Titolo: About Wincest...
Fandom: Supernatural
Prompt: 11. Carta @
mezza_tabella Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Rating: PG
Genere: Demenziale, Spoiler! (4x18)
Lunghezza: 1045 parole (W)
Disclaimer: Non sono miei. Ed è uno degli aspetti più tristi della mia vita. Non mi pagano. Questo ne è un altro.
Note: DOVEVO scrivere qualcosa su quell’episodio. Davvero, mi sentivo moralmente obbligata a farlo. Primo, la faccia di Dean: non potevo ignorare la faccia di Dean quando Sam gli spiega cosa sono le slash girls, *nono*
Secondo, avevo promesso a
ecstaticagony di scriverle qualcosa di divertente. Questa storia più che allegra è cretina, ma spero che vada bene lo stesso XD
Ah, e non chiedetemi perchè l'ho scritta come l'ho scritta. E' un'idiozia, che senso avrebbe avuto darle una forma coerente? XD
Tabella:
QUI
About Wincest…
*Dean vaga nervosamente per la stanza, gli occhi fissi sul libro che tiene tra le mani*
- La colpa è solo tua, Sam!
- Dean, non ricominciare…
- E tu non negare le tue responsabilità!
- Questa storia è ridicola, lascia perdere quei maledetti pezzi di carta.
- Non sono pezzi di carta, è la mia vita. - Sei il solito egocentrico.
*Sam sbuffa e riprende a ticchettare sui tasti del suo portatile. Dean si fa un altro giro del tappeto, sfogliando velocemente le pagine*
- Senti qui: “Ma Sam non lo stava ascoltando veramente, il sollievo e la gioia di rivedere suo fratello vivo, dopo così tanto tempo, erano troppo grandi. Così gli andò incontro, quasi correndo, e gli gettò le braccia al collo”.
*Attimo di pausa*
- Mi hai abbracciato, Sam. Abbracciato. Se non è gay questo…
- Ti avevo visto morire un centinaio di volte, avevo passato sei mesi a dare la caccia ad un incubo e mi ero appena svegliato. Direi che ho tutte le scusanti del mondo.
*Sam VS Dean: 1 - 0*
- Ciò non toglie che mi hai trascinato in un orribile ed imbarazzante abbraccio. Ti ricordi il nostro patto, Sam? Niente chick flick moments?
- Me lo ricordo, grazie.
- Tu alimenti le fantasie malate di queste ‘slash fan’. È colpa tua se loro… se loro…
- … Pensano che andiamo a letto insieme?
- Dio, è disgustoso.- Non dirlo a me. E comunque se proprio vogliamo cercare degli istigatori, ti ricordo che tu hai fatto la stessa cosa quando mi hai riportato in vita, ricordi? Anche tu mi hai abbracciato.
*Sam VS Dean: 2 - 0*
- Tu eri morto sul serio!
- L’Illusionista non è stato meno serio, te lo assicuro.
- Non puoi paragonare…
- Siamo pari, Dean.
*Rewind. Per gentile concessione, Sam VS Dean: 1 - 1*
- Il vero problema, Sammy, è che tu sembri gay e l’uomo con cui passi più tempo sono io. È per questo che le ‘slash fan’ pensano che anche io sia gay… perché nessuno potrebbe davvero pensare che io sia gay.
- Vuoi smetterla di ripetere la parola ‘gay’?
- Sam tu mi rovini la reputazione.
*Sam si passa una mano sul volto, chiaramente esasperato*
- Io non capisco. Perché t’importa così tanto ciò che pensano quelle…
- Perché qui c’è in gioco la mia virilità, Sam. Non si scherza sulla mia virilità.
- Dean, per l’ennesima volta. Le tue ‘slash fan’ sono convinte di avere a che fare con personaggi di carta e inchiostro. Non sanno che noi esistiamo realmente, che siamo persone vere e che quella è davvero la nostra vita.
- Perché, se lo sapessero, tu pensi che farebbe differenza?
*Il silenzio di Sam parla da solo. Dean riprende il suo vagabondaggio, malmenando il più possibile le pagine. Ad un certo punto, indispettito, lancia il libro contro una parete*
- Non credo di voler sapere tutto quello che hai pensato di me.
- Io sono sicuro di non volerlo sapere.
- Quello che mi fa rabbia è che tutto il resto del mondo può saperlo. Le nostre intere vite sono state sbattute in faccia a chiunque abbia voglia di farsi gli affari nostri!
- Ti ho già detto…
- Sì, lo so. Per loro non esistiamo. Però io so che esisto.
- Dean, smetti di pensarci, d’accordo? Tanto non ci possiamo fare niente.
- E poi queste maledette…
- DEAN!
- E va bene!
*Il maggiore dei Winchester si stende sul letto, gli occhi fissi sul soffitto scrostato del motel. Per un paio di minuti regna un pacifico silenzio*
- Sam, le volte in cui io non c’ero… hai fatto delle… cose che mi riguardano in qualche modo?
*Occhiata omicida*
- A parte progettare un fratricidio?
- Sono serio.
- Ed io sono sull’orlo dell’esaurimento. E poi che vuol dire se ho fatto delle cose che ti riguardano?
- Del tipo, non so, baciare una mia foto o cose del genere.
- Dean, perché per l’inferno avrei dovuto baciare una tua foto?
- È che tu fai delle cose così gay, certe volte.
*Se gli sguardi potessero uccidere, ormai Dean sarebbe purea di patate*
- Senti, questa cosa è durata fin troppo. Quei libri devono uscire fuori dalle nostre vite. ORA.
- Non hai tutti i torti.
- Penso che dovremmo… bruciarli.
- Bruciarli. Mi piace.
- E promettere di non aprirne più neanche uno.
- Mai.
- Per nessun motivo.
- Siamo d’accordo?
*Per tutta risposta Sam si avvicina e gli porge un accendino. Dean afferra il cestino dei rifiuti e ci infila dentro tutti i libri*
- Sam, giusto per essere chiari… tu non hai mai pensato a me in quel modo, vero?
- La sola idea mi disgusta.
- Bene. Cioè, male. Io disgustarti? Mi hai guardato bene?
- Più di quanto volessi.
- Cosa?
- Niente. Comunque la stessa cosa vale per te, no?
- Ti ho cambiato i pannolini, Sammy. Quello è stato, e sempre resterà, il nostro unico contatto in quei termini.
- Bene.
*I due Winchester restano ad osservare le fiamme che cominciano a diffondersi sempre più velocemente, ingoiando i volumi uno dopo l’altro*
- Comunque mi fa un po’ senso bruciare il nostro ‘vangelo’.
- Te lo ripeto: è solo carta, Dean. Noi siamo qualcosa di più di una pagina stampata.
- Poco ma sicuro. Peccato non poter dar fuoco anche alle ‘slash fan’.
- Ti sei proprio fissato su questa cosa, eh?
- Te l’ho già detto, è una questione personale. Se solo ripenso a quei commenti…
- Aspetta di leggere le fanfiction…
- Hai detto qualcosa?
- Ho detto che non ci voglio nemmeno pensare.
- Odio quando borbotti sottovoce.
- Vado a comprare qualcosa da mangiare. Sta’ lontano dal computer, d’accordo? Non andare a leggerti gli interventi dei fan di ‘Supernatural’ e soprattutto non cercare altre informazioni.
- Perché non dovrei…?
- Perché non vuoi sapere altro, Dean. Fidati di me.
*Sam gli volta le spalle e si dirige a grandi passi verso la porta. Dean lancia un’occhiata curiosa al portatile. Una vocina - pericolosamente simile a quella di Castiel - gli dice che dovrebbe seguire il consiglio di suo fratello e tentare di dimenticare tutto. Dean prende seriamente in considerazione l’idea. Poi, ovviamente, la scarta*