sento che dovrei farci un post su sta cosa
Su come all'una di notte io stessi cantando e ballando davanti allo streaming di Glastonbury 2009 ricordandomi della mia cotta per Alex James da piccola (che dura ancora oggi) e di come sostanzialmente qualsiasi periodo della mia vita è associato ad una colonna sonora ben specifica.
La cosa fa anche paura se uno ci pensa ma è così, distinguo le varie fasi della mia vita in base a quello che ascoltavo; detto fra noi poi, credo sia anche per questo motivo che sono sempre stata il genietto d'inglese della classe dalle elementari fino al liceo.
E quindi insomma, siamo nel pieno degli anni 90 e mentre mia sorella comprava le cassettine degli Oasis e mi si cercava di stordire con Wonderwall, la piccola Ilaria vagava sui canali musicali che riusciva a prendere nella sua piccola e sfigatissima televisione e scopriva i Blur.
Sono sempre stata dalla parte dei Blur nella sfida immaginaria tra Blur e Oasis e forse perchè già da piccola mi accorgevo che mentre i primi erano più cazzeggioni e nonostante ciò producevano della gran bella roba, i secondi ci credevano di più e mi stavano tendenzialmente sulle palle pur avendo scritto veri e propri inni generazionali.
E quindi skippiamo il momento in cui The Great Escape diventa il mio cd preferito e arriviamo alla notte scorsa:
io dico che gli fanno ancora il culo agli Oasis!
La cosa fa anche paura se uno ci pensa ma è così, distinguo le varie fasi della mia vita in base a quello che ascoltavo; detto fra noi poi, credo sia anche per questo motivo che sono sempre stata il genietto d'inglese della classe dalle elementari fino al liceo.
E quindi insomma, siamo nel pieno degli anni 90 e mentre mia sorella comprava le cassettine degli Oasis e mi si cercava di stordire con Wonderwall, la piccola Ilaria vagava sui canali musicali che riusciva a prendere nella sua piccola e sfigatissima televisione e scopriva i Blur.
Sono sempre stata dalla parte dei Blur nella sfida immaginaria tra Blur e Oasis e forse perchè già da piccola mi accorgevo che mentre i primi erano più cazzeggioni e nonostante ciò producevano della gran bella roba, i secondi ci credevano di più e mi stavano tendenzialmente sulle palle pur avendo scritto veri e propri inni generazionali.
E quindi skippiamo il momento in cui The Great Escape diventa il mio cd preferito e arriviamo alla notte scorsa:
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