Feb 14, 2006 13:55
un cuore di cemento.
f.d.a.: "il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento.".
c'era stata, un tempo, voglia di scappare e un insieme di pigrizie a trattenerlo, in quel posto fuorimano. era rientrata lei da poco e mentre lui guardava in strada gli parlava di qualcosa circa traffico e casino: la giornata era finita e il caseggiato di fronte era l'unico con cui potesse dir d'averla condivisa. la sentì mettere in ordine la spesa. si staccò dal davanzale, andò in cucina e chiese: "che c'è da mangiare?". dopo che un poco che aspettava la risposta che lei non gli rispondeva notò un suo lieve sobbalzar di spalle: pensò stesse piangendo, poi s'accorse che rideva a crepapelle.
ci pensò su un po'. mise su il paltò. dopo un ora era annegato in un bicchiere. nel mondo della scienza s'ebbe molto a disquisire sul se in fondo fosse morto d'alcool o di dispiacere, ma la cosa che sorprese e che più destò sgomento fu scoprir che niente cuore: solo un pezzo di cemento. per un po' lei lo andò pure a trovare. domeniche a lucidare con il palmo della mano foto e data: un certo giorno nato e da quello in poi pian piano spento. marito affettuoso, più che lapide recensione, morto all'alba del millennio di disoccupazione.
f.d.a.: "poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare.".
.