Oct 06, 2010 18:50
E questa non è una banalità, ne ho le prove!
Da sempre difendo il piacere, il diritto e anche il dovere di leggere. E da sempre, per me, la lettura non è solo il libro, il testo scolastico.
Per me leggere è un'arte nobile che include qualunque mezzo: dal volantino, al giornalino dell'Esselunga, al cartellone pubblicitario, al libretto informativo delle farmacie, ai blog, ad internet.
Ecco dove volevo arrivare, ad un altro mio grande, sconfinato amore. Internet.
E non sono una nerd, ho una vita sociale, parlo con le persone, mi relaziono, non vivo in un mondo di Matrix e non mi fingo quella che non sono, neanche nella così detta Realtà Virtuale.
Eppure se penso alla me senza Internet è come se mi immaginassi senza un pezzo di cervello (cornazzi!), o senza un occhio (cornazzi!), senza un orecchio (cornazzi!), senza un pezzo di me, insomma.
Non mi riferisco ai disturbi di addiction. Passo tranquillamente le mie vacanze senza accendere il piccì o consultare il cellulare, so vivere offline. Ma mi sono resa conto che Internet ha aperto i miei orizzonti, li ha espansi in maniera imprevedibile, e non c'è paragone. Non può esistere paragone.
La lettura di blog, di siti, nei quali mi sono imbattuta per sentito dire o semplicemente a caso, hanno aggiunto alla mia dispensa il sale rosa dell'Himalaya (ebbene sì, è rosa), il Fleur de Sel, il timo, il tè verde matcha, gli stampini per madeleine, e tante altre cose. Tante altre cose di cui, ovviamente, potrei fare a meno. Ma la mia vita sarebbe meno ricca, meno bella, meno a misura mia.
E oggi, mentre ero in fila da GROM (che - per inciso - ho conosciuto 4 anni fa ben prima che scoppiasse il boom e quando ancora non se lo cagava nessuno e per ricordarmi il suo nome dovevo compitarlo e ricordarmi che sembrava l'acronimo di Genova-Roma-Milano) e in un nanosecondo sceglievo i miei gusti (Vaniglia e Caramello al Sale rosa dell'Himalaya) sentivo la gente mormorare stupita: ma come, il sale nel caramello? Ma come, il sale è rosa? Ma arriverà davvero dall'Himalaya?!
Ecco, io sapevo già tutto quello che c'era da sapere. Io già avevo provato, almeno un anno fa, il caramello al fleur de sel. E non è un vanto, chissà quante persone prima di me, almeno 10 anni fa, lo han provato e forse non ho diritto di gongolare.
Ma se penso che senza la lettura io mai avrei fatto la conoscenza di Pierre Hermè, mai avrei potuto preparare una cheese cake degna di questo nome, oppure incontrato il fudge migliore del mondo... insomma, senza la lettura, chi o cosa sarei?
Una persona grigia, indubbiamente.
La lettura apre la mente, aggiunge colore, gioia, libertà.
La lettura E' libertà e non mi stancherò mai di dirlo o di scriverlo.
filosofia spicciola