Un tempo per ridere e uno per piangere

Apr 06, 2008 23:11


Fedele ormai a quella che è diventata un’abitudine, butto giù gli appunti della settimana davanti alla tv mentre aspetto la nuova puntata del Dr House.

La scorsa settimana ho assistito, con Ele e Anna, allo spettacolo “Io Santo,Tu Beato” al teatro Della Cooperativa. Bello, bello, bello !!




Per secoli la Chiesa ha osteggiato il teatro e demonizzato la Commedia dell’Arte, che sovvertiva i valori andando contro l’ordine precostituito e il potere ecclesiastico (fino agli inizi del 900, gli attori venivano seppelliti in terra sconsacrata, come i suicidi e le prostitute).
Beh! Domenica ho assistito alla piccola rivincita del teatro (anzi, mi stupisco che siano riusciti a concludere il mese di repliche). Niente di osceno o irrispettoso (Dario Fo ne ha dette di peggio) ma una satira intelligente (non si pensi alle goliardate del Bagaglino) dove si prendono in giro due delle figure più amate e discusse della Chiesa: Padre Pio e Pio XII. Uno spettacolo sfrontato, arguto e fastidioso, dove si ride parecchio ma si esce riflettendo e che, inoltre, mi ha confermato il talento attoriale di Bebo Storti (il mitico Uguccione!) e fatto scoprire un autore attore di grande sensibilità ed intelligenza come Renarto Sarti. Il pubblico ride, interviene, è tirato in ballo e, alla fine, è invitato allo scambio di un lungo bacio colettivo (ehm! Ok, da quello ci siamo astenute: io voglio bene a Ele ed Anna ma, non sono proprio il mio tipo XD)
È un sollievo notare che quest’anno abbiamo compilato un programma di spettacoli molto allegri: per quanto la tragedia greca sia nelle mie corde,in questo momento non avrei retto un programma intensamente drammatico come quello che abbiamo buttato giù l’anno scorso.
 Passando a cose un po’ più serie, questa settimana mi è stato inoltrata via mail una notizia che già mi aveva colpito e la incollo integralmente (errori compresi). Anche se normalmente non appoggio le petizioni o le catene on line, mentre leggevo era difficile non rimanere disgustati e non condividere a pieno l’opinione dell’ideatore.

Nel anno 2007, Guillermo Vargas Habacuc, un finto artista, prese un cane di strada, lo lego ad una corda corta ad un muro di una galeria d'arte e lo lascio morire lentamente di fame e di sete:
Durante parecchi giorni, l'autore di questo orribile crudeltà e i visitatori di questa galeria d'arte erano spettatori impassibili all'agonia del povero animale, fino quando finalmente morì, sicuramente dopo aver passato per un doloroso, assurdo ed incomprensibile calvario.

Ti sembra forte ???
Quello non è tutto: la prestigiosa Biennale Centroamericana di Arte decise, incomprensibilmente, che la bestialità che aveva appena commesso questo individuo era 'arte', ed in questo modo tanto incomprensibile Guillermo Vargas Habacuc è stato invitato a ripetere la sua crudele azione in fortuna Biennale nel 2008.

-OSTACOLIAMOLO!!!-

Firmate qui: http://www.petitiononline.com/13031953/petition.html, non bisogna pagare, né registrarsi, niente pericolo, e ne vale la pena, per inviare una petizione e che questo uomo non sia congratulato né chiamato 'artista' per questo crudele atto, per simile insensibilità e piacere col dolore altrui.

È molto facile, tarda 10 secondi e è sicuro, se perdiamo il tempo rinviando sciocchezze che nessuno si crede, bene possiamo dedicare un po' di quello tempo a cercare di evitare che un altro animale innocente soffra la crudeltà di questo, ed altri, sadici e ripugnanti 'esseri umani':  

visto e sentito

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