Jul 18, 2007 13:23
Maschio, con i miei occhi. E del mio stesso segno zodiacale. Era quello che pensavo quando desideravo avere un figlio.
E tralasciando i particolari necessari e contingenti, così è stato: maschio, centauro e con gli occhi verdi. Anzi di più.
E da lì poi tutto un girovagare attorno a vestiti da maschio, giochi da maschio, sport da maschio, fierezze e prodezze da maschio. E io femmina e da sola che nonostante piccoli particolari contingenti me la cavo.
E' maschio, e in fondo così l'ho desiderato. Con annessi grattacapi e annesse preoccupazioni.
Ma quando una sera di quasi mezza estate lo sento singhiozzare e gli vedo scorrere fiumi di sangue dal labbro superiore aperto come un filettino di manzo appena tagliato, per un attimo e solo un attimo penso che forse sarebbe stato meglio far nascere una femmina, ché si sa certi incidenti alle femmine non succedono.
Ed eccoci che via di corsa all'ospedale più vicino che non gode della migliore delle reputazioni, e sbattere violentemente le mani contro il vetro del pronto soccorso per chiamare gli infermieri imboscati chissà dove, ma non lo non vedi che è un'urgenza 'idiota'! e l'idiota di corsa a disinfettare il labbro sventrato; bambino come te lo sei fatto me lo sai dire? e mi dici anche il tuo nome?
Codice giallo. Rosso non si può avere?. Occhiataccia, e me la merito. Meglio così, scusa scusa grazie.
Il chirurgo esce fuori, gli guarda il taglio mi guarda negli occhi e mi sfiora una spalla: stia tranquilla signora non è niente. Lo so che non è niente, lo so che non è così grave, ma io la imploro comunque signor cerusico barbetta e baffetti e accento siciliano, la prego davvero di fare il suo miglior dovere perché cazzo non mi deve restare rovinato perché io la bocca gliel'ho fatta bella, quindi la prego dottore la prego davvero anche se mi rendo conto che siamo di domenica sera e che questo non è il miglior ospedale al mondo, che in sala triage è pieno di zanzare che svolazzano sopra la bocca aperta di mio figlio e che se non bastasse fa anche tanto caldo perché l'aria condizionata chissà come mai non funziona, ma la prego è mio figlio e io la bocca la rivoglio come gliel'ho fatta, proprio com'era prima che il bambino cazzone di turno decidesse di aprirgliela con l'improvviso lancio a distanza ravvicinata di una zampa di tavolino di plastica blu, per bambini.
Perché sa dottore, io la bocca gliel'ho fatta bella, lo volevo maschio e con la bocca bella e mi sono davvero fatta un culo enorme per tirarlo fuori così. Maschio.
Ed eccomi a tirare un primo piccolo sospiro di sollievo perché proprio quando solo un attimo prima di infilare il primo punto l'uomo con il camice bianco mi informa che forse chissà sono stata anche un poco fortunata perchè lui, il dottore, è anche un chirurgo plastico. No, non sono tranquilla. Ma va meglio, grazie. Dottore.
Mentre subito dopo mi trovo a inveire contro una stronza infermiera venuta a distrarre il salvatore di mio figlio che subito dopo la puntura anestetica sulla carne viva sta per infilargli il primo punto, che scoprirò poi essere quello più importante
Dottore esca di corsa che deve parlare con i vigili per quell'incidente che ha causato un colpo di frusta.
Fulminata, quella donna è fulminata dallo sguardo del dottore e bruciata dalle mie invettive.
Che cazzo! i vigili che aspettino, non c'è un incidentato con lo stomaco aperto da salvare stronza di un'infermiera deficiente! Qua si tratta di mio figlio e della sua bocca e se non glielo vuoi dire tu che il dottore sta operando dei punti delicati allora vengo fuori io dai vigili e mando affanculo anche loro dopo di te, che se non smetti di parlare con quella voce da immigrata dell'est ti spacco quello zigometto sporgente che ti fa tanto velina.
Il dottore sorride calmo e procede, mentre io non stacco gli occhi dalla bocca del mio prode cucciolo che adesso ha smesso di piangere e collabora come un uomo, vero.
Primo punto.
Signora che ne dice? Mi sembra di aver recuperato la linea del labbro.
Che ne so, è tutto gonfio. Mi sembra ma non ne so.
Ma sanguina ancora, amore cucciolo.
Secondo punto e sorta di doppio nodo.
A posto qui, tu sei stato bravissimo.
Cambia filo di sutura. Cambia ago.
Altri due punti interni e altrettanti doppi nodi.
Ottimo, dice . E bravissimo tu, bambino coraggioso. Magari ti resterà una piccola cicatrice, ma che fidati sopra la bocca di un maschio fa davvero ancora più charmant.
Antibiotico, ghiaccio, gelati e niente sole per un bel po'.
Respiro, sollievo. Grazie dottore. Grazie davvero. Anche se so che il risultato del lavoro si vedrà poi.
"Sa signora, anche io ho una bimba piccola che l'anno scorso mentre io ero qui di turno lei in montagna si è fatta un taglio lungo e profondo proprio sotto l'occhio cadendo dalla bicicletta..."
"Ecco dottore grazie, perché sa per un attimo ho rimpianto di avere desiderato così tanto di volere un maschio..."