Su recenti proposte di legge
In questi giorni si parla molto della legge che dovrebbe riconoscere dei diritti alle coppie di fatto, sia etero che omosessuali. Le posizioni principali possono essere ricondotte a due schieramenti principali: i progressisti, normalmente distaccati da precise posizioni religiose, a favore della legge, da un parte, e, dall'altra, i conservatori,
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Le libertà individuali sono sacre, e in esse quella di poter decidere cosa fare in base a propria volontà, ma c'è molta confusione a mio avviso su cosa lo stato pensa quelle specifiche libertà siano nella mente dell'individuo. Non vedo molta filantropia nella testa dell'homunculus politico medio. Vedo anche meno lungimiranza.
E c'è confusione sulla linea di demarcazione tra le categorie di diritti e doveri: non tutte le libertà devono poter essere rese disponibili e comunque alcune non completamente, o lo stato democratico potrebbe rapidamente trasformarsi in anarchico. La mia morale potrebbe essere l'opposto della tua definizione della medesima, io potrei voler pretendere cose che per te e molti altri non sono così scontate, o legali.
La questione non è ovvia.
Prescindendo dal discorso relativo alle norme recentemente dibattute e alla di loro sensatezza o meno, in tutto ciò la Chiesa ha ogni diritto di dire come la pensa, ce l'ha nel merito di questioni che sono vitali per il suo essere, e lo ha a prescindere, senza false ipocrisie di minacce e obblighi velati; quelle libertà di espressione di cui sopra valgono anche per lei in questo caso, esattamente come possono dire la propria in merito tutte le associazioni di questa terra, arcigay e arcilesbiche tanto per citarne un paio.
Io sono libero di esprimermi, tu sei libero di farlo, la Chiesa lo è. La politica decide da sola le sue risposte.
A meno naturalmente di pensi che il cittadino non abbia una testa con cui ragiona e decide da sè. Ma questo genere di stupidate io non le racconto più nemmeno ai nipoti.
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