Pairing: Mario Gotze/Marco Reus (Monotematica ormai)
Rating: verde
Disclaimer:Non mi appartengono, anche se li chiamo costantemente "I MIEI BAMBINIIII!"
Note: Un'altra drabble, è un pochino il seguito di "Letto" (
http://x69withstyles.livejournal.com/3313.html ). Marco manda un messaggio a Mario dopo la finale di Supercoppa di Germania vinta dal Borussia.
Marco sapeva che non avrebbe risposto, non lo aveva più fatto dopo quell'ultimo messaggio, gli aveva gettato addosso tutto quello che provava, tutto quello che era stato di lui dopo che Mario se n'era andato.
Ma nonostante tutto ciò prese il telefono e allontanandosi temporaneamente dai festeggiamenti dello spogliatoio iniziò a comporre.
@Mario
"Hey Sunny, oggi ho vinto il mio primo trofeo con il Borussia Dortmund...ma penso tu abbia visto. Sono davvero felice, ho fatto una doppietta sai,bhe forse sai anche questo....Diciamo che segnare contro il Bayern mi ha reso ancora più euforico, la squadra rivale per eccellenza, quella che mi ha portato via la champions, che mi ha portato via te...
Però questa coppa me la sono presa, abbiamo lottato con le unghie e con i denti e ce la siamo portata a casa! Una bella soddisfazione, Schmelle scherzando si è messo ad urlare- VENDETTAAAA!- ma non è così, io non potrò mai riavere indietro ciò che mi hanno preso.....
Volevo alzarla con te quella coppa....ed è strano dirlo a qualcuno che gioca per l'altra squadra, ma ce l'eravamo promesso ricordi?
Quando arrivai a Dormund mi dissi: -Alzeremo tanti trofei insieme sai?-e poi sorridesti, tirasti fuori quel tuo sorriso grande e genuino, e io non potei fare altro che crederci.
Invece stasera c'erano tutti tranne te....Mi sento quasi stupido ad averci creduto.
Bhe ora vado, che Mats e Ilkay stanno finendo tutto lo Champagne.
Spero tu stia bene....mi manchi."
Premette invio,tirò un sospirone e si unì alla festa dei suoi compagni.
Mario vide il suo cellulare illuminarsi mentre, buttato sul divano, guardava le immagini dei suoi ex compagni festanti e felici.
Si allungò per raggiungerlo e lesse il mittente "Marco".
"Ti pareva,- pensò-vorrà prendere per il culo", lo aprì e lo lesse con attenzione.
Strinse il telefono nel pugno, in un disperato tentativo di fermare le lacrime che minacciavano di scendere, poi lo scaglio il più lontano possibile.
Non gli bastava essere stato inutile alla finale di champions e anche stasera,no.
Marco doveva ricordargli costantemente quanto male continuava a fargli, quanto vuoto aveva lasciato, quanto lo aveva deluso.Come avrebbe fatto a guardarlo in faccia nei ritiri della nazionale?
Dopo quei messaggi pieni di malinconia e rancore, che finivano sempre con un "sono solo" o "Mi manchi" Mario si sentiva una persona tremenda, ma in quei momenti-pensò-forse l'egoista non era lui, era Marco,lui che con poche parole riusciva a farlo crollare.
Mario pensò a quella promessa che gli aveva fatto, e con tutta la forza che riuscì a trovare digitò poche parole:
@Marco
"C'è ancora il mondiale per alzare un trofeo insieme, non sto bene, mi manchi."