Autore:
galadwen85 Titolo: (It's you&me) Against the World
Personaggi: Sirius, Remus
Rating: PG
Avverimenti: Oneshot, Slash, malinconico&fluff
Riassunto: La guerra incombeva, l'oscurità avanzava, e entrambi sapevano che la vita avrebbe richiesto il prezzo della loro giovinezza fin troppo presto
Note: scritta per il prompt #10 del set Do di
settenote . Essendo a scelta, l'ho riempito con The Resistance - Muse.
(It's you&me) Against the World
C'erano momenti in cui Remus avrebbe voluto urlare. Avrebbe voluto prendere l'immagine del ragazzo posato e tranquillo che tutti vedevano e farla a pezzi.
Quel giorno d'inizio estate era uno di quei momenti. Scappati da tutto e da tutti, lui e Sirius erano arrivati vicino al mare, in cima a una scogliera coperta d'erica che riverberava il suo rosso contro il cielo perfettamente limpido. Sotto, il mare si infrangeva inquieto sulle rocce.
La guerra incombeva, l'oscurità avanzava, e entrambi sapevano che la vita avrebbe richiesto il prezzo della loro giovinezza fin troppo presto. Sirius era definitivamente scappato di casa: i Black non potevano tollerare una pecora nera in famiglia. Strinse i pugni inconsciamente, ricordando con rabbia la faccia disgustata e piena di disprezzo della madre di Sirius quando il figlio se n'era andato, sputando su tutta la sua famiglia, a braccetto di un lupo mannaro. E come se non bastasse, nessun altro sapeva. Avevano deciso così, per non complicare le cose. Erano soli.
Soli nel cielo azzurro e lontano dal mondo, contro il sole brillante. Soli contro il mondo.
Remus respirò a fondo l'aria frizzante, e chiudendo gli occhi allargò le braccia, cercando di immaginare cosa si provasse ad avere delle ali.
- Hai intenzione di buttarti? - la voce di Sirius lo riportò alla realtà, e si girò a incontrare lo sguardo divertito -ma non privo di apprensione- del suo ragazzo.
- No, anche se ammetto di essere stato tentato - rispose sorridendo e facendo qualche passo indietro dal ciglio della scogliera.
Sirius allungò una mano, che l'altro prese, e lo attirò a sé, stringendolo in un abbraccio protettivo.
Per qualche momento nessuno dei due parlò. Remus si lasciò stringere contro la spalla del compagno, assaporando il suo calore e quell'odore che conosceva così bene, misto di terra e cuoio e quel costosissimo dopobarba al muschio bianco che si ostinava ad usare, anche se di barba, per la verità, ne aveva davvero poca da radere. Ridacchiò fra sé e sé al pensiero del suo vanitoso ragazzo. Tutto sommato, era un profumo piacevole, e respirò profondamente per inalarlo meglio.
Sirius, col mento appoggiato sulla sua testa -era diventato considerevolmente più alto di lui negli ultimi anni- sbuffò: - Cos'hai da ridere, tu? Ancora quella storia del dopobarba?
Remus si scostò appena dall'abbraccio e scosse la testa, sorridendo - No, per la verità stavo pensando a quanto mi piace quel tuo assurdo dopobarba - Aveva alzato lo sguardo a incontrare quello di Sirius, ma aveva dovuto portarsi una mano agli occhi per proteggerli dal sole. Sirius lo guardò per qualche secondo inclinando la testa di lato, come a cercare di capire se lo stesse prendendo in giro, poi sorrise, lo guardò con una dolcezza immensa, e scostandogli la mano dal viso lo baciò.
- Sai invece cosa penso io? - chiese Sirius, con uno strano tremito nella voce.
- Cosa?
- Penso che ti amo, Remus Lupin.
Remus pensò che il cuore stesse per esplodergli. Non disse niente, ma strinse Sirius in un abbraccio che non lasciava spazio a dubbi.
Il mondo poteva essere contro di loro, ma loro due erano contro il mondo. L'amore era il baluardo che avrebbero opposto contro ogni avversità. E la fine li avrebbe trovati vittoriosi.