[Pepperony] Traffico a New York

Feb 11, 2013 22:14

Titolo: Traffico a New York
Personaggi: Tony Stark, Virginia Potts
Pairing: Pepperony
Genere Fluff, Erotico, Romantico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Kink: Sex In Vehicles
Note: dedicata a Max, che ha ingenuamente pescato questo kink
Conteggio Parole: 300 (FiumiDiParole)
Topic Recensioni: R&R

«Tony! Non è il caso!» sbotta imbarazzata, allontanando la mia mano dalla sua coscia e risistemandosi la gonna con fare stizzito.
«Suvvia, siamo bloccati da quasi mezzora.» le ricordo, stringendola a me, accarezzandole quel punto sulla schiena che tanto adora. Mi è seduta in braccio ed è il primo momento di beata solitudine che abbiamo dopo giorni d’inferno. Non ho la benché minima intenzione di lasciarmela sfuggire.
«E poi abbiamo i vetri oscurati.» mormoro contro il suo collo profumato, riprendendo la lenta esplorazione delle sue lunghe gambe, ben sapendo quanto le piaccia.
«E Hogan?» mugugna a denti stretti. So che l’idea inizia a stuzzicarla. Ultimamente abbiamo avuto così poco tempo per noi due. Ancora qualche spintarella e sono certo cederà.
«Mai stato un guardone.» la rassicuro attivando l’audio nell’abitacolo, isolandolo con una musica semi-classica che normalmente odierei. Inizio piano, con baci e carezze. E finalmente alza bandiera bianca, levandomi la giacca, sciogliendomi la cravatta, slacciandomi la cintura...
La spoglio a mia volta, solo dell’indispensabile, sbottonandole la camicetta e sollevandole la gonna.
«Via queste.» biascico sfilandole le mutandine e baciandole dolcemente il seno. Adoro quando butta la testa all’indietro così. Mi fa impazzire.
«Vieni qui.» le ordino al limite della sopportazione. Non sono mai stato in buoni rapporti con l’astinenza, forzata o meno. Ubbidisce sedendosi su di me, a gambe aperte, portandomi in Paradiso con un solo gesto. No, non sono le sue cosce calde, il suo corpo bisognoso di me, il suo gemere il mio nome mentre viene, a mandarmi in estasi. Ma il modo in cui mi guarda, mi bacia, mi sorride rossa in viso, vergognosa e dolcissima.
E’ la mia donna.
Io l’ho scelta e lei ha scelto me. Tutto il resto non conta nulla.
«Ti amo.» mi sfugge.
Mi guarda stupita, sorpresa e poi ride, prima di baciarmi di nuovo, abbracciandomi come solo lei può.
«Anche io.» confessa sorridendo.

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