Zeta, da sospeso da terra per via dei piedi sui pedali e della mano che lo reggeva al muro, parlava al citofono col suo amico Marco. Aveva nella tasca la lettera di Claudia arrivatagli fresca fresca quella mattina dall'isola. Era una lettera meravigliosa, per quanto scritta di fortuna su una ridicola carta da ragazzina, coi paperelli per
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