Titolo: In tutto un altro modo (I)
Pairing: Morgan e Noemi (come si dice? Morgemi.. o Noergan? lol )
Genere: what if? (non è su x-factor principalmente, ma i protagonisti arrivano da lì.. quindi crediamo valga ;) ) commedia, romantico
Rating : PG 13.. per ora!
Parole : 900.. qualcosa
Commenti: yes, pleeeeeease , ci farebbero very happy! ^^
L'utilizzo di questa storia o del link ad essa senza esplicita autorizzazione dell'autrice è severamente vietata.
maggiori info nella ff
Per prima cosa...
CHIEDO SCUSA.
A caratteri cubitali, perchè va fatto.
Ho diciamo 'abbandonato ' 'per sempre.. ' perchè con tutto quello che è successo a Morgan da inizio anno è stato sempre + difficile continuare a scrivere di lui, di qualunque pairing si trattasse , di qualunque periodo si parlasse.
E con la vicenda sull'affidamento poi non ce l'ho proprio più fatta. Non so come spiegarvelo , è come se in qualche modo gli mancassi di rispetto scrivendo (considerando che per lo + io scrivo cose leggerine.. ).
e dire che 'per sempre ' di per sè è già conclusa, non vi ho lasciato con un colpo di scena pazzesco, una frattura , un punto saliente o che.. mancava solo un epilogo, leggerino appunto, ma nonostante abbia appunti ecc ecc. ogni volta che mi metto davanti a quel file, mi blocco, non mi esce + niente.
se mai mi sbloccherò sarà mio dovere terminarla, per lo + per rispetto verso chi l'ha seguita.
Ammetto che è anche un periodo in cui sono + presa da altro ( a livello FF, Morgan lo adoro sempre e comunque!.. anche se non riuscirò a vederlo in nessuna tappa estiva!
)
allo stesso modo, ho qualche blocco anche a legggere le ff su di lui, ma appena passa prometto che mi rimetterò in pari con le vostre che seguivo (e apprezzo molto)
detto questo...
Dovete sapere che dall'estate scorsa io e Chiara, una ragazza di un altro forum su Noemi o Noemi e Morgan (sotto il nick di Husky Impulsivo) , da un'idea partita proprio da lei, abbiamo cominciato a scrivere questa ff e ora l'abbiamo praticamente finita (la fine l'ho lasciata solo a lei, per i motivi detti sopra) . Nemmeno noi all'inizio sapevamo di preciso la trama, ma ci siamo fidate l'una dell'altra e abbiamo così iniziato a scrivere un capitolo a testa, senza sapere dove saremmo andate a finire (questa parte è stata fantastica!)
Altra cosa importante: in questa fan fiction x factor NON esiste, o meglio, esiste solo marginalmente. Noemi infatti non entrerà MAI nel loft, non farà MAI i provini... d'altronde lo dice il titolo.
Abbiamo scritto un capitolo a testa, lei i dispari, io i pari.. cmq lo metterò tra parentesi ogni volta di chi è.. non sia mai mi prendo meriti non miei
uno speciale ringraziamento a Chiara, anche se qui non lo leggerà, è stato molto piacevole scrivere con lei, c'era davvero una bella sintonia e non ci siamo mai .. come dire.. calpestate i piedi
se vi va di leggerla, comincio a mettervela
Riassunto: E se Noemi non avesse mai partecipato a x-factor? Credete che questo avrebbe tenuto lei e Morgan lontani? Beh, vi sbagliate .. e di grosso!
CAPITOLO I (Chiara)
Quando finì il concerto e tutta la gente se ne fu andata, Veronica notò una bambina seduta su un tavolo che non smetteva di guardarla. Preoccupata che si fosse persa le andò vicino.
<< Ciao piccola, come ti chiami? >>
<< Anna Lou, però per te se vuoi solo Anna >>
<< Ma che bel nome..e la tua mamma? >> le chiese, sedendosi accanto a lei
<< La mia mamma è in America..per le vacanze estive sono venuta a stare col mio papà..è un musicista famoso.. >>
<< Sì? E come si chiama? >>
<< Marco Castoldi, anzi, Morgan >>
<< Che bello! >> disse la ragazza, facendo finta di essere ben informata sul conto di questo personaggio.
<< Sei molto brava a cantare..>>
<< Grazie! Solo che in questo paese si fa fatica a sfondare..ma non pensi che il tuo papà sarà preoccupato? >>
<< Hai ragione! Ora vado…ciao! >>
<< No, no..fermati un secondo..non ti faccio andare in giro per Roma tutta sola..>> disse Veronica, bloccandola
<< Ma guarda che l’hotel è quello >> disse la bambina, indicando un edificio a lato della strada.
<< Beh, non mi interessa, ti accompagno fino all’entrata… >>
La ragazza e la bambina si incamminarono e poco dopo raggiunsero l’ingresso dell’albergo. Un uomo uscì e la bambina gli corse incontro.
<< Ciao Davide!! >> urlò
Lui la prese in braccio e le disse:
<< Dai, che il tuo papà è preoccupato…vai su! >>
Poi si rivolse a Veronica:
<< Grazie, ogni tanto sparisce da qualche parte…come posso ringraziarla? Il signor Castoldi non è occupato, se vuole può salire per chiedergli un autografo o cose così… >>
<< No, grazie mille..anche perché non so nemmeno chi sia! >>
Il ragazzo scoppiò a ridere. Veronica salutò lui e la bambina poi se ne andò.
<< Si può sapere dove cavolo sei stata?? >> sbraitò un padre preoccupatissimo contro la figlia piccola, che aveva appena varcato la soglia della porta
<< Papà! Non ti arrabbiare! È solo che eri impegnato allora… >>
<< Allora cosa?? Non puoi andartene così, mi farai venire un accidente prima o poi…sai almeno che cosa ti può succedere?! >>
<< Sì, ma c’era un concerto sulla spiaggia e volevo tanto sentirlo… >>
Marco, sentendo che la ragione per cui sua figlia era scappata era la musica, si calmò e abbracciò la bimba
<< Mi hai fatto preoccupare tantissimo… >> disse
<< Almeno erano bravi? >> chiese, cambiando argomento
<< Bravissimissimi! Poi la cantante… >>
<< Che aveva? >>
<< Aveva una voce meravigliosa, tipo Anastacia…è stata lei che mi ha riportato qui… >>
<< Ah sì? E dov’è adesso? La vorrei ringraziare… >>
<< Eh, è andata via…ho sentito che doveva andare dai suoi amici per fare surf notturno.. >>
<< Surf notturno?!?! >> si meravigliò Marco
<< Sì…lei e i suoi amici sono spettacolari… >>
<< No, sono dei pazzi! >> disse lui, sorridendo
<< Domani se vuoi possiamo passare per la spiaggia, magari c’è e la puoi ringraziare… >>
<< Va bene, ora fila a letto che è tardissimo >> disse lui, portandole il pigiama e il suo pupazzo preferito
<< Vedrai che la notiamo anche se è in mezzo alle onde >> disse la bambina, infilandosi sotto le coperte
<< E perché? >>
<< Ha i capelli rossi, un dread e gli occhi azzurri…e poi anche una risata fantastica.. >>
<< Ok, domani la cercheremo…dormi ora piccola, buona notte.. >> disse Marco, dandole un bacio sulla fronte e raggiungendo poi la sua camera.
Marco teneva per mano la figlia super agitata mentre camminavano sulla sabbia.
<< Uff, ma dov’è finita?! >> chiese la bambina
<< Ah, non lo so…sei tu che l’hai conosciuta.. >> rispose lui, guardando se tra i surfisti in mezzo alle onde c’era una ragazza con i capelli rossi
<< Ecco! >> gridò la Anna Lou, staccandosi dalla mano del padre e correndo verso un ragazzo.
<< Ciao piccola! >> disse lui, scompigliandole i capelli
<< C’è Veronica?? Il mio papà la vuole ringraziare per l’altra sera… >>
Marco tese la mano
<< Piacere, Marco Castoldi, scusa per l’esuberanza di mia figlia >>
<< Ah, non si preoccupi, l’altra sera è stata un perfetto critico musicale…comunque Veronica, mi dispiace, ma non c’è…è a casa a studiare…però io sono un suo amico, posso dirle che è passato..intanto me lo fa un autografo?! >>
Morgan scoppiò a ridere e acconsentì.
<< Ma che è?!? Le studio ti ha fatto rimbecillire per caso?!?!?!?!? >> sbraitò Cecilia, irrompendo nella camera di Veronica come una furia, seguita dagli altri amici, nonché componenti della band. Veronica sussultò e chiuse il libro.
<< No, forse vi siete rimbecilliti voi ad entrare così in camera mia! >> rispose lei a tono
<< Tu hai conosciuto la figlia di Morgan… >>
<< Sì, e allora? >>
<< E il suo manager ti ha anche proposto di conoscerlo… >>
<< Sì, e allora? >>
<< Ma io ti ammazzo!!! >>
<< Dai, non dirmi che conosci questo Morgan?!?! >> si meravigliò lei
<< Se ci pensi bene lo conosci anche tu.. >>
Veronica fece finta di pensarci su, poi scrollò le spalle
<< Uffa! Ti dico una parola: BLUVERTIGO >>
<< Oh merda… >> realizzò lei
<< Oh merda merda!! Non dirmi che quella bambina è…è… >>
<< Sì, la figlia di Marco Castoldi, alias Morgan dei Bluvertigo, e di Asia Argento, alias la figlia di Dario Argento…e tu hai perso un’occasione del genere!!Potevamo, anzi, potevi farti conoscere da qualcuno di famoso! >>
<< Ok, ok..ora sistemo tutto…devo solo trovare quella bambina >>
<< Troppo tardi, è tornata in America questa mattina…ma Morgan è ancora qua, però è troppo difficile trovare una star a Roma, potrebbe essere ovunque… >>
Veronica si sdraiò sul letto e seppellì la testa nel cuscino per attutire il suono assordante delle sue urla rabbiose.
Capitolo II
Conteggio parole : 1000..qualcosa
Capitolo II (Luana) :
Decidendo che stare con la testa sotto il cuscino non le sarebbe stato di nessun aiuto, Veronica si decise ad uscire.
La sua non era un’impresa facile, non solo perché Roma era una città immensa, ma anche perché non sapeva nemmeno che aspetto avesse chi stava cercando.
L’aveva distrattamente visto in qualche libretto dei CD dei BluVertigo che altrettanto distrattamente aveva ascoltato su consiglio di qualche suo amico.
Ma erano passati più di sette anni e dubitava che l’aspetto del leader del gruppo fosse rimasto immutato.
Scendendo dal metrò, la ragazza cominciò a ipotizzare un itinerario. Dopotutto Morgan era un turista, e ogni turista in genere andava a vedere le cose più tipiche: i Musei Vaticani, Piazza di Spagna, Piazza Navona, la Fontana di Trevi, il Colosseo, la Basilica di San Pietro…
< Non ce la farò mai in un solo giorno!> pensò disperata, passeggiando per una trasversale di via Tuscolana.
D’un tratto sentì delle urla di ragazzine in lontananza, che poco dopo le tagliarono la strada, correndo come pazze.
<< Eppure è passato di qui, sono sicura! >> disse una di loro, fermandosi a riprendere fiato con le altre.
<< Non può essersi volatilizzato! >> aggiunse un’altra.
<< Già e non siamo certo vittime di allucinazioni, Morgan l’abbiamo visto per davvero!>> confermò la terza.
A quel nome Veronica sussultò.
< Possibile che tutta la città conosca questo Morgan? > pensò scocciata, cominciando a non nutrire una gran simpatia per lui.. qualunque aspetto avesse.
Stava quasi per chiederlo a quelle tre ragazze, ma quelle ripresero sia la corsa, sia la loro disperata ricerca.
Guardandosi attorno, Veronica fu come folgorata, quando qualche numero civico più in là scorse l’insegna di un vastissimo negozio di giocattoli.
Si ricordò che prima ancora di essere un turista, Morgan era il papà di una bambina. E quale bravo padre poteva resistere alla tentazione di viziare i suoi figli?
Con l’assoluta certezza che l’avrebbe trovato lì, Veronica entrò di getto in quel negozio, facendosi strada fra i vari corridoi e scrutando ogni persona che si aggirava fra gli scaffali.
<< Flora, Tecna o Musa? >> la sorprese alle spalle una voce maschile calda e un po’ roca.
Voltandosi, la ragazza vide un uomo poco più alto di lei, dai capelli brizzolati che non si potevano definire certo pettinati e con indosso dei grandi occhiali dalle lenti scure che probabilmente dovevano servigli a nascondere le occhiaie, che le agitava davanti agli occhi tre bamboline che stavano a metà tra delle fatine.. e delle discotecare trendy.
<< Scusi, dice a me ? >> chiese lei confusa.
<< Sì, devo fare un regalo e sono un po’ indeciso. Dammi una mano!>> spiegò lui.
<< Ma io non sono una commessa!>> precisò.
<< Se volevo il parere di una commessa cercavo una commessa, ti pare? Io voglio che mi aiuti tu, hai l’aria di chi mi darà il consiglio giusto. Dimmi, quale ti piace di più?>> insistette lui.
Seppur ancora parecchio scombussolata, Veronica le analizzò attentamente tutte e tre ed emise la sua sentenza.
<>
<> commentò soddisfatto lui, rimettendo a posto le altre due.
<> sorrise Veronica.
Per tutta risposta, il suo interlocutore si tolse gli occhiali, fissandola torvo.
<> precisò, adirato.
A quella notizia, Noemi lo esaminò meglio, cominciando a trarre le dovute conclusioni e sentendosi come se il suolo le mancasse sotto i piedi.
< Ha una figlia piccola, è parecchio bizzarro.. e molto probabilmente un tempo quei capelli sono stati di ogni colore possibile e immaginabile… > pensò, sgranando gli occhi, quasi terrorizzata.
<> chiese, sperando con tutta se stessa in una risposta negativa.
Lui non rispose subito, ma la esaminò a sua volta.
Quei capelli rossi lo avevano colpito all’istante, quando si era voltata si era quasi perso nei suoi occhi verdi/azzurri .. e ora aveva notato anche un dred che faceva timidamente capolino sulla sua spalla.
<>esclamò, sorridendo.
La sua non era una domanda, ma un’affermazione convinta.
<>domandò lei, nella confusione più totale.
<
> ridacchiò lui.
<> sbuffò lei.
<> ammise lui, portandola con sé verso la cassa.
<> lo punzecchiò lei, ridendo di gusto.
Invece di controbattere, lui le sorrise dolcemente.
<>
Veronica non era pronta né a quel complimento, né tantomeno a quello sguardo, il fatto che non la stesse guardando più da adirato o offeso.. le faceva tutto un altro effetto.
Forse il colore dei suoi capelli poteva ingannare sulla sua età, ma non i suoi occhi così vispi, accesi, curiosi, che attraversavano ogni tonalità di castano.
<
> la distolse dai suoi pensieri lui, una volta ultimato il suo acquisto.
<> aggiunse, uscendo con lei dal negozio.
Improvvisamente, Veronica dimenticò la predica che le aveva fatto Cecilia sull’occasione di farsi conoscere da qualcuno di famoso.
Come se così facendo approfittasse di lui, sfruttasse la sua popolarità, lo usasse solo per farsi strada nel già pluri-costellato firmamento musicale.
Ormai ai suoi occhi Morgan non era più un mezzo per raggiungere i suoi fini, ma una persona con la quale, nonostante qualche bisticcio di troppo, tutto sommato era stato piacevole passar del tempo, fossero stati anche solo una manciata di minuti.
<> sorrise lei, preparandosi mentalmente ad affrontare l’ira funesta della sua amica, quando sarebbe venuta a saperlo.
<< Almeno prenditi un caffè con me.. >> insistette lui.
<< Sì, dai, quello credo di poterlo fare.. >> acconsentì lei.
<< Perfetto però non qui. Andiamo nel mio Hotel, lì potremo starcene tranquilli.. >>
TBC
Spero vi piaccia... così farò sapere anche a Chiara che ne pensate.
Io dal canto mio chiedo di nuovo fortemente scusa..