Titolo: “Turn me on”
Fandom: Ninkyo Helper
Personaggi: Takayama Mikiya, Izumi Reiji
Pairing: Izukiya
Warnings: Slash, Flashfic, PWP
Word Count: 595
fiumidiparoleRating: NC-17
Prompt: “I don’t want you to hide”
NdA: Storia scritta per la “Coppa delle Lande” di
maridichallenge e per la tabella wTunes Playlist di
diecielode.
- Turn me on -
Izumi quella sera era stanco.
Era entrato con passo strascicato nella dependance, dicendo a se stesso che avrebbe salutato velocemente Mikiya e poi sarebbe tornato a casa, senza incidenti di percorso.
O almeno, così aveva preventivato.
Si era diretto verso le camere, notando che la porta di quella di Takayama era leggermente aperta.
Quando aveva lanciato un’occhiata all’interno, aveva sentito il proprio senso di stanchezza vacillare.
Mikiya era disteso sul letto.
Gli occhi chiusi, la testa posata pesantemente sul cuscino, reclinata all’indietro.
E la mano che si perdeva oltre l’elastico dei boxer, lasciando intravedere un movimento veloce e costante.
Ansimava, gemeva leggermente, di tanto in tanto si mordeva il labbro .
Ed era la cosa più bella che Reiji avesse mai visto in vita sua.
Entrò nella stanza senza staccargli gli occhi di dosso, cercando di fare il minor rumore possibile; Mikiya si accorse della sua presenza soltanto quando fu vicino al letto, e si affrettò a ritrarre la mano, mettendosi a sedere con uno scatto felino e guardandolo con gli occhi sbarrati, imprecando a mezza voce.
“Rei... che cosa diavolo...” iniziò a dire, fermato immediatamente dall’altro.
“Non c’è bisogno che tu ti nasconda, Miki.” mormorò il più grande, con aria quasi affascinata, mentre sentiva la propria erezione cominciare a premere nei pantaloni. “Io non voglio che tu ti nasconda.” rimarcò, e prima che l’altro avesse la possibilità di reagire tirò giù i boxer con un movimento repentino e chinandosi per passare la propria lingua sulla sua erezione.
Mikiya emise un verso strozzato, non aspettandosi quel gesto tanto repentino, ma non impiegò troppo a riprendersi: fece scivolare una mano fra i suoi capelli, stringendo velocemente la presa e spingendolo contro di sé, in cerca di un contatto maggiore.
Izumi di rado accettava di buon grado quelle prese decise di posizione da parte del più piccolo, ma quella sera non era in vena di lamentarsi, non considerando il livello di eccitazione già raggiunto, in così poco tempo.
Lasciò che Mikiya lo spingesse contro la sua erezione, quasi costringendolo a prenderla del tutto in bocca, e che dettasse il ritmo mentre tutto quello che poteva fare lui era continuare a muovere la lingua, senza sosta, mentre si era liberato velocemente della costrizione dei vestiti e aveva cominciato a muovere la mano sul proprio membro, a ritmo serrato.
Si sentiva già vicino all’orgasmo, e ne fu stupito; ma mai quanto si stupì della mossa successiva del più piccolo.
Questi si era sfilato velocemente dalla sua bocca, sciogliendo la presa dai suoi capelli per portare la mano sulla propria erezione, e Reiji non aveva compreso del tutto le sue intenzioni fino a quando non lo udì emettere un gemito strozzato, mentre sentiva il suo sperma colpirlo sul volto.
Raggiunse a sua volta l’orgasmo, mordendosi un labbro e venendo nella propria mano, concedendosi solo pochi secondi per riprendersi, prima di alzare gli occhi in direzione del fidanzato.
Mikiya aveva un’espressione leggermente colpevole, eppure soddisfatta.
Izumi si voltò da un lato, facendo una smorfia, ma subito si sentì afferrare per un braccio, costretto a voltarsi di nuovo.
“Non voglio che tu ti nasconda.” gli disse Takayama, utilizzando le sue stesse parole con tono vagamente irridente.
Reiji alzò un sopracciglio, poi scosse le spalle, mentre con la lingua raggiungeva un angolo della propria bocca, ripulendosi fin dove arrivava.
“Non mi sto nascondendo infatti, Miki.” si limitò a dirgli, sorridendogli ironicamente.
Non si diede nemmeno pena di prendersela, non poteva vista l’espressione sul volto dell’altro.
Se poi era in grado di fargli quell’effetto in così poco tempo, quella soddisfazione era del tutto meritata.