Scusate, ho bisogno di un posto dove pubblicare questa fic per il #summerCOWT! xD
Titolo: Vendetta
Fandom: The Fabulous Baker Brothers
Personaggi: Tom/Henry
Rating: NSFW
Wordcount: 625
Un'altra sfida persa. Eppure questa volta Tom era convinto che avrebbe vinto! La sua torta salata a base di carne di maiale e verdure miste ha sempre avuto un gran successo fra i clienti della sua panetteria, ma a quanto pare non poteva niente nelle dispute dirette contro Henry, il suo fratellino chef.
Era la terza sfida di fila che perdeva, e da giorni meditava vendetta. Ma quale vendetta? Sul campo di battaglia era sempre lui a dover sottostare, evidentemente, ma c'era qualcos'altro in cui Tom era migliore, ed Henry lo aveva sperimentato sulla sua pelle più volte.
In furgone di ritorno dalla casa di studenti affamati, nonché giudici della loro ultima sfida, Henry non aveva fatto che canzonarlo, prenderlo in giro, rimarcando di essere sempre il migliore in cucina, che Tom non sarebbe mai riuscito a sfangare una vittoria contro di lui e la cosa non aveva che contribuito ad accrescere la rabbia di suo fratello. Doveva pur sfogarla in qualche modo.
Tom fermò il furgone inchiodando, prese un bel respiro e si infilò in un parcheggio deserto.
“Che fai?” domandò Henry. “Dobbiamo tornare ai negozi.” Aggiunse, dubbioso.
“Ci torneremo. Dopo, però.” Gli rispose Tom, con tono serioso.
“Dopo cosa?”
Tom lo mise a tacere chiudendogli la bocca con un bacio carico di quella rabbia bonaria che covava nei suoi riguardi da giorni. Lasciò andare le sue labbra con un piccolo morso e gli infilò una mano nei pantaloni. Ci mise un istante a diventare duro fra le mani abili con cui Tom non si limitava ad impastare egregiamente il pane.
Henry ridacchiò e sussurrò “Capisco, sarebbe questa la tua vendetta?”
“Stai zitto, per una volta.” Ribatté Tom, baciandolo ancora. Che la sua lingua si impegni in qualcosa di diverso dal parlare, almeno per un istante!
Con l’altra mano, Tom reclinò il sedile di Henry, montandogli sopra, e, senza interrompere il bacio, trafficò con i suoi pantaloni per tirarglieli via di dosso. A missione compiuta, li lanciò sul retro del furgone, il più lontano possibile, e gli afferrò una coscia in modo da infilarsi meglio fra le sue gambe.
Henry continuava a ridacchiare sulle sue labbra e Tom voleva solo ficcarglielo dentro così che la smettesse una volta per tutte.
Liberò la propria erezione, accarezzandola un paio di volte prima di spingergliela dentro. Sentì il fratello trattenere il respiro e gemere appena, il sorriso ancora stampato in faccia.
“Dovrò vincere ancora se questa è la tua vendetta.” Sospirò Henry afferrandogli il fondo schiena e incitandolo con uno schiaffo a darci dentro.
“Già, perché se vincessi io tu saresti una schiappa in questo.” Tom gli morse il collo, lasciandogli un segno livido, giusto per rimarcare bene la sua affermazione.
Ad entrambi tornò in mente il disastroso tentativo di Henry di scambiare i ruoli… non ci avevano mai più riprovato. Scoppiarono a ridere, fronte contro fronte.
Ma Tom non smise di spingersi in suo fratello, insistendo con vigore, e quelle risate divennero presto ansiti e gemiti, labbra sulle labbra.
Ancora qualche spinta ben piazzata, mentre con la mano Tom lo masturbava velocemente, ed Henry si aggrappò alla sua schiena, venendo con un gemito strozzato e una risatina di sollievo.
“Devo ammetterlo… sei il migliore…” sussurrò rilassandosi sotto le sue ultime spinte.
Quell’affermazione di Henry riempì Tom di orgoglio, al punto che si fece cogliere impreparato dall’orgasmo, gemendo un po’ troppo liberamente mentre si riversava in suo fratello. Henry gli prese il viso fra le mani e lo baciò di nuovo, con uno schiocco.
“Ora che ti sei vendicato, posso riavere i miei pantaloni?” gli chiese con un sorrisetto.
“No, andrai a lavoro senza. E’ questa la mia vendetta.” Ridacchiò Tom richiudendo i suoi e mettendo in moto il furgone. Lo sguardo di terrore sul volto di Henry non lo dimenticherà mai.
Fandom: The Fabulous Baker Brothers
Personaggi: Tom/Henry
Rating: NSFW
Wordcount: 625
Un'altra sfida persa. Eppure questa volta Tom era convinto che avrebbe vinto! La sua torta salata a base di carne di maiale e verdure miste ha sempre avuto un gran successo fra i clienti della sua panetteria, ma a quanto pare non poteva niente nelle dispute dirette contro Henry, il suo fratellino chef.
Era la terza sfida di fila che perdeva, e da giorni meditava vendetta. Ma quale vendetta? Sul campo di battaglia era sempre lui a dover sottostare, evidentemente, ma c'era qualcos'altro in cui Tom era migliore, ed Henry lo aveva sperimentato sulla sua pelle più volte.
In furgone di ritorno dalla casa di studenti affamati, nonché giudici della loro ultima sfida, Henry non aveva fatto che canzonarlo, prenderlo in giro, rimarcando di essere sempre il migliore in cucina, che Tom non sarebbe mai riuscito a sfangare una vittoria contro di lui e la cosa non aveva che contribuito ad accrescere la rabbia di suo fratello. Doveva pur sfogarla in qualche modo.
Tom fermò il furgone inchiodando, prese un bel respiro e si infilò in un parcheggio deserto.
“Che fai?” domandò Henry. “Dobbiamo tornare ai negozi.” Aggiunse, dubbioso.
“Ci torneremo. Dopo, però.” Gli rispose Tom, con tono serioso.
“Dopo cosa?”
Tom lo mise a tacere chiudendogli la bocca con un bacio carico di quella rabbia bonaria che covava nei suoi riguardi da giorni. Lasciò andare le sue labbra con un piccolo morso e gli infilò una mano nei pantaloni. Ci mise un istante a diventare duro fra le mani abili con cui Tom non si limitava ad impastare egregiamente il pane.
Henry ridacchiò e sussurrò “Capisco, sarebbe questa la tua vendetta?”
“Stai zitto, per una volta.” Ribatté Tom, baciandolo ancora. Che la sua lingua si impegni in qualcosa di diverso dal parlare, almeno per un istante!
Con l’altra mano, Tom reclinò il sedile di Henry, montandogli sopra, e, senza interrompere il bacio, trafficò con i suoi pantaloni per tirarglieli via di dosso. A missione compiuta, li lanciò sul retro del furgone, il più lontano possibile, e gli afferrò una coscia in modo da infilarsi meglio fra le sue gambe.
Henry continuava a ridacchiare sulle sue labbra e Tom voleva solo ficcarglielo dentro così che la smettesse una volta per tutte.
Liberò la propria erezione, accarezzandola un paio di volte prima di spingergliela dentro. Sentì il fratello trattenere il respiro e gemere appena, il sorriso ancora stampato in faccia.
“Dovrò vincere ancora se questa è la tua vendetta.” Sospirò Henry afferrandogli il fondo schiena e incitandolo con uno schiaffo a darci dentro.
“Già, perché se vincessi io tu saresti una schiappa in questo.” Tom gli morse il collo, lasciandogli un segno livido, giusto per rimarcare bene la sua affermazione.
Ad entrambi tornò in mente il disastroso tentativo di Henry di scambiare i ruoli… non ci avevano mai più riprovato. Scoppiarono a ridere, fronte contro fronte.
Ma Tom non smise di spingersi in suo fratello, insistendo con vigore, e quelle risate divennero presto ansiti e gemiti, labbra sulle labbra.
Ancora qualche spinta ben piazzata, mentre con la mano Tom lo masturbava velocemente, ed Henry si aggrappò alla sua schiena, venendo con un gemito strozzato e una risatina di sollievo.
“Devo ammetterlo… sei il migliore…” sussurrò rilassandosi sotto le sue ultime spinte.
Quell’affermazione di Henry riempì Tom di orgoglio, al punto che si fece cogliere impreparato dall’orgasmo, gemendo un po’ troppo liberamente mentre si riversava in suo fratello. Henry gli prese il viso fra le mani e lo baciò di nuovo, con uno schiocco.
“Ora che ti sei vendicato, posso riavere i miei pantaloni?” gli chiese con un sorrisetto.
“No, andrai a lavoro senza. E’ questa la mia vendetta.” Ridacchiò Tom richiudendo i suoi e mettendo in moto il furgone. Lo sguardo di terrore sul volto di Henry non lo dimenticherà mai.