Paradise Kiss - Stage 1

Oct 14, 2005 19:30



Noitamina (animation scritto al contrario) e' il nome della programmazione di Fuji TV che ha come intento la presentazione di anime diversi dalla maggioranza delle produzioni attuali, con riferimento particolare al target femminile. Tuttavia la prima serie trasmessa, Hachimitsu to Clover (conosciuto anche come Honey and Clover), ha attirato anche il pubblico maschile finendo per incassare un sorprendente e meritatatissimo (a mio avviso e' l'anime televisivo migliore dell'annata) risultato di audience.
A rimpiazzarlo dopo la sua recente conclusione ci pensa l'adattamento in animazione di Paradise Kiss, popolare manga della Yazawa, autrice che ha un certo seguito sia tra il pubblico femminile che quello maschile grazie alla qualita' delle sue opere. La realizzazione e' stata affidata allo studio Madhouse e messa sotto la direzione del veterano Osamu Kobayashi, mentre al character design troviamo Nobuteru Yuki, artista un po' in declino negli ultimi tempi a causa del suo apporto a produzioni disastrose come la serie tv di Xenosaga.
Il fatto che la storia abbia come sfondo l'ambiente del fashion design ha portato ad alcune collaborazioni derivate dal settore, dallo stilista Atsuro Tayama per il clothing design a Yu Yamada, attrice con un passato da modella che e' stata scelta come doppiatrice per la protagonista Yukari.
Nonostante la lunga lista di dati rassicuranti, il trailer mi aveva lasciato perplesso e, purtroppo, il primo episodio ha confermato molti dei miei dubbi.



















Il primo episodio copre i primi due capitoli del manga e non apporta variazioni significative alla storia, anche se cambia la caratterizzazione iniziale di Yukari che, piu' che esprimere imbarazzo, emana una lancinante antipatia che, in prospettiva, puo' essere vista come un modo per rimarcare i cambiamenti che la attendono.
Il character design di Nobuteru Yuki e' un po' pesante rispetto a quello originale della Yazawa e perde molto in eleganza, mentre un duro colpo al look complessivo e' dato dalla colorazione che risulta appena sullo standard accettabile della digital animation.
Un vero peccato, specialmente se consideriamo l'esempio degli artwork a colori dell'autrice, o il semplice fatto che ritrovarsi con colori opachi e piatti nel tratteggiare l'ambiente del fashion design e' di per se un errore madornale.
L'aspetto piu' deludente pero' e' la regia e il ritmo della narrazione spesso incespicante e addirittura goffa rispetto a quella del manga, basti pensare alla parte con l'incontro tra Yukari e Arashi che nella versione cartacea si risolve efficacemente in due pagine, mentre nell'anime e' talmente loffia da risultare quasi inguardabile.
Dubito che a Kobayashi interessasse veramente questo progetto...piuttosto ha visto la possibilita' di sperimentare nell'animazione televisiva nella fascia Noitamina e ha finito per infilare nella serie idee simili a quelle usate per i suoi corti per lo studio 4°C.
In particolare il design usato nelle sequenze umoristiche e nella ending potranno pur strappare qualche sorriso, ma sono drammaticamente alieni allo stile della Yazawa.
Come se non bastasse, l'idea di usare come doppiatori personaggi come la Yamada si e' rivelata debole data la bassa qualita' della loro performance e, in generale, si salva solo Marika Matsumoto, doppiatrice di Miwako che avevo gia' apprezzato in Soukyu no Fafner nel ruolo di Maya.
Molto intonata all'atmosfera della storia invece la opening "Lonely in Gorgeous", mentre la sigla di chiusura dei Franz Ferdinand "Do You Want To" mi ha lasciato piuttosto freddo, probabilmente a causa delle bizzarre animazioni che accompagna.
Il primo episodio non e' proprio un disastro totale, ma dubito che la serie migliori visto che i problemi sono proprio nell'impostazione generale e, nel complesso, spreca molte delle potenzialita' del soggetto di Paradise Kiss.

anime

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