Una notte d’estate

Aug 02, 2009 23:03

Per spezzare il solito trio di post di Jinny, Yuya e Vampiretta, mi infilo anche io nel postare una ficcina che molti ritengono strana, ma a cui io sono particolarmente affezionata visto che fu la prima che scrissi!
Non l'ho riletta, quindi gomen per i probabilissimi errori!

Titolo: Una notte d’estate

Genere:  Mista
Pairing: Lo scoprirete solo leggendo XD

Raiting: G/PG
Desclaimer: non sono miei e bla bla bla...

Note: Questa ficcy è stata scritta di getto, fu iniziata il 12 luglio e per il 17 era già conclusa XD
A me piace tanto, anche se il paring mi è stato contestato >___<

Era una calda giornata estiva, si sentiva il verso delle cicale e il sole riscaldava gli asfalti.

In quella casa solitaria, sperduta nella natura più primitiva di quel paesino, si udivano i soliti rumori.

I coniglietti giocosi saltando e rotolando arrivarono in prossimità della finestra, dentro si poteva ben distinguere la sagoma del ragazzo che, di fronte allo specchio, continuava a ripetere: "No! Ti ho detto che non possiamo stare assieme" no così non va bene, ci vuole più enfasi "Non capisci, non possiamo più stare insieme!!".

E continuando in questo modo la giornata passava, era arrivato al punto che non usciva più di casa, non mangiava, non si lavava, non faceva altro che parlare da solo.

Un giorno però, alla stazione di quel paesino sperduto arrivò un ragazzo che, come dire, attirava l'attenzione.

Egli si diresse con sicurezza e determinazione a casa del giovane, nell'avvicinarsi venne assalito da ricordi dolci e allo stesso tempo tristi.

Arrivato all'entrata non seppe più come comportarsi quindi, senza preamboli, entro e levatosi le scarpe cominciò a cercarlo per la casa.

- Jun, Jun!! Dove sei!! So che sei in casa! - urlò il ragazzo che non vedendolo venne assalito da fitte di panico.

Finalmente sentì una bassa imprecazione alle sue spalle.

- Maledizione, cosa sei venuto a fare?

- Ero preoccupato per te - non riusciva a crederci, era di fronte a lui.

- Cos'hai da guardare? - Jun iniziava a perdere la pasienza.

- Sei sciupato, mangi?

- Non sono fatti tuoi!

- Vuoi che ti prepari qualcosa?

- Ma se non sai cucinare!

- Non preoccuparti, dimmi cosa vuoi - e si diresse verso la cucina.

- Ho detto di farti gli affari tuoi!!!! - stava perdendo le staffe.

- Jun insomma, che casino che c'è in giro, ma pulisci?

- Scusa, ma quale parola della frase "fatti gli affari tuoi" non ti è chiara?

- Ho capito cosa vuoi dirmi, ma sono venuto qui con l'intenzione di aiutarti a superare questo momento e a riportarti a Tokyo con me. - disse con ferma convinzione.

- Brutto periodo? Cosa vai blaterando?? - iniziava a diventare paonazzo in viso.

- Jun ti capisco, non fingere con me! - alzò un pò la voce mantendendosi sempre gentile però.

- Capire? Fingere?? Non ti seguo! Cosa vuoi da me?? - lo prese per il colletto della camicia e iniziò a strattonarlo.

- So che per te è stata dura aver perso la parte, ma non è la fine del mondo! Gli Arashi ti aspettano, le fans ti aspettano, tutto lo staff ti attende per nuovi e migliori film! Lascia perdere, non logorarti ancora su questa storia, torna a Tokyo con me, facciamo insieme il provino per quel nuovo drama! Proviamoci, insieme. - continuò a fissarlo negli occhi, cercando di trasmettergli le sue emozioni ma non sentì risposta, mentre la presa attorno al colletto aumentava.

A lungo rimasero in quella posizione fichè Jun, ormai esausto di non ricevere risposta, lasciò la presa e disse: D'accordo, fammi una OMURICE.

Finalmente sul viso del ragazzo comparse un sorriso e con un aria di sfida gli rispose: Certamente, ma almeno hai le uova?

Ovviamente ricevette come risposta un: Sta zitto Baka! E sbrigati che ho fame!

Rassegnato il ragazzo si mise ai fornelli mentre, con sguardo indagatore, osservava seriamente preoccupato la stanza adiacente, che dire, il disordine non era una novità per lui che se ne poteva definire il re, ma quella casa era in uno stato pietoso, si disse fra se e sè che, appena avrebbe finito, si sarebbe messo a pulire. Cosa gli toccava fare per quel testone di Jun! Eppure quando aveva saputo cosa gli era successo non era stato capace dal trattenersi a correre da lui, dopo tanto tempo non era ancora riuscito a dimenticare i sentimenti che provava, nonostante sapesse che il suo cuore era da sempre occupato dall'amore per Sho e che, per lui, il baka di turno, non ci sarebbe mai stato posto.

Eppure se ripensava a quella notte..

- Ehi.. ehi.. EHI!!!! Insomma si sta bruciando!!! - Jun interruppe i suoi pensieri urlandogli nell'orecchio.

- Eh? Cosa? - guardò la padella.. era vero.. si stava bruciando.

- Si può sapere a cosa pensavi? - assunse un aria mista, indecifrabile, come se stesse per captare i pensieri del ragazzo vicino.

- Io..? Ah niente. Scusa te lo rifaccio. - disse con aria affranta.

- Non importa, lo mangio lo stesso! - prese l'omurice mezza bruciata e si diresse verso il tavolo da pranzo.

"Era stato sempre così magro?" si ritrovò a pensare mentre lo fissava mangiare, e dire che adesso aveva un aria tranquilla rispetto a poche ore fa, chissà come aveva passato questi giorni in solitudine, beh.. era ora di pulire! Yosh, iniziamo!!

Scusate il macello ç__ç ma Lj mi odia, ne sono sicura!

r: pg, g: arashi

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