[X-Men] Ad occhi chiusi
Titolo: Ad occhi chiusi
Generi: Sentimentale, fluff
Avvertimenti: Double-drabble
Personaggi: Destiny, Mystica
Wordcount: 218
Rating: Giallo
Note: Scritta per la challenge "Not my division" del gruppo Fandom Challenges per il prompt: X-Men: Mystica/Destiny - Ad occhi chiusi
Amarsi con la pelle, con le dita, con le labbra. Amarsi con le parole, con il tatto, con la mente. Erano la donna che possedeva il futuro e la donna che possedeva il presente, che poteva essere chiunque altro e che poteva essere se stessa.
Ma Destiny non possedeva soltanto il futuro, Destiny era il futuro. Il futuro di Mystica, almeno. La sua unica compagna di vita, l’unica persona di cui Mystica si fidasse più di quanto si fidasse di se stessa. Compagna di battaglia, consigliera, amante. La sue Irenie, che non aveva bisogno di vederla per conoscere le sue intenzione, che non aveva bisogno di accarezzare il suo viso con lo sguardo per vedere la sua bellezza crudele.
Per una donna la cui apparenza era più ingannevole che per chiunque altro, per una donna che poteva essere chiunque desiderasse, ciò che gli altri vedevano in lei significava ben poco. Ma ciò che Irene vedeva in lei senza vederla era la sua forza splendente e inarrestabile, e a questa forza Destiny affidava la sua fiducia. Allora stesso modo, Mystica affidava se stessa a Destiny in due occasioni: quando le chiedeva cosa il futuro riservasse per loro e quando la accoglieva fra le sue braccia, regalandole se stessa, e si amavano ad occhi chiusi, senza vista e senza apparenze.
Generi: Sentimentale, fluff
Avvertimenti: Double-drabble
Personaggi: Destiny, Mystica
Wordcount: 218
Rating: Giallo
Note: Scritta per la challenge "Not my division" del gruppo Fandom Challenges per il prompt: X-Men: Mystica/Destiny - Ad occhi chiusi
Amarsi con la pelle, con le dita, con le labbra. Amarsi con le parole, con il tatto, con la mente. Erano la donna che possedeva il futuro e la donna che possedeva il presente, che poteva essere chiunque altro e che poteva essere se stessa.
Ma Destiny non possedeva soltanto il futuro, Destiny era il futuro. Il futuro di Mystica, almeno. La sua unica compagna di vita, l’unica persona di cui Mystica si fidasse più di quanto si fidasse di se stessa. Compagna di battaglia, consigliera, amante. La sue Irenie, che non aveva bisogno di vederla per conoscere le sue intenzione, che non aveva bisogno di accarezzare il suo viso con lo sguardo per vedere la sua bellezza crudele.
Per una donna la cui apparenza era più ingannevole che per chiunque altro, per una donna che poteva essere chiunque desiderasse, ciò che gli altri vedevano in lei significava ben poco. Ma ciò che Irene vedeva in lei senza vederla era la sua forza splendente e inarrestabile, e a questa forza Destiny affidava la sua fiducia. Allora stesso modo, Mystica affidava se stessa a Destiny in due occasioni: quando le chiedeva cosa il futuro riservasse per loro e quando la accoglieva fra le sue braccia, regalandole se stessa, e si amavano ad occhi chiusi, senza vista e senza apparenze.