Una storia diversa ~ X Capitolo
Titolo: Una storia diversa
Personaggi: Seishiro Sakurazuka, Subaru Sumeragi
Raiting: R
Capitolo: 10
Prompt: 07. Sciocco e 33. Brivido
Avvertimenti: raccolta di drabble; AU (quindi OOC, fatevene una ragione); shonen-ai.
Riassunto: Se la storia fosse stata diversa, cosa sarebbe successo?
Note: Fanfic scritta per la 50drabble.
Dedica: Per il compleanno del Tessoro, perché merita questo e altro. Ma al momento ho solo questo!!
Sciocco
Sciocco da parte sua pensare che dopo aver portato a termine la sua prima missione ‘ufficiale’ Seishiro gli avrebbe dato più importanza, che l’avrebbe guardato; in fondo Subaru era solo una pedina fra i suoi sottoposti. Eppure l’aveva sperato.
Sciocco, s’era ripetuto mille volte mentre si lavava le mani, sfregandole violentemente; l’impressione che le tracce di sangue non andassero mai via era una costante, sin dalla prima volta che aveva impugnato una pistola. Era come se il sangue delle sue vittime si trasformasse nel sangue di sua sorella, come se fosse stato lui ad ucciderla - e scioccamente pensava fosse così.
Brivido
Passarono giorni e settimane; la sua presenza negli uffici di Seishiro era silenziosa e lui sarebbe passato inosservato non fosse stato per la sua straordinaria bellezza.
Seishiro non gli rivolgeva mai la parola, ma sentiva spesso il suo sguardo su di lui - e quando si voltava, lui non faceva nulla per dissimulare; del sarebbe stato così poco da lui. Eppure Subaru non capiva quello sguardo: era sorpreso di vederlo lì? La sua presenza lo innervosiva? Oppure era del tutto indifferente?
Pensare che aveva fatto tutto quello solo per raggiungerlo e ora lui si dimostrava freddo ed assolutamente disinteressato gli riempiva gli occhi di lacrime rabbiose e amare; era cambiato per lui, solo per lui e tutto ciò che Seishiro gli dava erano lunghe e penetranti occhiate. Ed aveva i brividi ogni volta che i loro sguardi s’incrociavano - ma non ne capiva il motivo.
Poi, del tutto casualmente, un giorno se lo trovò di fianco; quella volta non lo guardava, ma la sua semplice presenza fisica, il suo corpo vicino al suo gli causò un brivido particolarmente lungo. Gli scese lungo la schiena; gli fece tremare le ginocchia e capì allora che non era cambiato affatto: era ancora un ragazzino innamorato.
Prosegue nell' XI capitolo.
Personaggi: Seishiro Sakurazuka, Subaru Sumeragi
Raiting: R
Capitolo: 10
Prompt: 07. Sciocco e 33. Brivido
Avvertimenti: raccolta di drabble; AU (quindi OOC, fatevene una ragione); shonen-ai.
Riassunto: Se la storia fosse stata diversa, cosa sarebbe successo?
Note: Fanfic scritta per la 50drabble.
Dedica: Per il compleanno del Tessoro, perché merita questo e altro. Ma al momento ho solo questo!!
Sciocco
Sciocco da parte sua pensare che dopo aver portato a termine la sua prima missione ‘ufficiale’ Seishiro gli avrebbe dato più importanza, che l’avrebbe guardato; in fondo Subaru era solo una pedina fra i suoi sottoposti. Eppure l’aveva sperato.
Sciocco, s’era ripetuto mille volte mentre si lavava le mani, sfregandole violentemente; l’impressione che le tracce di sangue non andassero mai via era una costante, sin dalla prima volta che aveva impugnato una pistola. Era come se il sangue delle sue vittime si trasformasse nel sangue di sua sorella, come se fosse stato lui ad ucciderla - e scioccamente pensava fosse così.
Brivido
Passarono giorni e settimane; la sua presenza negli uffici di Seishiro era silenziosa e lui sarebbe passato inosservato non fosse stato per la sua straordinaria bellezza.
Seishiro non gli rivolgeva mai la parola, ma sentiva spesso il suo sguardo su di lui - e quando si voltava, lui non faceva nulla per dissimulare; del sarebbe stato così poco da lui. Eppure Subaru non capiva quello sguardo: era sorpreso di vederlo lì? La sua presenza lo innervosiva? Oppure era del tutto indifferente?
Pensare che aveva fatto tutto quello solo per raggiungerlo e ora lui si dimostrava freddo ed assolutamente disinteressato gli riempiva gli occhi di lacrime rabbiose e amare; era cambiato per lui, solo per lui e tutto ciò che Seishiro gli dava erano lunghe e penetranti occhiate. Ed aveva i brividi ogni volta che i loro sguardi s’incrociavano - ma non ne capiva il motivo.
Poi, del tutto casualmente, un giorno se lo trovò di fianco; quella volta non lo guardava, ma la sua semplice presenza fisica, il suo corpo vicino al suo gli causò un brivido particolarmente lungo. Gli scese lungo la schiena; gli fece tremare le ginocchia e capì allora che non era cambiato affatto: era ancora un ragazzino innamorato.
Prosegue nell' XI capitolo.