Su recenti proposte di legge

Feb 19, 2007 21:40

In questi giorni si parla molto della legge che dovrebbe riconoscere dei diritti alle coppie di fatto, sia etero che omosessuali. Le posizioni principali possono essere ricondotte a due schieramenti principali: i progressisti, normalmente distaccati da precise posizioni religiose, a favore della legge, da un parte, e, dall'altra, i conservatori, spesso di chiara impostazione cattolica, che promuovono l'opposizione a tale legge. Ho molto semplificato, ma in linea di massima questa è, a mio avviso, la situazione. Sono cosciente che tale classificazione può essere molto generalistica, ma l'ho fatta solo per semplicità di inquadramento della situazione.

Logicamente su un tema così scottante si è levata anche la voce della chiesa cattolica, che, abbastanza logicamente considerando l'impostazione di pensiero, si è schierata per il no. Diciamo che se non vedo di buon occhio l'interferenza della gerarchia ecclesiastica nella vita politica e sociale di un paese, in questo caso la posso ancora tollerare, purchè rimanga su livelli di interazioni a lei competenti. Cioè, mi va bene che sul tema famiglia i cattolici facciano sapere qual'è la loro posizione, mentre in vece in altre questioni di valenza strettamente dello Stato è meglio che se ne stiano zitti.
L'aspetto però su cui vorrei soffermarmi, non è tanto il fatto di essere favorevoli o contrari alla norma proposta. I contenuti precisi dell'articolato non li conosco e al momento non ho tempo per approfondire, ma quello che volevo evidenziare è la possibilità di rafforzare le libertà personali di ogni cittadino. L'approvazione di una norma che permetta ad ogni cittadino di effettuare una libera scelta, che sia la legge sull'eutanasia piuttosto che quella sulla convivenza, è un segno di rispetto della persona e delle sue idee, nonchè di piena applicazione di quel diritto all'autodeterminazione che dovrebbe essere alla base della vita di ogni libero cittadino. Infatti se esiste una norma che mi permette di effettuare una specifica scelta, poi sta a me e alla mia coscienza, noncè al mio modo di vedere e pensare, beneficiare di quella norma oppure attenermi a regole di morale diverse che mi portano a effettuare una scelta diversa. Non vedo perchè uno Stato debba imporre ai suoi cittadini una visione a senso unico, basata spesso su una indicazione di tipo religioso. Questo vorrebbe dire che se domattina il papa si alza e decide che dobbiamo fare tutti voto di castità, allora lo Stato italiano deve adeguarsi e rendere illegale avere rapporti sessuali! I politici devono pensare prima di tutto a perseguire l'interesse sociale, quindi piuttosto che discutere sul fatto se sia religiosamente corretto approvare una legge sui diritti dei conviventi o sull'eutanasia, dovrebbero approfondire i contenuti della legge stessa, per capire se le scelte operate potrebbero portare danni a qualcuno e come può essere gestita una norma, perchè, purtroppo, sono tantissime le norme disattese per impossibilità di applicazione.

chiesa, società, opinioni, politica, stato, leggi

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