrebbe mostrarsi al suo pari, ma non ne è capace.
“Non puoi semplicemente accettarlo?”
“Accettare questo significherebbe rinnegare tutto quello per cui siamo cresciuti.”
La sua voce è gelida, dura, assomiglia troppo a quella di Lucius Malfoy e lei non può sopportarla. Gli volta le spalle e scappa, fuori dalla Sala Comune, nei sotterranei bui, anche se è notte, anche se potrebbe essere punita ed è Prefetto.
Non è quello ad importarle, adesso.
Le parole di Draco continuano a tornarle in mente, una cantilena incessante e crudele: tuttoquellopercuisiamocresciuti, tuttoquellopercuisiamocresciuti, tuttoquellopercuisiamocresciuti.
Ma per cos’è, esattamente, che è cresciuta, lei? Per diventare l’elegante moglie di un altrettanto elegante esponente del Ministero della Magia, sfondato di quattrini? O, peggio, la moglie di un Mangiamorte con le mani macchiate di sangue?
Continua a correre e, forse, è da quel destino che sta scappando, opprimente come il buio dei sotterranei, abbagliante come l’argento dei Serpeverde, tagliente come la voce di Draco.
Ma il destino non si arrende: la insegue, la insegue, la insegue. Dopo ogni svolta, oltre ogni rampa di scale, oltre ogni arco.
Tuttoquellopercuisiamocresciuti, tuttoquellopercuisiamocresciuti, tuttoquellopercuisiamocresciuti.
È veloce, ma lei di più. Il desiderio di fuggire non scompare e dopo pochi altri scalini è nell’atrio, che è deserto, e allora si lancia sul portone e lo spalanca, più silenziosamente che può; quello si apre e lei è fuori, la luna la illumina e il destino si è fermato, ansante, perché è così scuro che la luce della luna lo dissolverebbe.
E Pansy adesso respira, libera i polmoni da catene invisibili e cammina, nel freddo di marzo, avvolta nel mantello. Sa esattamente dove recarsi, le gambe si muovono da sole; le ombre del giardino e del castello non la spaventano, perché sa che tra loro è nascosta la libertà.
Si infila in mezzo agli alberi, raggiunge una radura, si guarda intorno. Un fruscio segnala la sua presenza. Sorride sincera, il mantello dell’Invisibilità scivola via e i suoi occhi verdi brillano alla luce della luna. Le sue braccia la avvolgono, si sente protetta e libera, può abbandonarsi sul suo torace, può respirare il suo profumo, può chiudere gli occhi. Può finalmente sentire la voce del destino abbandonarla lentamente.
Tuttoquellopercuisiamocresciuti, tuttoquellopercuisiamocresciuti, tuttoquellopercuisiamocresciuti.
E, quando le labbra di Harry si posano sulle sue, la luna sembra brillare di più e il destino si fa sempre meno nitido, fino a scomparire, per venire sostituito da una folgorante immagine di loro due uniti in un abbraccio, caldo, accogliente, libero.
E lo sa, Pansy lo sa che tutto quello per cui lei è cresciuta è quell’abbraccio, quegli occhi verdi, quelle labbra morbide. Quella felicità.
In un modo o nell’altro, riuscirà ad ottenerla. E quando ci riuscirà, non la lascerà più andare.

[2007], hp: harry potter, • fic on demand, hp: pansy parkinson, hp

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