Sabato è stato il quinto anniversario di Peppe e io c'ero, sabato, ero presente a me stessa eppure sono riuscita a farmi passare addosso la data senza svegliarmi, senza rendermi conto di un cazzo, senza pensarci. Sarà che mi sembra di essere qui da trentacinque anni, che non so mai che giorno della settimana è, per cui figurati il numero, ma nessuna scusa mi basta, a me che pure sono campionessa intergalattica di bullshitting: mi viene da vomitare, voglio essere presa a schiaffi, voglio parlarne (con uno). Un anno fa, mi ricordo il post, non riuscivo neanche a dire "sono passati quattro anni", lo scrivevo in catalano perché in italiano le parole sono assolute, e friabili in tutte le lingue che ho imparato dopo. Un anno fa. E adesso ne parlerei con uno che due settimane fa neanche conoscevo. Cristo. Non so se è più il lutto o la vergogna, adesso. Adesso, uno, e cinque anni fa.
Adesso ci penso.
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