Jun 21, 2012 02:22
E' passato molto tempo dall'ultima volta che ho scritto in questo blog. Ma non sono qui per questo, per raccontare i perché e i percome ho deciso di tornare in questa zona. Semplicemente credo che mi aiuti scrivere le mie riflessioni, le rende, non so, permanenti. Se smettono di vagare in un flusso indistinto tra il sonno e la veglia, se prendono forma in pensieri e frasi, forse riuscirò a capirle meglio, queste riflessioni. A renderle utili. O più semplicemente, su tumblr scrivo in inglese e non ho voglia di tradurre, quindi, here I am.
La riflessione di questa notte verte sui testi delle mie canzoni preferite.
Una sera di questo inverno, mentre camminavo in mezzo alle pozzanghere francesi con l'ipod impostato sulla riproduzione casuale, mi sono ritrovata a pensare: "Cazzo, se trovo le canzoni di Lady Gaga autobiografiche, allora sono proprio messa male!". La canzone in questione era Bad Romance, ahahah. Vi e mi risparmio tutta la storia, ma è abbastanza intuibile.
Tutto questo discorso senza capo ne coda per arrivare a questa conclusione: IO POSSEGGO DELLE DOTI MEDIANICHE.
Perché nella mia adolescenza ho amato determinate canzoni, le ho ascoltate, consumate, assimilate, mi sono convinta che fossero le MIE canzoni, che parlassero di me, quando in realtà, ero solo una poser. Perché di quelle esperienze, di quei sentimenti di cui parlavano quelle canzoni, non ne avevo vissuti neanche uno. Nella mia immaginazione, ero un'adolescente alternativa, eccentrica, bohemien, incompresa, persa nel suo mondo di avventure folli. In realtà avevo 4 amiche in croce, le mie giornate ideali consistevano nello stare chiusa in casa a guardare Queer as folk e il mio problema più grande era la mia prof di latino. No ok, avevo anch'io i miei problemi, ma sono sempre stata brava a nasconderli sotto al tappeto.
Prendiamo ad esempio il titolo di questo blog: "Persa in un bicchiere di troppo, naufraga in toilette per signore", da Due de Il Teatro degli Orrori. Bellissima canzone, niente da dire. Quando lo scelsi, non ero mai stata "in due", il bicchiere di troppo poteva essere al massimo di bacardi, e la massima solitudine sperimentata era che la mia amica non mi rispondesse all'sms.
Ora è passato quanto, un anno e mezzo, due?
In questi 10 mesi di erasmus ho vissuto i momenti più belli della mia vita e quelli più brutti, decisamente i più brutti. Sono arrivata ad un punto che non pensavo fosse possibile raggiungere.
Esperienze di vita? Ora sicuramente saprò cosa raccontare alle future generazioni.
Bicchieri di troppo? Diciamo pure bottiglie, senza esagerare. Ed ero praticamente astemia prima di partire. Non so, è come se mi sentissi troppo vecchia a 21 anni per cercare lo sballo così, ma d'altra parte non l'ho mai fatto prima d'ora. Però è triste. E' triste vivere una serata con la consapevolezza di non ricordare nulla il giorno dopo. E' triste averne bisogno, riuscire ad essere me stessa solo in questo modo. E' triste che io sia talmente insicura da aver bisogno di sballarmi fino a non sapere più dove mi trovo, per riuscire a dire quello che penso alle persone. E' triste poter avere la scusa del "ero ubriaca" per giustificare le cazzate fatte la notte prima.
Naufraga in toilette? Toilette, strade, marciapiedi, macchine altrui, braccia altrui, letti altrui.
Albascura - Subsonica: diversa canzone, stessa storia. E così mille altre.
Forse non è stato consapevole, il mio mettere in atto quello stile di vita che idolatravo attraverso miei gusti musicali. O forse si. Forse nella mia fantasia da adolescente annoiata pensavo che sarebbe stato interessante vivere quelle cose per davvero. Beh, non lo è, non lo è affatto.
Beata innocenza. Beata ignoranza.
inettitudine,
libertà,
cazzate,
problems,
vergogna,
erasmus,
il teatro degli orrori,
me,
musica,
sadness,
crisi,
subsonica,
fuck!