Work in progress

Jan 11, 2007 15:41

Mi sto rendendo sempre più conto che negli ultimi periodi sto subendo dei cambiamenti a dir poco repentini. Personalità, fisico (forse quello che ultimamente è cambiato maggiormente), modo di fare, che ha portato una gran quantità di persone a chiedersi se ero sempre io o se quella che si trovavano davanti fosse una donna che non conoscevano. Alcuni si sono azzardati anche a dirmi che sembro più matura, insomma...il mondo ha forse preso a considerarmi una donna, invece che un essere amorfo che ancora non ha trovato la sua via da seguire. Non dico ora che ho raggiunto la perfezione, la grazia e l'eleganza di Audrey...ma è proprio la sua ispirazione che mi sta portando a cambiare. Sono una donna, mica un uomo, io?! E'questo che mi ripeto frequentando una facoltà maschile per cui anche se non sei un uomo, gli altri ti considerano tale. IO SONO UNA DONNA; E SONO ORGOGLIOSA D'ESSERLO! *girl power*
Non so perchè abbia scelto la Hepbourne come esempio da seguire, forse perchè è stata sempre condiderata la "donna" per eccellenza, incarnazione della femminilità, e sinceramente ho bisogno adesso come non mai ad essere considerata in questo modo, come ho già detto...forse mi sto ripetendo... O_o
Mi ero sempre detta di NON comprare i ben noti giornali femminili, quelli che parlano di moda, trucco, benessere et similia, perchè denotavano una figura di donna priva di cervello. Adesso ho cominciato a comprarne qualcuno...e mi hanno "aiutato" ad imparare alcune cose come sapermi truccare meglio...ma anche lo sfoggio d'una "cultura" modaiola spaventosa, il che ha portato a situazioni davvero esilaranti...soprattutto con le commesse à la mode d'alcuni negozi, degne di nota:
SITUAZIONE 1 [profumeria vicino casa- la commessa mi ha sempre gaurdata dall'alto in basso perchè conoscevo poco i nomi delle varie marche di profumi, creme e make up]
Entro vestita di tutto punto, alla moda, oserei dire. Con tanto di COCO che non fa mai male. Sorrido alla commessa che ricambia (per la prima volta in vita mia). Il mio obiettivo era una fascia di velluto nero col marchio Chanel (mano sul cuore).
commessa: cosa desidera signorina? (sorride)
me (sorridendo): oh, vorrei quella fascia di velluto nero...col marchio Chanel, per cortesia.
La commessa, sentando la mia conoscenza di tale marchio s'illumina e diventa subito servizievole. Quando me ne vado mi saluta e mi fa anche gli auguri (era il 4 gennaio).
SITUAZIONE 2 [negozio di scarpe "in" di Figline, cercavo un paio di ballerine a saldo]
me (sorridendo...mai scordarsi di sorridere quando si entra in un negozio, non so perchè ma dà fiducia al commesso):buona sera. vorrei vedere un paio di ballerine.
commessa: ne sono rimaste poche, adesso le faccio vedere i modelli. (mi dà del lei...bene, non mi ha scambiato per una ragazzina come facevano di solito!^^')
Mi porta almeno 3 modelli di scarpe con glitter neri o con un fiocco in nappa o scamosciate.
Io tolgo le mie scarpe mostrando i miei piedi orribilmente magri da poterci fare un'esame d'anatomia!
commessa: mi permetto di farele notare che le ballerine mettono in risalto i difetti dei piedi che ha...mi spiace dirglielo...
me: bè, ognuno ha dei difetti, non pretendo d'essere perfetta. (sorrido)
Mi provo le ballerine nere col fiocco scamosciate e mi stanno a pennello. Tiè, commessa!ahahaha!
Questa si stupisce per come mi stanno, ammettendo d'aver sbagliato a valutare, poi mi fa un elenco di abiti su cui le posso abbinare, e che saranno molto in voga la prossima primavera. Ma la ragazza non sapeva che la sottoscritta si era rifilata lo "studio" di due inserti delle sfilate primavera/estate 2007...e così, visto che voleva fare tanto la splendida...le ho rifilato modelli di scarpe, stilisti ed abiti su cui potevo indossarle facendola zittire ed arrossire.
Chi l'ha detto che una donna di cultura non debba sapere un tubo di moda?! Ciò non implica essere stupide, e me ne sto rendendo conto...sono sia pupa che secchione al contempo...O_o

Lily


audrey, cambiamenti, moda

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