Senza te non vivo più

Jul 09, 2011 20:04

Titolo: Senza te non vivo più
Fandom: Arashi
Genere: Romantica
Pairing: Sakumoto
Rating: pg-15
Declaimer: Sho e Jun mi appartengono u.u, ma solo sul pianeta di re Kaio T_T
Capitoli precedenti:Capitolo 1 , Capitolo 2 , Capitolo 3



Capitolo 4

Cenarono a lume di candela. Ogni tanto i loro sguardi si incontravano e trasmettevano le emozioni l’uno a l’altro.
Sho fissava Jun intensamente, molto più del solito.
"Ho qualcosa che non va?" domandò Jun. Sho scosse la testa e continuò a fissarlo in silenzio per un po’ "Sei perfetto!".
Jun si sentì mancare il fiato: Sho era bellissimo e continuava ad osservarlo, ma potè leggere sul suo viso un velo di paura.
"Sho c’è qualcosa che ti turba?"
"Nulla…anzi devo darti il mio regalo per te" disse e porse a Jun quella che sembrava essere una lettera. Il giovane l’aprì e vi trovò due biglietti aereo e una brochure
"Partiamo?" chiese sorpreso a Sho, il suo sguardo si spostò sulla brochure "al grande faro di Sezaki??"
"Prendiamo l’aereo domani mattina, nel pomeriggio arriveremo a destinazione, due giorni alloggeremo al faro, infine passeremo una notte a Nagasaki per poi tornare. È già tutto organizzato" spiegò Sho
"Non so che dire, è una sorpresa splendida" disse Jun.
Non si aspettava che il suo ragazzo se ne uscisse con una cosa del genere; si aspettava un bracciale e un cappello, ma questo era fuori da ogni sua aspettativa.
"Ma come facciamo con il lavoro e poi devo preparare i bagagli"
"Ho già pensato a tutto! Per il lavoro non c’è problema, in fondo staremo via tre giorni, e per i tuoi bagagli...beh ho pensato anche a quello, sono già in macchina e c’è solo il necessario…e sappi che non ti permetterò di portarti altro" disse Sho
"D’accordo! Per questa volta mi fiderò di te" disse Jun
"Molto carino da parte tua" ribattè Sho

Jun si alzò e andò a prendere un secchiello con del ghiaccio e una bottiglia di champagne. Stappò lo champagne e lo versò nei bicchieri
"Al nostro anniversario" iniziò a dire Sho
"…e al nostro primissimo viaggio insieme" continuò Jun, dopo aver sorseggiato la bevanda si voltò verso il più grande "Ora che ci penso non ti ho ancora ringraziato come si deve". Si sporse verso di lui, incontrò le sue labbra e lo baciò, prima dolcemente, poi con più passione; Sho rispose al bacio dischiudendo le labbra e lasciando che il compagno approfondisse maggiormente il bacio. Sho lo desiderava sempre di più; lo fece avvicinare di più a sé. Jun perse l’equilibrio e si ritrovò sulle gambe del compagno. Fece scorrere le proprie labbra sul collo di Sho, una mano tra i suoi capelli e l’altra sul petto.
"Jun" Sho ansimò il suo nome
"Cosa c’è?" gli domandò mentre continuava a baciargli il collo, risalendo dietro l’orecchio, scendendo ancora verso il mento e poi tornare sulle sue labbra. La mano sul petto scese sino all’orlo della maglietta, cercò il contatto con la pelle di Sho, giocherellando con il bordo dei pantaloni. Ad ogni sospiro e gemito sentiva la sua eccitazione crescere insieme alla propria.
"Andiamo in un posto più comodo?" propose Sho, cercando di mantenere la lucidità mentre Jun gli sfilava piano la maglietta.
"Non ancora" disse Jun. Si sistemò meglio sopra Sho, mettendosi a cavalcioni su di lui. Sotto lo sguardo incredulo del più grande, prese due cubetti di ghiaccio, se li girò per un po’ tra le mani e poi li mise in bocca, masticò un po’ e riprese a baciarlo mentre faceva scorrere le mani sulle pelle nuda di Sho.
Ciò che quest’ultimo provò fu sensazionale. Brividi di freddo, misto a piacere attraversarono il suo corpo. Le mani di Jun scorrevano gelide sulla sua pelle, ma lasciavano impronte roventi, come se lo stesse marchiando a fuoco; tracce indelebili impresse nella carne.
"Ti piace la mia sorpresa?" chiese Jun divertito. Sho era completamente soggiogato a lui, il respiro affannoso, gli occhi languidi che bramavano di più.
Si sfilò la maglietta aiutato da Sho. Prese un altro cubetto di ghiaccio, se lo passò sulle labbra e poi lo portò sulla bocca dell’altro; fece scivolare il ghiaccio sul mento e sul collo. Sentì Sho irrigidirsi, il battito accelerò. Jun continuò a far scorrere il ghiaccio sul petto del compagno, osservando rapito i suoi muscoli, mentre Sho si beava nel vedere Jun mangiarlo con gli occhi. Il cubetto di ghiaccio, ormai sciolto, arrivò all’ombelico del più grande che con foga si riappropriò delle labbra di Jun.
Sho non riuscì più a resistere, sollevò il giovane di peso e lo portò in camera da letto.
Con foga e urgenza si sfilarono gli ultimi indumenti che avevano addosso.
Esplorarono con le labbra gelide l’uno il corpo dell’altro.
Si amarono intensamente per tutta la notte, aggrappandosi l’uno all’altro quasi avessero paura che fosse tutto un sogno, che tutto ciò che stavano vivendo e provando fosse irreale.

Sfiniti, restarono per molto tempo abbracciati.
Jun poggiava la testa sul petto di Sho, si sentiva protetto e felice. Improvvisamente sentì una strana sensazione provenire da lui, sollevò lo sguardo e incrociò quello di Sho.
Vide la stessa paura che avevo notato a cena, prima che gli desse il regalo.
"Sho posso sapere che cosa ti prende?" gli domandò dolcemente
"Jun…tu non mi lascerai mai, vero?"
"Perché dovrei lasciarti? Io ti amo"
Lo sguardo di Sho si fece più intenso.
"Oggi…al parco…quando te la sei presa e mi hai dato le spalle tornando verso la macchina…." la voce tremò e Sho dovette interrompere la frase. Jun aspettò paziente che riprendesse da solo, capì che gli stava confessando qualcosa di estremamente importante.
"…ho avuto paura…mi sono reso conto del ruolo che hai assunto nella mia vita…se tu te ne vai…"
"…."
"….non vivrei più"
Jun lo baciò dolcemente "Sho non potrei mai lasciarti…il solo pensiero di starti lontano mi fa stare male. Io sono qui, accanto a te, questo è il mio posto e lo sarà sempre"
Le parole lasciarono spazio ai baci e alle carezze, molto più comunicativi di mille discorsi. Stretti l’uno all’altro si addormentarono.

"Jun spicciati o perderemo l’aereo" sbraitò Sho contro la porta del bagno.
"Sta calmo! Mi metti l’ansia!" urlò Jun dal bagno
"Ma che stai facendo? Dai su, i tuoi capelli stanno benissimo"
"Benissimo? BENISSIMO?" urlò uscendo dal bagno e piazzandosi davanti a Sho "Guarda!" disse indicando i propri capelli, da un lato erano completamente schiacciati verso l’alto e dall’altro erano tutti arruffati; Sho non riuscì a trattenere una risata.
"Sì, tu ridi. Questa è colpa tua, da una parte è opera del tuo petto tutto sudato"
"Non ti ho chiesto io di usarmi come cuscino" lo interrupe Sho
"E poi mi è sembrato che apprezzassi il mio sudore" continuò divertito;
"Non è questo il punto! Questo invece è interamente colpa tua, ci prendi così gusto a scompigliarmi i capelli?"
"Veramente ti accarezzavo la testa, dato che eri coricato sopra di me. Inoltre se non ricordo male apprezzasti anche questo" rispose Sho a tono, ma sempre più divertito.
Jun continuava a fissarlo con misto imbarazzo e rabbia.
Non trovando nessuna soluzione, optò per un cappello. Soddisfatto si diresse verso Sho all’ingresso, questo nel frattempo si era seduto a terra.
"Ah finalmente!" esclamò quando lo vide "Ora possiamo andare Sua Grazia Elegantissima? Vuole anche che le apra la porta e la porti in braccio sino al veicolo?"
"Non c’è bisogno di essere così spiritosi" rispose Jun sprezzante, ma in fondo era molto divertito dalla situazione.
Salirono in macchina diretti verso l’aeroporto.
"Sho?"
"Nh?"
"Sei veramente sicuro di aver messo tutto il necessario nella valigia"
"Certo Eminenza" rispose Sho sfoderando un bellissimo sorriso all’oggetto dei suoi desideri.
"Sho?"
"Sì Vostra Maestà"
"Piantala!" disse Jun serio "Non sei emozionato, insomma questo sarà il nostro primo viaggio…Organizzato da te…mi vengono i brividi"
"Ehi!" esclamò Sho indignato "Ci ho messo tanto impegno per realizzare tutto questo. Tutto solo per te"
"Lo so. E te ne sono grato, ma non ti potevi far aiutare?"
"Mi sono fatto aiutare….da Aiba"
"Ecco. Adesso sì che sono preoccupato"
Rimasero in silenzio per il resto del viaggio. Arrivarono in aeroporto in tempo per prendere il loro aereo.
Il volo fu piacevole, Sho prese distrattamente la mano di Jun e non la mollò mentre il giovane leggeva la brochure datagli il giorno prima, ma che non aveva avuto il tempo di vedere attentamente.
Più leggeva, più pensava che Sho avesse avuto proprio una bella idea.

r:pg-15, g: arashi, p: sakumoto, gnr: romantica

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