Finalmente sono riuscita a recuperare tutte le cose che non avevo letto o che dovevo rileggere e adesso sono in pari finalmente, e posso postare tranquilla anche io ^___^
Ed eccoci vediamo un pò cosa succede ora che Sho ha fatto il danno...
Titolo: Angel & Devil
Fandom: Arashi
Genere: AU, angst ma anche comica a volte XD
Raiting: PG-13
Pairing: no pairing principale; sakuraiba, con piccolissima implicazione sakumoto (ma davvero piccola piccola *non ne può fare a meno*)
Desclaimes: se anche solo il diavolo fosse il mio diavolo, anche io sarei cattiva come lui XD
Capitoli precedenti:
Capitolo 1,
Capitolo 2,
Capitolo 3,
Capitolo 4,
Capitolo 5,
Capitolo 6,
Capitolo 7 Capitolo 8
“D’ora in poi devo vegliare anche su quel ragazzo, non voglio lasciarlo indifeso alla mercè dei loschi piani del diavolo, non uno spirito puro come il suo” disse tra se riflettendo sul da farsi, l’unica cosa che però non gli permetteva di intervenire in modo più rapido era il libero arbitrio, lui al contrario del diavolo non poteva far opera di plagio, doveva far capire a Sho che quello che fa è sbagliato facendoglielo capire da solo.
Nonostante tutto qualcosa sembrava aver smosso Sho, infatti i giorni seguenti a quando Masaki lo aveva visto insieme al diavolo, Sho aveva continuato a mandargli messaggi per incontrarlo, ma Masaki non aveva mai risposto, neanche alle telefonate, non era da lui e più ci pensava più credeva che era tutta opera del diavolo.
“Ancora! Certo che è proprio perseverante!” pensò tra se prendendo in mano il cellulare e leggendo il messaggio che era appena arrivato; aveva deviato tutte le chiamate di Sho a Masaki al suo cellulare e sembrava che continuasse in eterno a suonare.
-Va tutto bene?- chiese Masaki seduto sul suo divano.
-Si- rispose rimettendo a posto il cellulare.
-Non ha mai chiamato- disse in un singhiozzo.
-E’ un egoista e un approfittatore, mi sembra ovvio che non lo faccia- mentì spudoratamente.
-Però…-
-Ci stai per caso ripensando!- lo riprese subito Jun; -Devi vendicarti, non puoi avere ripensamenti ormai!-
-E’ che…- cominciò a dire mentre già singhiozzava, -io… io…lo amo-
Jun si alzò con un sospiro e gli si sedette accanto mentre Masaki sprofondava tra le sue braccia ricominciando a piangere, erano giorni che andava avanti e ormai Jun per abitudine aveva cominciato a consolarlo e dopo un po’ quasi non gli dava più fastidio quella sua parte lagnosa.
“E’ un azzardo; era meglio aspettare ancora un po’” diceva tra se l’angelo mentre seguiva Sho che camminava a passo svelto verso il centro commerciale.
Era uscito di fretta dall’ufficio, quando Satoshi lo aveva visto sbattere violentemente un pugno sulla scrivania dopo l’ennesima telefonata senza risposta a Masaki; facendo girare tutti i dipendenti nel raggio di 4 metri da lui.
“Si può sapere che intenzioni hai adesso? Vuoi andare lì e fare una scenata? Non era meglio pensarci prima di tradirlo a quel modo?” gli disse, ma le sue parole non facevano nessun effetto su di lui dato che neanche poteva vederlo ora.
L’angelo sospirò rassegnato sapendo che non era in suo potere intervenire, l’unica cosa che poteva fare era guidarlo sulla giusta via, ma solo se lui glielo permetteva; nonostante sapesse però che Sho stava per fare un errore, da una parte si sentiva incoraggiato dal fatto che fosse così desideroso di cercare di farsi perdonare, o per lo meno a volergli parlare, infatti tutto questo poteva star a significare soltanto che forse un po’ ci teneva a Masaki.
Mentre era preso nei suoi pensieri, senza neanche accorgersene erano arrivati davanti al reparto animali dove Masaki lavorava, Sho si fermò qualche istante cercandolo da fuori, poi improvvisamente si accorse di lui; era intento a far vedere un piccolo cucciolo di Labrador a una bambina di circa 6 anni; come la ragazzina e la madre si allontanarono con il cucciolo salutandolo, Sho si precipitò nella sua direzione e lo afferrò per un braccio facendo sussultare Masaki per lo spavento.
-S…sho, cosa… cosa ci fai qui?- chiese in un sussurrò.
-Sono venuto a parlarti!- esclamò con tono irato Sho, mentre lo teneva ancora per il polso.
-L…lasciami, sto lavorando- disse cercando di ritirare il braccio, ma Sho non mollava la presa.
-E’ tutto apposto?- chiese un altro dei commessi, Sho lo lasciò subito andare accorgendosi di aver esagerato.
-Si tutto apposto, mi prendo 5 minuti di pausa- disse uscendo dal negozio seguito da Sho.
-Devo spiegarti!- esordì subito Sho una volta fuori.
-Mi hai già spiegato l’altra sera, non era nulla di importante giusto? Come non lo sono io- disse con tono severo, Sho non lo aveva mai visto così, lui era sempre gentile, non aveva mai quel tono con nessuno.
-Non è come credi, quello che c’è tra noi è diverso…-cercò di dire Sho, ma Masaki lo interruppe.
-Non devi cercare di scusarti, ormai non ce né nessun motivo-
-Nessun motivo?- chiese Sho confuso.
-Si, ora… ora sto con qualcun altro- rispose Masaki, lasciando Sho quasi pietrificato davanti a lui.
“UN ALTRO!!!!!!!!!!!!” urlò l’angelo senza parole, questa proprio non se l’aspettava, almeno non da Masaki.
“Bella idea vero?” disse una voce alle sue spalle, l’angelo si girò e si trovò di fronte il diavolo che guardava la scena compiaciuto del suo lavoro.
“Tu… sei stato tu vero?” chiese l’angelo.
“Non sei molto sveglio come angelo, lassù hanno carenza di personale per far lavorare anche te?” chiese ridacchiando, queste piccole cattiverie gratuite gli piacevano un sacco.
“Anche tu però diavolo quale sei ti accontenti solo di una bugia? Non credere che avrai quell’anima per così poco”
“Oh diavolo, diavolo! Jun prego! Mi dai sui nervi già di tuo, almeno essi più educato!” disse riprendendolo.
L’angelo rimase un attimo spiazzato, poi mormorò delle scuse con un inchino.
“Comunque mi sembra ovvio che non mi accontento di una misera bugia, questo è solo l’inizio; abbiamo deciso di dargli pan per focaccia, lo ripagheremo con la sua stessa moneta. se non in modo peggiore” disse ridendo; poi schioccò le dita e divenne visibile, avvicinandosi ai due e lasciando da solo Satoshi.
-Masaki va tutto bene?- chiese avvicinandosi.
-Si tutto apposto Jun- rispose; -Sho stava andando via- aggiunse poi.
Sho spalancò improvvisamente gli occhi quando vide il braccio di Jun cingere la vita di Masaki, poi fissò il volto di entrambi, e ancora più sorpreso riconoscendo Jun lo indicò e sussurrò:
-T…tu…-
“Eccone un altro che indica” pensò tra se per poi cominciare subito a spiegare prima che Sho si riprendesse.
-Io e Masa ci conosciamo da un po’; devi essere tu quindi il suo EX ragazzo- disse Jun accentuando di proposito quell’ex sia per farlo ben recepire a Sho, sia per rammentare a Masaki la loro decisione.
-Ci sono rimasto molto male quando Masaki mi ha detto che aveva già un ragazzo, e anche se mi aveva rifiutato con gentilezza ero un po’ depresso; infatti sere fa sono andato alla ricerca di compagnia anche solo per una notte- disse facendo capire per bene a Sho di cosa stava parlando; -poi proprio quella sera, sul tardi ci siamo incontrati per caso, era veramente distrutto; beh poi niente… è stato da me qualche giorno, ora sta molto meglio e stiamo anche insieme- disse concludendo mentre toglieva la mano dal fianco di Masaki per stringere la sua mano.
Sho rimase muto a guardarli, si poteva vedere benissimo quanto era sconvolto e Jun poteva quasi sentire il dolore della ferita che gli stavano procurando; ne era compiaciuto, anche se sentiva anche Masaki titubare al suo fianco mentre guardava Sho davanti a lui, ma non gli diede modo di muoversi; Jun gli strinse più forte la mano facendogli capire di non lasciarsi andare per nessun motivo; poco dopo, Sho andò via senza dire una parola.
“Non ti permetterò di farli soffrire entrambi in questo modo” penso l’angelo mentre seguiva Sho fuori dall’edificio.