Titolo:Not broken just bent
Pairing: Mario Gotze/Marco Reus
Rating:Verde
Parole: 661
Note: Tristezza,quando ho visto la notizia non ci volevo credere.Anchio con Just give me a reason,so original.
Just give me a reason
Just a little bit's enough
Just a second
we're not broken just bent
and we can learn to love again.
Marco non riusciva a dormire.
Sai che novità, da quando aveva scoperto che Mario sarebbe andato al Bayern le sue notti passavano lente e tormentate.
Proprio non riusciva a pensare che Mario aveva fatto tutto di nascosto, tenendo all'oscuro il mister, i compagni, ma soprattutto lui.
Che senso avevano i mille "Sei la persona più importante che ho" ?
Che senso avevano i "Ti amo" sussurrati fra le lenzuola?
Niente.
Perchè Mario se ne sarebbe andato lasciando la squadra nella merda, e forse della squadra a Marco nemmeno importava, perchè sarebbe stato solo: con chi avrebbe festeggiato i successi?Chi avrebbe ascoltato Justin Bieber sul pulman con lui? Con chi avrebbe diviso la stanza?
Marco odiava il rosso, aveva oscurato il giallo in Bundesliga e ora gli avrebbe portato via Mario, lo odiava davvero tantissimo.
Vederlo allenarsi come se niente fosse gli faceva crescere una rabbia enorme dentro, ma stringeva i pugni e faceva finta di nulla, lo ignorava il più possibile e sorrideva.
La sera quando era solo buttava giù la maschera e il sorriso spariva sostituito da una faccia triste e stanca, priva di qualsiasi segno di reazione.
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal campanello accompagnato da un forte bussare frenetico, Marco si alzò e andò ad aprire-senza pensare che alle tre di notte non si ricevono visite generalmente-e rimase fermo a fissare la figura davanti a lui.
"Posso entrare?" chiese Mario guardandosi la punta delle scarpe
Marco si spostò dall'uscio per far posto all'amico? amante?nemico?nemmeno lui sapeva più come definirlo.
"Cosa vuoi?" esordì il biondo duro e laconico
"Parlare...senti io...mi dispiace?"
"Ti dispiace di cosa?-urlò Marco aprendo le braccia- di lasciare Dortmund per andare in casa del nemico?Oppure ti dispiace di avermi tenuto all'oscuro di tutto per settimane?O forse ti dispiace lasciarmi solo qui dopo che ho fatto di tutto pre trasferirmi l'anno scorso?"
"Mi dispiace da morire, sei l'unica cosa che non vorrei mai lasciare, lo sai"rispose Mario demoralizzato
"Sai Mario non so più se crederti, non mi riesco a fidare.."
"Ti amo Marco."
"Non ci credo"
"E' la più grande verità che abbia mai detto"così dicendo si buttò sulle labbra del biondo che rimase spiazzato e non rispose per un attimo, si lasciò trasportare quando le mani di Mario iniziarono ad accarezzargli dolcemente il viso.
Quando si staccarono Marco lo guardò e vide lo specchio di tutto ciò che stava provando lui,tristezza,dispiacere ma anche tanto amore.
Mario prese le mani di Marco e le posò sul suo cuore impazzito dai battiti accellerati: "Ora mi credi?"
Marco annuì ma si allontanò leggermente
"Non posso sopportare il fatto che tu te ne vada-Mario lo ritirò verso di se- dirmi che mi ami non sistemerà le cose, perchè quando sarai al Bayern ti sarai già scordato, a vent'anni si fa presto a dimenticare"
"Ti prego Marco-gli occhi di Mario iniziavano a riempirsi di lacrime-possiamo ancora continuare, siamo più forti di qualche kilometro"
"Non è solo la distanza!Io non mi fido più di te!-Marco incrociò le braccia e lo fissò-Mi hai deluso, mi sento preso in giro"
"Ma io te lo ho nascosto solo per non ferirti"
"Ah e pensi che averlo saputo dal giornale mi abbia fatto piacere?"
"No, io te l'avrei detto quando sarei stato sicuro al cento per cento!"
"Mario io non lo so, non posso...non possiamo continuare"
Mario lo prese per il polso e lo implorò tra i singhiozzi "Ti prego,ti prego dammi un altra possibilità, possiamo ricominciare!"
"No...è stata una tua scelta....Ciao Mario"
Marco aprì la porta d'ingresso ma Mario si impuntò "Io non me ne andrò finche non mi darai un'altra possibilità"
Marco si passò le mani fra i capelli "Non ti arrendi mai vero?"
"No,mi conosci"
Allora Marco sfinito dallo sforzo di resistere lo tirò a se e lo abbracciò forte "Perfavore convincimi che non sto sbagliando"
"No,te lo dimostrerò"
E finalmente Marco riuscì ad addormentarsi, perchè le braccia di Mario strette al suo torso erano arssicuranti, il letto non era più troppo grande e forse sarebbero veramente riusciti ad andare avanti insieme, amandosi davvero.